ᯓ★ 0. | Un nuovo arrivato

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🏔️  . Alola, Monte Lanakila ˎˊ˗
"Per di qua, ragazzi!" Pronuncia Liren, facendo cenno con la mano agli uomini dietro, e proseguendo verso la direzione da lui designata, invita con entusiasmo l'equipe di esploratori a seguirlo.
Nemmeno il ragazzo stesso conosce il motivo per il quale ha scelto di prendere quel percorso, simile a tutti gli altri fino a quel momento incontrati: lo guida unicamente l'istinto.
Un manto candido di neve giace su tutto il percorso e a stento il gruppo riesce a continuare: la squisita varietá di Pokémon che popolano l'ambiente e che lo guardano stupiti di visite in un posto tanto inospitale sorprende il ragazzo, come se le creature selvatiche fossero curiose di lui. In effetti, deve essere da molto tempo che non incontrano un visitatore, riflette lui.
Liren é spronato ad andare avanti con la speranza di trovare qualche creatura rara da analizzare, che nessun altro aveva mai visto, e il suo passo sempre più svelto e disinvolto ne é la conferma.
Guardandosi intorno, il ragazzo fa la conoscenza di Pokémon che non sono originari della regione come Sneasel, Absol e Snorunt, e persino Pokémon dalle forme regionali come Sandshrew e Vulpix, che il ragazzo ha imparato essere conseguenza dell'adattamento ai particolari microclimi presenti ad Alola.
I Pokémon delle nevi sono anche piuttosto pacifici, in quanto nessuno di loro ha  attaccato lui o qualche membro dell'equipe dal suo arrivo.
Oltre ad essere attratto dalla loro biologia, Liren si domanda quali fossero le abilitá competitive dei singoli Pokémon visti, e non ha certo fatto a meno di fantasticare sul possederne almeno uno, perdendosi per qualche secondo nell'idea di possedere un tipo ghiaccio, il tipo fragile ma elegante per eccellenza.
Durante il cammino, Liren sente congelarsi sempre più fino alle ossa e quasi ansima per lo sforzo compiuto dal camminare dopo interminabili ore tra la neve, ma il percorso niveo che si para dinnanzi al suo sguardo appannato dal freddo suscita in lui un'adrenalina capace di superare i limiti fisici per continuare ad ammirare da vicino il paesaggio.
L'erba é completamente candida, bianca, immacolata come l'aria, ghiacciata anch'essa a ogni suo respiro, e a intervalli indefiniti qualche fiocco ben formato scende dal cielo fino ai suoi occhi, che non avrebbero mai smesso di guardare fin lassù, alla cima del monte dipinta su un limpido cielo, tanto irraggiungibile quanto meravigliosa.
Nemmeno la sua equipe spiccica più parola, dopo l'entusiasmo iniziale, gli schiamazzi e la grinta svanita, solo qualche lamento di tornare indietro.
"Ancora un po' di strada, ragazzi!" Erano le parole che di solito pronunciava Liren per spronare i suoi uomini, cosí come quella volta. "Vedo qualcosa laggiù!" Il suo sguardo é nuovamente attratto da qualcosa e i suoi passi  verso il solito sentiero innevato ai piedi del monte, ma la luce negli occhi del ragazzo é diversa.
Liren si aspettava una risposta, ma voltandosi indietro nota che i suoi compagni di esplorazione sono spariti.
Ha passato cosí tanto tempo a fantasticare, attratto da percorsi e sentieri sconosciuti e disabitati, che non si é accorto del fatto che ormai, da almeno un'ora, era rimasto solo.
Troppo incuriosito dalla visione Liren non bada troppo a ciò, in quanto è consuetudine dei ragazzi allontanarsi senza informare gli altri membri.
In lontananza può scorgere quello che sembrava essere un oggetto sferico, che a stento é percepibile con la vista, poiché perfettamente mimetizzato con il colore della neve.
L'unico elemento che lo distingue da tutto quel bianco consiste in qualche disegno giallo e celeste poco distinto.
Avvicinandosi un po' di più, appariva evidente che si tratta di figure geometriche: delle stelle, che decorano il guscio di un piccolo uovo Pokémon.
Liren durante i suoi studi insieme al professore aveva visto nei libri moltissime varietá di Pokémon e delle corrispettive uova, differenti in base a ogni specie, ma non ricorda di averne mai visto uno a stelle.
Forse ce ne sará stato qualcuno uguale a quello, pensa convinto di aver ricordato male, tra l'immensa quantitá di creature che popolavano il mondo Pokémon, e senza esitare lo raccoglie con cura.

"È abbandonato. É un uovo abbandonato." La mano del giovane regge l'uovo coi palmi di entrambe le mani, le quali ormai hanno perso quasi completamente la sensibilitá a causa delle basse temperature.
Preoccupandosi della salute del piccolo ospitato all'interno del guscio, Liren apre il suo ingombrante giubbotto e lo porta al suo petto, preoccupandosi di riscaldarlo.
Non c'é nessun Pokémon nelle vicinanze, riflette, molto probabilmente infatti l'uovo era rotolato giù smarrendosi irrimediabilmente, oppure si tratta di un uovo abbandonato.
Colpito da un pulpito di tristezza, al giovane viene in mente di essere arrivato troppo tardi, in quanto per sopravvivere all'interno dell'uovo, che si tratti di un tipo ghiaccio o no, la creatura ha bisogno del calore materno.
Comunque non é sua intenzione demordere, e osservare il piccolo oggetto ovale gli dá la conferma che la cosa migliore da fare fosse portarlo al laboratorio del Professor Oak, il quale con molte probabilitá avrebbe saputo consigliargli il meglio.
"Quest'escursione non ha dato molti frutti, a parte il ritrovamento dell'ovetto" queste sono le parole che avrebbe comunicato ad Oak.
Il ragazzo prende in mano il cellulare per comunicare ai compagni del suo ritiro, ed in seguito ha chiamato il Poképassaggio per l'emergenza.
Liren sospira, preoccupato della reazione del professore davanti alla magra notizia di non aver aggiunto nessuna creatura al suo Pokédex, consolandosi col pensiero che almeno non si sarebbe recato al laboratorio a mani vuote.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 14 ⏰

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        ᯓ★ ✨𝓛𝒆 𝒏𝒐𝒕𝒕𝒊 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒂𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝑹𝒆𝒊𝒋𝒖 𝒆 𝑳𝒊𝒓𝒆𝒏 -レイジュとリレンの星降る夜 ִ ࣪𖤐⊹₊⋆ 🌟 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora