RoraLa mattina seguente mi sveglio, credo quasi alla dieci, cosa per me abbastanza rara.
Red invece è affianco alle mie gambe e l'odore di caffè si sparge per il piccolo appartamento.
Ieri sera, dopo aver cenato, ho sentito i miei fratelli e fatto finta di niente, come se fossi a casa, poi abbiamo guardato un film.
O meglio, Brianna l'ha visto. Io ho ascoltato i vari dialoghi e mi sono fatta spiegare alcune scene dalla bionda.
Mi stiracchio e Red, appena capisce che sono sveglia, scende dal letto.
Scosto il lenzuolo e mi metto seduta, portando le gambe fuori dal materasso e cercando le pantofole, per poi infilarle.
Non essendomi ancora abituata alla nuova stanza, prendo il bastone. Non voglio mettere già di prima mattina la pettorina a Red, nonostante cammini attaccata alla mia gamba sinistra.
Arrivata in quella che credo sia la cucina, sento Brianna armeggiare con qualcosa e canticchiare.
<<Già sveglia?>>, domando, sapendo quanto le piaccia dormire.
Anche a me piaceva. Adesso, invece, ci sono notti nelle quali non riesco nemmeno a chiudere occhio.
<<Cazzo Rora, che infarto!>>, esclama dopo aver tirato un'urletto.
<<Non era mia intenzione, giuro.>>
<<Si certo, come no.>>, dice ridacchiando. <<E pensare che stamattina presto sono uscita a prendere la colazione. Questo sarebbe il tuo ringraziamento?>>
<<Le porgo le mie più sentite scuse, signorina Martinez. Vanno abbastanza bene?>>, dico ironica ma mantenendo un tono serio. Nel frattempo, riesco a recuperare una scatoletta di cibo per Red e, con l'aiuto di Brianna, la apro per poi rovesciargliela nella ciotola.
<<Diavolo, quando parli così si capisce proprio che sei la figlia di un'avvocato.>>, afferma poi.
<<Devo ancora capire se prenderlo come un complimento o un insulto. Ma, al momento, vorrei solo fare colazione.>>, dico, cercando con la mano il tavolo e, una volta trovata anche una sedia, la scosto per poi sedermici.
Brianna mi passa il bicchiere di plastica, probabilmente di Starbucks. In realtà il caffè non mi fa impazzire, ma con il latte e un po' di panna lo trovo veramente buonissimo.
<<Qual'è il programma di oggi?>>, domanda.
Dopo aver bevuto un sorso della bevanda, rispondo.
<<Prima di tutto sentirò i miei fratelli, mi mancano e non vedo l'ora di riabbracciarli.>>
Anche perché dire che non vedo l'ora di rivederli, suonerebbe un po' strano.
<<Poi penso che trascorrerò un po' di tempo con loro ma, in ogni caso, alle cinque del pomeriggio hanno allenamento. Perciò sarò libera più o meno dalla quattro e mezza.>>
<<Perfetto, allora poi ti raggiungo e torniamo qua a prepararci insieme, così facciamo con calma. Nel frattempo, io finisco di sistemare la mia roba. Non ho ancora deciso se dividere l'armadio per colore o per tipo di capo.>>
Prendo un'altro sorso. <<Io ho fatto entrambi.>>
<<E funziona?>>
<<La maggior parte delle volte.>>, finisco di bere il caffè- veramente buono- e mi alzo. <<Adesso però devo prepararmi e sentire i miei fratelli. Mi dai una mano coi vestiti?>> Potrei anche prendermeli da sola, ma preferisco un aiutino.
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Cursed Game
Teen FictionRora Clark è una semplice ragazza di diciannove anni, con una piccola particolarità. Dopo aver frequentato il liceo studiando a casa e stufa di questo, vuole iniziare il college immersa nelle persone. Harvard è uno dei college più famosi e ambito d...