Ero stanca, sfinita, chiusi gli occhi.
《Louise!! Cazzo!!》
Qualcuno tocco il mio volto, lo accarezzò... mi coprì con qualcosa di caldo, poi mi sollevò.
Mi abbandonai ad un abbraccio che c'era sempre stato nei miei momenti più bui.
《Resisti, bambina! Ora sei al sicuro! Sei con me!》disse.
Cercai di aprire gli occhi, aveva il cellulare in mano... poi partì e io svenni.
《Louise... apri gli occhi Louise!》
I miei occhi lentamente si aprirono.
Ero in un bagno che non conoscevo, sul pavimento, tra le sue braccia. Lo guardai.
《Perché?》chiesi con un filo di voce.
《Ora non pensare a questo! Tranquilla!》disse dolcemente.
《Ho freddo!》dissi.
《Devi toglierti questi vestiti bagnati e sporchi e riscaldarti... ce la fai?》chiese.
Feci di no con la testa.
《Ok, ti aiuto io!》disse.
Mi tolse gli stivali, poi i leggins.
Era delicato.
《Lou riesci a sganciare il tuo body... io non...》
Feci scivolare la mia mano e sganciai il body.
Un crampo mi fece piegare a metà.
Mi gettai sul water e vomitai.
Mi tenne i capelli, mi sostenne e accarezzò la testa.
《Tranquilla, piccola!》ripeteva.
Mi appoggiai al muro. Mi sfilò il body.
Trasalì quando vide il mio corpo.
《Chi cazzo è stato? Chi ti ha fatto questo?》disse arrabbiato.
Abbassai lo sguardo. La mia pelle era piena di lividi.
Sui miei fianchi, sulla pancia, sul seno... all'altezza degli slip.
Adesso ti devi riscaldare.
Mi prese in braccio e mi adagiò sul piatto doccia.
Poi prese il doccino e, dopo essersi assicurato che l'acqua fosse calda, lo avvicinò al mio corpo.
Mi appoggiai al muro, chiusi gli occhi, mentre con la sua mano cercava di mandare via il gelo e il dolore dal mio corpo.
Lavò anche i miei capelli. Con un po' di carta tolse il trucco e asciugò le lacrime dal mio viso.
Era dolce, delicato.
Poi mi avvolse il mio corpo con un telo, mi prese in braccio e mi fece sedere sul water chiuso.
《Lou togli gli slip così li asciugo... non ho biancheria femminile da darti》disse.
Tenendomi alla sua spalla con una mano, sfilai gli slip.
《Cinque minuti e li puoi rimettere!》disse, per poi prendere il phon e asciugarli.
Effettivamente dopo pochi minuti indossai nuovamente la mia biancheria asciutta.
Pettinò i miei capelli e li asciugò.
《Qui non ho abiti... da ragazza... ma credo che una mia tuta possa andare! Prima però devi mettere un po' di questa sui lividi》
《Cos'è?》
《Una sorta di crema miracolosa per gli ematomi! Già domani starai meglio! Ce la fai a fare da sola?》
《No... io...》dissi per poi piangere.
Asciugò le mie lacrime.
《Posso fare io... se mi permetti》disse
Feci un cenno con il capo, poi tolsi il telo.
Le mie mani coprirono i miei seni.
Mi aveva già vista, ma, in quel momento, mi vergognavo.
Spalmò la crema sulla pancia, sui miei fianchi, vicino agli slip... tolsi la mano dal mio seno martoriato.
Stese la crema con una delicatezza spiazzante guardandomi sempre negli occhi.
《Ecco fatto! Ti aiuto a indossare la mia tuta!》disse.
I pantaloni erano neri, mentre la felpa rossa.
《Ti va un po' grande, ma credo possa andare》disse.
Poi mi prese in braccio e mi portò sul divano letto.
《Ti preparo del tè, tu riposati》disse.
《Dove siamo??》chiesi.
《Nel mio monolocale》disse.
《L'ho acquistato un paio di anni fa con i miei risparmi frutto dei tanti lavori svolti negli anni e un piccolo aiuto di mio padre! È qui che vengo a studiare, è il mio rifugio... sei la prima persona che ci porto!》aggiunse.
Mi sorprese, nuovamente.
《Mi staranno cercando! Devo avvisare!!》dissi improvvisamente.
《Tranquilla! Ho scritto un messaggio a Margherita! Le ho detto che ti avrei portata qui perché eri troppo ubriaca per tornare a casa... dopotutto sono tuo cugino!》disse lui.
Aveva pensato a tutto.
In quel momento suonò il mio cellulare.
Era Ibra.
Non risposi.
Chiamò di nuovo.
Non risposi.
Decisi di scrivergli un messaggio, non volevo che chiamasse Matt o Marghe. Non volevo sapesse con chi ero."Sono stanca, ti chiamo domani! Notte!"
"Scusami amore, ho finito solo ora! Domani mi farò perdonare! Notte! Ti amo 🖤"
Spensi il telefono.
Ale portò il tè... e qualche biscotto alla cannella.
Lo guardai.
《Se non ricordo male sono i tuoi preferiti!》
Sorrisi.
《Perché fai tutto questo?》chiesi.
《Avrei dovuto lasciarti in quel vicolo?》
《Non mi riferisco solo a questa sera... tu ci sei sempre stato quando...》 non terminai la frase.
《Sei di famiglia Louise... non mi serve un legame di sangue per... volerti bene!》disse.
Rimasi incantata a guardarlo.
《Louise... ti va di dirmi cos'è successo?》chiese.
《Sono uscita per fumare una sigaretta... ero nel vicolo, volevo un po' di silenzio, ero un po' arrabbiata... due tipi vestiti di nero si sono avvicinati e... uno di loro mi ha colpita!》dissi, non volevo dire tutto, non volevo coinvolgerlo in questo casino.
《Louise... chi ti ha picchiata?》chiese.
Abbassai lo sguardo.
《Non lo so...》
Mi venne vicino.
Alzò il mio volto con una sua mano.
《Louise chi è stato?? Voglio sapere!!》disse.
《Jenny... mi ha insultata e spinta al muro, probabilmente era fatta... diceva cose senza senso, che era colpa mia, che avrei pagato...》
《Quella stronza!! È completamente allo sbando, è un pericolo! Con chi era?》
《Con un ragazzo》dissi.
《Ha detto di essere arrabbiato... che dovevo pagare... sia io sia il tipo che mi scopo... non ho capito cosa volesse dire! E poi perché?》dissi.
Ale sgranò gli occhi.
《È stato il tipo a colpirti?》chiese.
《Sì...》
Respirò rumorosamente. Era nervoso.
《Louise chi è stato? Voglio il nome!》
《Non lo so... era buio...》dissi tentennando un po'.
《È stato Peter??》chiese.
Lo guardai. Una lacrima rigò la mia guancia.
Non risposi, non occorreva.
《Cazzo!!》urlò lui alzandosi e lanciando un paio di libri.
Mi rannicchiai.
《Scusa Louise! Non volevo spaventarti!!》disse tornando vicino a me.
《Ale... perché?》chiesi.
《Non lo so bambina... quei due sono pericolosi! Dobbiamo stare attenti! 》
《Ale...》
《Dimmi bambina...》
《Ho paura!!》sussurrai.
《Non averne!! Con me sei al sicuro》
Mi abbracciò.
Mi strinsi al suo petto.
Accarezzò i miei capelli.
《Mi vuoi davvero bene?》chiesi.
Non rispose.
《Rimani qui con me?》chiesi guardandolo negli occhi.
《Louise... io non voglio creare problemi...》disse.
Possibile che lui fosse lo stesso ragazzo che aveva scopato davanti ai miei occhi per ferirmi?! Non lo capivo, ma non mi interessava.
《Sto solo chiedendo a mio cugino di dormire con me!》
Ero impazzita, ma non volevo restare da sola.
《Ok...》disse.
Mi alzai, tolsi la felpa e indossai una sua t-shirt, poi tolsi i pantaloni e mi sdraiai sotto le coperte.
Lui rimase fermo qualche istante.
Sembrava combattuto.
Poi si tolse i jeans e il maglione e mi raggiunse sotto le coperte.
Mi avvicinai a lui, appoggiai la testa sul suo petto, lui mi abbracciò. Mi sentivo al sicuro tra le braccia di... mio cugino.
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PROMESSA - luce
Storie d'amoreUn passo dopo l'altro, i suoi piedi che toccavano il nudo asfalto e ad ogni passo sembravano bruciare, ogni passo era come fuoco che sentiva espandersi in ogni sua fibra... nonostante la pioggia scrosciante. Lo sguardo alto, dritto davanti a sé come...