𝔡𝔦𝔢𝔠𝔦-𝔫𝔬𝔞𝔥

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Il fischio dell'arbitro taglia l'aria fresca dell'autunno, dando il via alla partita. Il mio cuore batte forte, ma non c'è tempo per pensarci, non c'è spazio per distrazioni. "Muovetevi!" urlo ai ragazzi, l'adrenalina che mi scorre nelle vene mentre li vedo prendere posizione.

La palla vola, il gioco inizia. Owen afferra il passaggio con precisione, corre lungo il campo con la forza di un carro armato, e io corro accanto a lui, pronto a ricevere il suo passaggio. Il nostro avversario è veloce, ma non abbastanza. "Ethan, copri la destra!" grido, mentre vedo uno degli avversari puntare verso di noi.

Ethan si muove come un fulmine, bloccando l'avversario con una spinta decisa. Io sono già in posizione, il pallone arriva nelle mie mani come se fosse attratto da una calamita. Tutto accade in un attimo: un'occhiata rapida al campo, un respiro, poi scatto in avanti. I difensori si avvicinano, ma sono concentrato, più veloce. Sento il terreno scivolare sotto i miei piedi mentre schivo un placcaggio, poi un altro. Il campo si apre davanti a me come un'autostrada vuota.

Corro, il mondo si restringe fino a diventare solo la palla e la linea di meta. "Vai, Noah!" urla Owen, e il suo grido mi dà la carica finale. Con uno scatto d'energia, supero l'ultimo difensore e salto oltre la linea, il pallone stretto sotto il braccio.

Touchdown.

Il fischio dell'arbitro risuona di nuovo, questa volta come una conferma. Le urla della folla si fondono in un'unica, assordante esultanza. Alzo lo sguardo verso gli spalti e vedo i miei compagni che saltano e si abbracciano, ma qualcosa, o meglio qualcuno, cattura la mia attenzione.

Daphne. È lì, tra la folla, il suo sorriso che illumina tutto come se fosse l'unica persona in quel campo. Sarah e Aiden sono accanto a lei, e stanno ridendo di qualcosa, forse di una battuta stupida di Aiden. Ma io non riesco a distogliere lo sguardo da lei, dal modo in cui le sue labbra si muovono mentre ride, dal modo in cui i suoi occhi si stringono leggermente quando qualcosa la diverte davvero.

Non dovrei. Mi ripeto che non dovrei lasciarmi distrarre, non durante una partita, non quando ogni singolo secondo conta. Eppure, è più forte di me. Ogni volta che lei sorride, è come se tutto il resto svanisse. Solo io e lei, in mezzo a quella folla di gente che non importa. Ma poi mi ricordo dove sono, cosa sto facendo.

"Concentrati, Noah," mi dico mentre torno a guardare il campo. La squadra avversaria è pronta a riprendere, e io devo essere pronto. Devo dimostrare di essere il capitano che tutti si aspettano. Ma anche se mi sforzo, il pensiero di Daphne continua a insinuarsi nella mia testa. Cosa sta pensando? Sa che la guardo? E quel sorriso... è solo per Aiden e Sarah, o c'è qualcos'altro?

"Fallo per la squadra," mi ripeto ancora una volta. Ma ogni volta che alzo lo sguardo, i miei occhi cercano lei, come se avessi bisogno di vederla per sentirmi intero, per ricordarmi che sono ancora qui, che tutto questo ha un senso.

Il gioco riprende e io sono di nuovo in movimento. La palla passa da un giocatore all'altro, le gambe che si muovono in perfetta sincronia. Ma ogni tanto, come una specie di riflesso incondizionato, i miei occhi tornano su di lei. Non posso farci niente. La vedo mentre parla con Aiden, ride, e quel sorriso mi colpisce più forte di qualsiasi placcaggio. Ma c'è qualcosa di più profondo sotto quel sorriso, qualcosa che non riesco a decifrare. E ogni volta che ci penso, sento quel solito groviglio nel petto.

"Muoviti, Noah!" mi urlo dentro, ma la mia mente non smette di tornare a lei. È come un magnete, e io sono completamente attirato dalla sua orbita. Non capisco perché, e forse non voglio capirlo. Ma non posso ignorarlo.

In un attimo, Ethan mi passa di nuovo la palla, e io scatto avanti. La folla è in delirio, ma io non riesco a concentrarmi. Per un secondo, mi sembra che tutto si fermi. Vedo solo lei, tra la folla, i suoi occhi che brillano mentre mi guarda. È solo un attimo, ma è abbastanza per farmi perdere l'equilibrio. Un difensore si avvicina, lo vedo appena. Sento l'impatto, cado, ma la palla è ancora con me.

A Tale of Two Hearts: A Love Lesson"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora