Vita Diversa - The Metamorfosi Serie

Capitolo 29 Rapimento

Siamo come due colori che dipingono una tela bianca,

confusionari ma ordinati un mix perfetto.

POV. Nathan
Mi sveglio prima della mia piccola, la guardo dormire rimarrei ore e ore a fissarla come un idiota, ma dopo qualche secondo che la stavo fissando si sveglia e si stropiccia gli occhi:

"Dio com'è bella, rimarrei ore a fissarla e non mi stancherei mai...

Siamo fottuti amico! Zitta coscienza!"

Mi guarda con i suoi occhioni verdi talmente grandi che potrei specchiarmici dentro e mi dice:
«Buongiorno amore!»
«Buongiorno piccola, ci andiamo a fare una doccia?»
«Sì va bene ci servirebbe proprio secondo me...»
«Ah sì e perché?»
«Lo sai.»
«Cosa?»
«Lo abbiamo fatto ieri...»
«Cosa avremmo fatto io e te?»
«Smettila di prendermi in giro lo sai!»
«Dimmelo.»
«L'amore!»
«Esattamente e adesso lo stiamo per rifare in doccia!»
«Cosa, no te lo scordi sono ancora dolorante dopo la sessione di ieri!»
«Va bene ma andiamo a farla e poi si vedrà anche perché devo chiederti una cosa!»
«Ma devo per forza alzarmi?»
«Ti alzo io!»

La prendo in braccio a stile sposa e la porto con me in bagno la faccio sedere delicatamente sul mobile vicino al lavandino e apro la doccia e la imposto sulla temperatura tiepida così non rischio che la mia piccola si scotti e ritorno da lei:
«Allora entriamo?»
«Sì va bene.»

Cerca di scendere e quando mette i piedi a terra fa una smorfia di dolore, ridacchio dentro di me sono soddisfatto per averla resa in questa maniera, ma sono anche leggermente preoccupato perché probabilmente sono stato troppo violento:
«Stai bene?»
«Sì, leggermente dolorante ma sto bene non preoccuparti!»
«Va bene»

Entriamo in doccia e ci insaponiamo a vicenda, non manco di toccarle le sue parti sensibili e lei prontamente si allontana leggermente da me perché giustamente è ancora dolorante a causa di quello che abbiamo fatto ieri, esco dalla doccia prendo tre asciugamani uno me lo metto in vita e due li passo a lei, entriamo di nuovo in stanza mi giro verso di lei:
«Dobbiamo parlare...»
«Ok, di cosa?»

Prendo un respiro profondo, non so nemmeno il perché io sia così nervoso in fin dei conti è la mia ragazza:
«Che ne dici di portare qui i tuoi vestiti dato che stiamo insieme e stiamo dormendo insieme ti voglio sempre vicina»

Fa una faccia stupita e io divento sempre più ansioso e trepidante di sapere la sua risposta.

POV. Jane

"Oddio me lo ha chiesto veramente o sto sognando? No, lo ha fatto veramente!"

Lo fisso per qualche minuto penso nel quale scorgo un Nathan sicuramente ansioso e insicuro:
«Certo che sì!»
«Avevi paura che ti dicessi di no?»
«Io no!»
«Va bene!»
«Colazione?»
«Sì, solo noi due?
«Certo che sì.»

Ci vestiamo e usciamo dalla stanza, poi ci precipitiamo insieme verso la sua M4 e andiamo al bar, solo noi due non ci stiamo preoccupando degli altri e per come sono al settimo cielo oggi non è che mi importi moltissimo.

POV. Sconosciuto
«Mi hanno dato un compito del cazzo...»

Devo rapire una certa Jane Smith, mi hanno dato anche la foto, un signore di mezza età mi ha dato la sua foto per esattezza e con tono che non ammette repliche mi ha detto che la dovevo rapire e se non lo portavo a termine quel compito avrebbero preso di mira la mia ragazza e mia madre, non posso fare altrimenti devo farlo, mi hanno detto che frequenta spesso il bar in cui sono seduto ora e che devo fare attenzione al suo ragazzo Nathan Drake capo della gang dei Dark, devo dire che sono parecchio nervoso ma devo cercare di far tutto secondo i piani e il piano è che, devo far in modo di mettere un sonnifero nei loro caffè e portare via Jane, ho preso accordi con una delle cameriere per fargli sedere verso l'uscita sul retro così da poterla portare via facilmente, sinceramente come sappia cosa devo fare non mi importa, sono leggermente preoccupato per le mie due donne importanti della mia vita, il tempo di ordinare un caffè e loro due entrano nel bar, la cameriera con cui ho parlato gli accompagna dove siamo d'accordo e io faccio un mezzo sorriso: