Capitolo 16

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Athena:<<vinnie davvero voglio dormire sono stanca non ho voglia>> gli dissi ed era vero

<<scusa è che sei troppo... capiscimi non riesco a resisterti>> vabbè dai è pur sempre un ragazzo e lo sapete come sono fatti quindi lascio stare

<< tranquillo ora posso andare per favore>> <<si tranquilla scusami ancora..>> ora mi sentivo in colpa però ero stanca..

<<tranquillo notte>> esco da camera sua e vado verso camera mia entro in camera mia e non sorpresa oramai abituata ci ritrovo Xander <<ma ciao Xander come mai questa visita?>> <<non riuscivo a dormire>> <<dormiamo insieme?>> gli chiedo forse riesco ad addormentarmi

<<si>> mi sdraio sul letto e mi metto di lato <<notte>> <<notte tempesta>> e detto questo mi addormentai.

Quattro ore dopo: <<no vi prego non fatelo>> mi alzai di scatto tutta sudata stavo sognando le cose che ho passato alle elementari...

Presa da un attacco di panico Xander si sveglia e inizia a calmarmi <<tempesta respira con me brava respira calma>> e così mi tranquillizzo

<<Xander se vuoi puoi andare in camera tua non voglio che ti svegli ogni volta che mi sveglio io vai tranquillo>> lui mi guarda con sguardo dubbioso <<sei sicura>> <<si tranquillo vai>> lui mi sorride e io ricambio si alza dal letto e va via

Mi viene in mente un idea mi alzo dal letto e vado verso camera di Thomas
Arrivo di fronte alla sua camera ci entro
E la cosa che ci trovo mi fa vomitare le farfalle nello stomaco che avevo fino a due minuti fa... sta dormendo con una ragazza affianco letteralmente nudi

Athena lo sapevi che non potevi fidarti di lui e poi non fare tante storie voi due non siete niente per lui sei stata solo qualche botta e poi ciao ciao.

Ad un tratto mi viene da vomitare chiudo un po' troppo rumorosamente la porta della stanza di Thomas corro in bagno mi inginocchio avanti al water e inizio a vomitare. Vomito vomito vomito tutto quello che ho mangiato in questi giorni a un certo punto sento delle mani reggermi i capelli e io so già che è Thomas e Dio bono voglio sotterrarmi.

Finito di vomitare mi alzo e non lo degno neanche di uno sguardo <<non si ringrazia più straniera>> <<ma vaffanculo Thomas sei tu la causa di tutto questo ok non mi dovevo fidare di te se ti devo dire la verità mi hai fatto venire dopo anni che non succedeva le farfalle nello stomaco e per colpa tua ora le ho anche vomitate e stammi lontano non toccarmi non osare toccarmi>> dissi mentre singhiozzavo e piangevo

Me ne andai dal bagno e corsi verso camera mia. Giunta a destinazione cado con il sedere a terra sempre con la schiena appoggiata alla porta e scoppio in un pianto liberatorio

SPAZIO AUTRICE: non posso nascondervi che qualche lacrima è sfuggita al mio autocontrollo mentre scrivevo questo capitolo...

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