Capitolo 39

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"One more time, I promise after that, I’ll let you go."

Zayn's Pov

Dopo esser svenuta tra le mie braccia, con l'aiuto dei miei amici corsi subito in ospedale.. solo durate il tragitto notai la gamba ferita. Le strappai il tessuto del pantalone per guardare meglio.. non sapevo come fare per farla stare meglio, era in corso un'emorragia interna e più che pregare per lei non potevo.

Ancora una volta seduto su quelle maledettessime poltroncine di plastica, ripensavo a queste settimane di inferno, ma finalmente il colpevole pagherà. Affidavo tutta la mia speranza ai medici nella sala operatoria, il proiettile era di un calibro troppo grande e questo mi spaventava.

Sam e Harry erano al pronto soccorso anche loro, Liam a quanto pare voleva gambizzare tutti quello che si trovava davanti, gran bello stronzo.

Strinsi i pugni più volte nel giro di pochi minuti attendendo risposte, attendendo di rivederla.

"Malik?"

Il dottore che era in sala operatoria con Tindari mi venne incontro, aveva il camice completamente sporco di sangue e un'espressione molto preoccupata.

"Dottore, la prego mi dica che si riprenderà..."

Le sopracciglia dell'uomo davanti a me presero una strana curva e con le dita le toccò più volte.

"È stabile.. ancora per poco..ha perso troppo sangue e se non troviamo un donatore che possa aiutarci..beh.."

Il respiro mi si fermó nei polmoni all'improvviso, il mio viso era paralizzato assieme al resto del mio corpo, a mala pena mossi le labbra per continuare la conversazione.

"L-lei mi sta dicendo che se non trova...no senta lei deve salvarle la vita! Ha resistito ad un intervento al cuore, non può permetterle di lasciami qui!"

Gli occhi iniziarono a essere lucidi, non potevo starmene li a non fare niente per salvarla, lei è la mia vita.

"Il suo è un gruppo sanguigno particolare, accetta solamente determinati gruppi.. andiamo alla cieca.."

Tindari..Tindari..Tindari.. un nome così raro, una ragazza così unica, non poteva avere un sangue comune, lei si distingue in tutto ed è anche per questo che me ne sono innamorato. L'avrò detto un casino di volte, ma ha poca importanza.

"P-prenda il mio sangue!"

Mostrai le mie braccia e il dottore non potè fare a meno di guardare i miei innumerevoli tatuaggi.. spostò la sua visuale sul braccio sinistro e tornò a me.

"Mi segua, non c'è tempo da perdere!"

Senza aspettare lo seguii fino ad una stanza, al suo interno c'era una scrivania e delle sedie con qualche attrezzo medico.

"Si sieda e stenda in avanti il braccio con meno tatuaggi.."

Feci come mi disse e con tutta fretta mi legò un elastico al braccio, una volta trovata la vena con l'ovatta disinfettò la zona individuata.

"Trattenga il respiro."

Con l'ago trapassò la mia pelle, non sentii nulla..ero abituato ad altri tipi di dolore. Vidi il mio sangue uscire e attraversare un tubicino che finiva in una sacca vuota.

"Dottore, quante all'incirca c'è ne vorranno di quelle?" indicai la sacca di plastica.

"..quattro, massimo cinque belle piene.." rispose.

Ero disposto a tutto per lei, anche a farne dieci, l'importante per me è salvarle la vita, come lei ha fatto con la mia.

***

I primi due sacchetti contenenti il mio sangue lasciarono la stanza dove mi trovavo appena riempite, ma non sapevamo ancora se il mio era compatibile con quello di Tindari, così sia io che il dottore aspettavamo gli esiti.

"Malik, abbiamo finito.. adesso bisogna solamente aspettare un po', tenga questa.. ha bisogno di assumere zuccheri."

Tolto l'ago e il tubicino, il dottore mi porse una bustina di gommose colorate.. evidentemente le usava con i bambini. Lo ringraziai e ne mangiai qualcuna.

Mi morsi le labbra mettendomi il cerotto sul braccio e comiciai a muovere le gambe a ritmo frenetico, una specie di tic che ho da quando ero piccolo. Mia madre mi ha sempre detto che dovevo imparare a trattenere i nervi, cosa che non ho mai fatto.. sono una granata, scoppio come niente.

"Dottore..Dottore!!"

L'infermiera spalancò la porta con forza e ci guardò con una faccia sorpresa. Capii subito che si trattava di Tindari.

"T-TINDARI!"

Sorpassai la donna alla porta e corsi nel corridoio alla ricerca della stanza della mia ragazza, inboccai il corridoio di un reparto e corsi ancora.. eccola.

Entrai nella stanza e la trovai sveglia a bisticciare con un'altra infermiera. "Oh ma è la seconda sacca di sangue che mi date..basta!"

Risi appoggiandomi allo stipite della porta e continuai a fissarla, pochi secondi dopo attaccai a parlare.

"Sempre la solita amore eh?"

Si voltò verso di me e le sue labbra si incurvarono in un sorriso, uno di quelli che sa fare solo lei. Mi avvicinai a lei e mi inginocchiai al letto abbracciandola forte a me.

"Non farmi più spaventare così stupida!" singhiozzai con le lacrime agli occhi, in quelle occasioni ero più sensibile di lei.

Percepii le sue lacrime sul mio collo e la sua stretta più forte, decisi di spezzare l'abbraccio e la guardai negli occhi, i miei smeraldi preferiti. "Diana, amore mio.. hai dimostrato di essere più forte di quanto credi, tu sei una guerriera, hai vinto la tua guerra!"

Le presi il viso tra le mani e la baciai, erano così belle quelle labbra, sapevano di dolce.. stava piangendo, è il suo modo per liberarsi da quello che si porta dentro.

"Amore, io ho vinto per noi, per la nostra felicità e per la nostra famiglia!" mi accarezzò le labbra e il le baciai le dita delicatamente.

"Diana, devo chiedertelo per esserne sicuro al cento per cento.."

Abbassai il viso e le accarezzai la mano dove c'era l'anello che le avevo dato. La sua pelle era liscia e delicata, così fragile.

"Cosa c'è amore?"

Incrociai il suo sguardo confuso e sorridendo risposi alla sua domanda.

"Hai ancora intenzione di sposarmi..Diana?"

Si morse le labbra arricciando il naso, le sua guance si colorarono di rosso e le sue mani tremavano emozionate.

"Non direi mai di no a questo amore, non vedo l'ora di sposarti e ti prego, ti supplico facciamolo subito.. non posso aspettare ancora, voglio essere di più per te.. ceh vorrei.."

La interruppi baciandola, amavo il fatto che si faceva problemi mentali per niente. È una cosa che adoravo più di altro.

"Tu sei perfetta per me, non c'è bisogno di essere di più.. sei la mia Diana, questo già mi basta amore mio.. ah ti devo dire una cosa importante!"

Mi accarezzó il profilo della mascella come di sua abitudine e mi invoglió a continuare il discorso.

"Ti amo."

...Mirrors. è quasi finita.....piango. Credetemi sto piangendo. Non voglio farla finire, però tutte le cose belle finiscono.. e non so voi, ma io amo questa storia, mi ha insegnato tanto.
Vorrei sapere il vostro parere, ne voglio tanti eh? Guardate che conto.
Buonanotte dianators! Baciii!! ♡♡♡♡♡

Mirrors. (Sequel of Diana.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora