Le Quattro Sorelle - L'Amore │ │ (Libro 3)

Capitolo 5: Le Ombre del Villaggio

Il viaggio verso il villaggio fu immerso in un silenzio teso e carico di aspettative. Le sorelle Bloom si muovevano con cautela, il battito dei loro cuori in sincronia come un tamburo che anticipava il momento dell'azione. Ogni passo sembrava avvicinarle non solo al loro obiettivo, ma anche a una collisione inevitabile con l'oscurità che aveva minacciato il loro mondo.

Il villaggio, circondato da colline verdissime, si delineava all'orizzonte, eppure la bellezza del paesaggio era offuscata da un'atmosfera pesante. Le nuvole scure si addensavano sopra il villaggio, e l'aria portava con sé il peso dell'ansia e della paura. I volti delle persone che incontravano lungo la strada erano segnati dalla preoccupazione, e i sussurri si mescolavano a rumori di confusione.

«Cosa sta succedendo?» chiese Celeste, con il cuore in gola mentre osservava la scena disperata che si svolgeva davanti ai suoi occhi.

«Dobbiamo andare a controllare. Non possiamo lasciare che la paura si apra un varco tra le persone. Dobbiamo mostrare che siamo pronti a combattere e a proteggere il nostro villaggio,» rispose Lirael, la sua determinazione affiorava magicamente alla superficie come una forza prorompente.

Avanzarono rapidamente, l'energia positiva scorrendo attraverso di loro come un torrente impetuoso. Quando giunsero nel cuore del villaggio, si trovarono di fronte a una scena sconvolgente: la piazza centrale era affollata di abitanti, occhi spalancati di terrore, mormorii nervosi echeggiavano nell'aria.

Un uomo, il sindaco del villaggio, cercava di calmare la folla, ma la sua voce tremava e sembrava impotente di fronte all'ansia generale. Le sorelle si fece strada tra la gente, avvicinandosi al podio.

«Cosa sta succedendo?» chiese Dahlia, alzando la voce per farsi sentire tra il brusio.

Il sindaco, un uomo di mezza età con i capelli grigi e il volto segnato dalle preoccupazioni, si voltò verso di loro. «Le forze oscure si avvicinano. Abbiamo avuto notizie di creature che vagano nei boschi. Hanno attaccato i nostri confini e molti dei nostri uomini sono scappati per salvarsi. Non sappiamo cosa fare!»

Celeste si sentì stringere il cuore. L'oscurità che aveva visto nei visioni del Rifugio della Verità stava per diventare reale. «Non temete! Siamo pronte a combattere. Insieme possiamo affrontarle!» esclamò, la voce ferma e coraggiosa.

«Ma come possiamo affrontare le forze dell'oscurità? Siamo solo cittadini!» disse un uomo della folla, il suo pallido viso illuminato dalla paura.

Dahlia si fece avanti. «Non siete soli. Abbiamo affrontato le nostre verità e siamo pronte a proteggere ciò che amiamo! Ogni persona qui ha una forza dentro di sé. Se uniamo le nostre energie, non possiamo essere battuti!»

Le parole di Dahlia risuonarono come un eco nell'anima della folla. Alcuni iniziarono a mormorare tra loro, prendendo coraggio dal messaggio di speranza che era emerso. Celeste osservava gli occhi delle persone accendersi con una nuova determinazione, ma sapeva che non bastava solo la parola. Avevano bisogno di azione.

«Dobbiamo preparare una difesa! Dobbiamo organizzare le persone e assicurarci che tutti conoscano il piano. Dobbiamo proteggere il villaggio,» disse Lirael, mentre il suo spirito di leadership affiorava, come un faro in mezzo alla tempesta.

Il sindaco annuì, recuperando un po' della sua autorità. «Cosa suggerisci, giovani? Siete le uniche a sembrare pronte a combattere. Cosa dovremmo fare?»

Le sorelle si scambiarono sguardi d'intesa mentre delineavano un piano d'azione.

«Dobbiamo allestire delle barriere di protezione attorno al villaggio, radunare le persone più coraggiose e crearci una strategia di difesa. In questo modo, potremo affrontare l'oscurità insieme,» propose Celeste, cercando di trasmettere determinazione e coraggio a tutti.