DUE SETTIMANE PRIMA

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Lo sguardo delle persone è fisso su di me. Tutti mi guardano con espressione dispiaciuta. Alcuni versano lacrime, altri restano impassibili.
Cammino lungo la navata con il mio discorso tra le mani, e dopo aver salito i gradini mi fermo. Rimango di spalle, ci metto qualche secondo per girarmi. Stringo il foglio di carta più forte e prendo un lungo respiro. Puoi farcela.
Il coraggio mi manca, ma decido comunque di voltarmi. Ho pensato molto a cosa scrivere nel discorso, ancora di più a trovare le parole giuste da usare...abbasso lo sguardo e inizio a leggere.
<<A te, mamma. Che sei sempre stata la mia figura di riferimento fin da piccola. A te che ti sei presa cura di me e mi hai sempre dimostrato il tuo amore. Te ne sei andata troppo presto. Non avrei mai pensato che potessi andartene dalla mia vita così. Inaspettatamente>> la mia voce si incrina leggermente e i miei occhi iniziano a bagnarsi.
<<Abbiamo avuto molti litigi, d'altronde come tutti i rapporti tra madre e figlia. Ma non sono mai stati motivo di distacco. Siamo sempre rimaste unite: solamente io e te. Sei stata la madre migliore che potessi mai avere. Il tuo ricordo onorerà per sempre la mia vita. Sei un angelo in cielo mamma...>> le lacrime mi scendono sul viso, fino a cadere e bagnare la pagina.
<<ti amo e lo farò sempre>> piego il pezzo di carta e mando un bacio verso l'alto. Riporto lo sguardo davanti a me sulle persone vestite di nero, sedute uno accanto all'altro. Inizio a vederle male, le lacrime mi offuscano la vista.
Mi asciugo gli occhi con il fazzoletto che prendo dalla tasca dei pantaloni e poi scendo.
Chiedo scusa a tutti e cammino rapida verso l'uscita. Ho bisogno d'aria.

TAKE ME AWAY -portatemi viaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora