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Riccardo

Vedermi al cinema, dove da piccolo ammiravo gli attori dei miei film preferiti sognando di poter diventare come loro, sembra quasi un'utopia.
Sì certo, è un cinepanettone, ma è pur sempre un film; e poi mi sono divertito un mondo a guardare tutte le scene con il mio migliore amico, e anche se non mi piace rivedermi nei video questo è stato accettabile perché avevo accanto Simone, che ogni tanto iniziava a ridacchiare e puntare lo schermo facendomi notare alcune facce buffe o scene strane nello sfondo.
Sono talmente elettrizzato che mi sono completamente dimenticato di ieri sera e di quanto mi sentivo afflitto, tanto che propongo ai miei amici e al fratello di Simone di andare a bere qualcosa per finire in bellezza la giornata.
Accettano, e dopo che sono tutti usciti dal teatro e i vari saluti e ringraziamenti ci diamo appuntamento in un locale dove io e Simone andiamo spesso. Dato che sono venuto accompagnato da una macchina dell'hotel chiedo un passaggio a Dadda e mi incammino con lui verso la sua macchina.

"Allora?" mi chiede, quando svoltiamo in una strada poco trafficata e tranquilla "Com'è stato vederti lassù? Sei stato veramente bravo" mi dà una pacca sulla spalla e mi sorride, e anche se in altre persone un'esclamazione del genere sembrerebbe forzata o dovuta, so che invece è una cosa genuina detta da lui. Daniel è fatto così, quando pensa una cosa la dice e a volte può sembrare scontroso, ma lui lo fa in buona fede e gli sarò sempre grato di questo.
"Non male" metto il braccio sulle sue spalle "Sai che non mi piace vedermi nelle foto o video, ma questo mi è piaciuto un sacco". Forse sono stato un po' troppo sincero, ma con lui è sempre così: riesce a mettermi così tanto a mio agio che gli dico sempre tutto.
Almeno, quasi tutto. Non gli ho detto di Simone, di quanto mi sono sentito inadeguato la prima volta che ho voluto baciarlo, di quanto mi sento sbagliato quando vorrei tenerlo per mano, di come ho capito di essere bisessuale e di come sto ancora scendendo a patti con questo lato di me.
In effetti nessuno sa della mia sessualità a parte Sam, che la prima volta che ho ammesso a me stesso i miei sentimenti ad alta voce, ha scondizolato felice lasciandosi accarezzare. Solo io ne sono a conoscenza e così deve restare, non voglio perdere le persone che mi sono vicine perché vengono a scoprire una cosa del genere.

"A me è piaciuto un sacco, hai davvero un bel rapporto con Simone; e poi reciti bene" Dadda sorride, continuando a guardare davanti a sé.
"Sì certo, la stessa recitazione che ho nei video" inizio a ridere, e anche Dadda mi segue ma con un'espressione confusa. "Perché? Guarda che sei stato fantastico e i tuoi video fanno morire dal ridere, datti più merito Ricky" mi dà un colpetto sul petto prima di fermarsi davanti alla sua Smart e tirare fuori le chiavi, aprendola.
Rimango un attimo spiazzato dal complimento e lo guardo salire in macchina tranquillo come se nulla fosse. "Dai sali che poi arriviamo in ritardo" mi uncita a salire con un movimento della mano, aprendomi la portiera da dentro.
"Sì eccomi" mi sposto il ciuffo di capelli da davanti agli occhi e mi siedo accanto a lui, allacciandomi la cintura e prendendo il telefono in mano.

Dò l'indirizzo a Dadda, ma visto che conosce già il posto non ha bisogno del navigatore e quindi vado nella chat con Simone. L'ultima cosa che gli ho scritto è l'altro ieri, chiedendogli quando tornava in camera. Apro la galleria e gli mando delle foto che ho fatto in momenti stupidi del film o selfie stupidi che ci siamo fatti mentre eravamo in coda per le foto, non per scaturirne una risposta ma perché mi divertono un sacco, e dopo spengo il telefono. Provo a fare qualche tentativo di discorso con Dadda, ma noto subito le dita che tamburellano sul volante e lo sguardo un po' assente rivolto alla strada.
Tranquillamente sblocco il suo telefono e faccio partire l'ultima playlist che ha ascoltato per avere un sottofondo, e non mi sorprendo così tanto quanto sento la voce di Michael Jackson uscire dall'altoparlante del telefono.
"Come ti è sembrato Simone?" gli chiedo, intavolando una discussione che stavolta so che andrà avanti.
"Molto simpatico, potrebbe venire altre volte alle nostre serate, sai quando andiamo al parco o da uno di noi due" alza le spalle, ma vedo una scintilla di curiosità nei suoi occhi.
"Glielo chiederò allora. Sai, una volta mi ha detto che gli piacciono le stelle e secondo me è proprio da lui" inizio a parlare a ruota libera su Simone, divagando su quale costellazione mi sembra che lo rappresenti di più.
Non mi rendo conto di stare parlando di Simone da venti minuti finché Dadda non ferma la macchina.

Guilty as Sin? - Dadda x Awed l Riccardo x JasmineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora