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Mi svegliai con il suono insistente delle notifiche sul mio telefono. Ancora mezza addormentata, allungai una mano verso il comodino, afferrai il dispositivo e lo accesi. La schermata di blocco era illuminata da una cascata di like, commenti e messaggi diretti su Instagram. L'immagine che avevo postato la sera prima stava chiaramente attirando molta attenzione.

Mi stiracchiai nel letto, cercando di scrollarmi di dosso la pigrizia mattutina, mentre con l’altra mano scorrevo velocemente tra i commenti. Alcuni erano i soliti complimenti generici:

Bellissima

Sei incredibile

ma altri… altri erano più ambigui, un po’ troppo personali per i miei gusti. Tra questi, uno in particolare catturò la mia attenzione.
Era di Alex.

Wow, non pensavo che avresti avuto il coraggio di postare una foto del genere. Stai benissimo.

Mi sentì arrossire leggermente. Conoscevo il tono di Alex, sempre un po' provocatorio, ma c'era qualcosa in quel messaggio che mi fece riflettere. C’era un sottile confine tra un complimento sincero e qualcosa di più ambiguo, e Alex sembrava sempre saper navigare quella linea in modo perfetto.

Ma prima che potessi pensare troppo a quel commento, un'altra notifica attirò la mia attenzione. Questa volta era un messaggio dal mio ragazzo, quello che si trovava dall’altra parte del mondo. Non ci parlavamo molto ultimamente, e quando lo facevano, c’era sempre una tensione palpabile. Aprì il messaggio, il cuore che mi batteva più veloce del solito.

Amelia, cos'è quella foto? Che diavolo sta succedendo?

Potevo quasi sentire la sua voce mentre leggevo quelle parole, e non era una voce felice. Per un attimo, il mio cuore si strinse. Non avevo pensato a come lui avrebbe reagito quando avevo postato la foto. In effetti, non avevo pensato molto a niente; era stato un impulso, un modo per sentirmi più libera, più sicura di me, in un momento in cui la mia vita sembrava essere così confusa. E poi, parliamoci chiaro, era una collaborazione, dovevo postare per forza.

Mentre mi alzavo dal letto e mi avviavo verso la cucina per prepararmi un caffè, il peso della situazione cominciava a farsi sentire. Avevo sempre saputo che i social media avevano il potere di amplificare ogni cosa, di trasformare un gesto spontaneo in un problema molto più grande di quanto avesse immaginato.

Seduta al tavolo della cucina, guardai la tazza di caffè fumante davanti a me, cercando di trovare una risposta al messaggio del mio ragazzo. Ma ogni parola che pensavo sembrava sbagliata. Come spiegare qualcosa che nemmeno io ero sicura di comprendere del tutto?

In quel momento, il telefono vibrò di nuovo. Un altro messaggio, ma questa volta da una delle mie migliori amiche.

Ragazza, sei un vulcano! Ma sicura che sia stata una buona idea postare quella foto? Cosa ne dice lui?

Sospirai profondamente. Era proprio questo il punto: non ero sicura di nulla. Avevo cercato di dimostrare qualcosa, forse a me stessa, forse agli altri. Forse era solo un grido di aiuto mascherato da un atto di audacia. Ma adesso mi trovavo a dover gestire le conseguenze di quel gesto.

Presi il telefono e tornai al messaggio del mio ragazzo. Le dita tremavano leggermente mentre cominciavo a digitare una risposta.

Non so cosa dire. Mi dispiace se ti ho ferito.

Inviai il messaggio e mi lasciai andare contro lo schienale della sedia, sentendomi svuotata. Le reazioni a quella foto stavano rivelando molto più di quanto avessi previsto, e ora dovevo affrontare la realtà di ciò che avevo innescato. Forse non tutto era perduto, ma sapevo che le cose non sarebbero state semplici.

Mi sedetti sul divano, il telefono in mano e un senso di inquietudine che cresceva dentro di me. La risposta che avevo ricevuto dal mio "fidanzato" era solo l'inizio di una conversazione inevitabile. Sapevo che avremmo dovuto affrontare il tema che entrambi avevamo evitato di discutere: la natura del loro rapporto.

Il telefono vibrò nuovamente e vidi il nome del mio fidanzato sullo schermo. Con un respiro profondo, risposi.

"Ciao," dissi, cercando di mantenere un tono neutro.

"Amelia, che diavolo è quella foto? Pensavo che fossimo d’accordo su certe cose." disse lui, il tono secco e distante. "Non credo che il nostro contratto includa esposizione pubblica di questo tipo."

Mi sentì un brivido di disagio. Era evidente che la situazione stava diventando più seria di quanto avessi previsto. "Non stavo pensando al nostro accordo quando ho postato quella foto. Era una campagna promozionale, e pensavo fosse solo una parte del lavoro."

"Esattamente." rispose lui con un tono che non ammetteva repliche. "Era solo una parte del lavoro. E ora, sembra che tu abbia confuso la nostra immagine pubblica con un'opportunità per auto-promuoverti. Non avevamo bisogno di questo genere di pubblicità."

Mi sentì frustrata. "Era solo un gesto impulsivo. Pensavo che, trattandosi di una collaborazione, non avrebbe influenzato nulla tra di noi. Non pensavo che sarebbe stato un problema così grande."

"Non è solo un problema di pubblicità." ribatté lui. "È una questione di rispetto per il nostro accordo. Non possiamo permetterci di farci trascinare in dinamiche che non abbiamo programmato. Questo non è il tipo di visibilità che ci serve."

Cercai di mantenere la calma, ma era difficile non sentirsi attaccata. "Non intendevo fare nulla che andasse contro l’accordo. Volevo solo completare il mio lavoro. Ma se questo è un problema, possiamo discuterne."

"Discutere cosa?" chiese lui, la sua voce diventata più dura. "Che ci stiamo stancando di mantenere una facciata che non ha senso? Se non riesci a capire che dobbiamo mantenere separato il lavoro dalla vita privata, forse dobbiamo rivedere il nostro accordo."

Le parole di lui mi colpirono come un pugno. Sapevo che il nostro rapporto era superficiale e basato su un contratto, ma sentire che potesse essere messo in discussione così facilmente mi dava un senso di vuoto. "Se pensi che la foto sia un problema così grande, possiamo parlare di una revisione. Ma dovremmo essere chiari su cosa comporta il nostro accordo e come dobbiamo comportarci."

"Perfetto." disse lui, con un tono che non lasciava spazio a ulteriori discussioni. "Parliamone allora. Ma sappi che queste cose hanno delle conseguenze, e se dobbiamo aggiustare il tiro, sarà meglio farlo subito."

Chiusi la chiamata con un nodo alla gola. Anche se sapevo che il loro rapporto era una finzione legale, sentivo che la questione aveva reso tutto più complicato di quanto avesse previsto.

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Ciao a tutti!
So che questo capitolo è un po' più breve del solito, ma a volte le cose migliori arrivano in piccole dosi. Nonostante la lunghezza, credo che questo episodio abbia molto da offrire.

A presto,
💋💋💋

 𝙸𝚗𝚜𝚝𝚊𝚐𝚛𝚊𝚖|𝙰𝚕𝚎𝚡 𝙲𝚑𝚒𝚗𝚘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora