GIORGIO
Rimango immobile a quella domanda, con gli occhi spalancati. Non riesco a muovere un solo muscolo del mio corpo, ed il suo sguardo non fa altro che alimentare questo senso di disagio.
«Giorgio, che cazzo sono?!» Alza la voce, portando il mio polso vicino al mio viso per farmi vedere le bianche cicatrici, che lo abitano.
«Perché non mi rispondi?! Avevi promesso che non l'avresti più fatto, me lo avevi giurato!»
Abbasso lo sguardo, sentendo gli occhi pizzicare.
«È s-successo giorni fa...n-non riesco a sopportare più niente, sto male.» Spiego, balbettando mentre con una mano mi copro il braccio ferito.
«Gio', ti prego.» Mi prende le spalle, costringendomi a guardarla.
«So quanto tu soffra, ci sono passata anche io, ma farti del male non servirà a niente, se vuoi far passare tutto, devi combattere contro i mostri che affollano la tua mente e ti dicono di farti del male. Devi reagire contro quei tre, ma sopratutto devi credere in te stesso.»
Le sue parole, mi fanno uscire delle piccole lacrime di commozione che non riesco a trattenere. Sono felice che almeno una persona, si preoccupi per me.
«Non sai nulla del mio passato, Flo'.»
«E allora raccontamelo.» Esordisce guardandomi negli occhi, anche i suoi si stanno facendo lucidi.
«Non voglio, ho paura a ricordare.»
Nessuno, eccetto la mia famiglia, sa cosa è successo quel giorno di quattro anni fa e non ho intenzione di dirlo a nessuno.
Lei mi guarda sorpresa, sbattendo le palpebre e probabilmente non sapendo cosa dire.
«Non insistere, per favore.» La prego.
Lei annuisce abbassando lo sguardo sul pavimento. «Come vuoi.»
La ringrazio mentalmente.
«Però, non farlo più. Non voglio vedere altri segni sulle tue braccia.»
Annuisco, mordendomi il labbro inferiore e sussultando al ricordo della bocca di Alex sulla mia.
«Promettimi che dormirai, per favore, hai bisogno di riposo e ti puoi permettere di mancare qualche giorno da scuola.» Mi supplica con gli occhi, facendo un musetto da bambina che mi fa ridacchiare.
«Va bene.»
«Scusate.» La voce dell'infermiera Joy ci fa girare verso di lei.
Fairy si alza per cederle il posto.
La giovane donna, mi controlla il polso e la temperatura, poi mi guarda.
«Tua madre sta venendo a prenderti.» Spiega, porgendomi un foglietto.
«Assicurati di farle prendere questo farmaco, sono delle vitamine che dovrebbero aiutarti. Per qualche giorno riposati.» Mi spiega alzandosi, dicendo con gli occhi alla mia amica che può risedersi.
«Grazie mille.»
La ragazza mi sorride ed esce dalla stanza.
«Dovresti tornare in classe, fra poco cominciano le lezioni pomeridiane.»
Dico a Flora, che mi guarda interrogativa.
«Okay, dirò al professore che non stai bene.» Sussurra stampandomi un bacio sulla guancia, che ricambio.
«Rimettiti, topino.» Mi dice dolcemente, facendomi sorridere.
«Non preoccuparti, pazza inglese.»
Ridacchia ed annuisce, prima di uscire dalla stanza.

STAI LEGGENDO
Bullied ; TheBadNauts [SOSPESA]
أدب الهواة[MOMENTANEAMENTE SOSPESA] "E si incisero quello sguardo sulla pelle, in una cicatrice che permarrà nel tempo." •▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎ Palermo, Sicilia. Due ragazzi impareranno ad amarsi ed odiarsi al tempo stesso, il bullo e la sua vittima. Intrighi, seg...