In quanto vincitore della lista 2 dei campioni, ho avuto la gioia di intervistare OmarTzesuno e parlare della sua storia "Il Nostro Tempo".
1. Ciao, e complimenti per aver vinto nella lista 2 dei campioni! Inizia con una piccola presentazione, raccontaci un po' di te!
Ti ringrazio, lovepot1on. E grazie per avermi invitato a questa intervista!
Omar Tzesuno è ovviamente un "Nom de Plume". Come tanti scrittori su Wattpad ho deciso di lanciarmi sotto pseudonimo. Cosa posso dire? Appartengo ai Millennials delle prime ore per il rotto della cuffia, e vivo in Francia già da tanti anni, dove esercito una professione tecnica in ambito di tecnologie mediche. Scrivere è una passione senza data per me, e ho finalmente deciso di non tenere più le mie storie nel cassetto.
2. Quando e da cosa è nata la passione per la scrittura? Hai sempre scritto solo un genere o hai già sperimentato?
La passione per la scrittura c'è sempre stata. Ho vivide memorie di prendere un quaderno nuovo alle elementari e iniziare a scriverci una storia: niente eguagliava il piacere di vedere la storia nascere nei miei pensieri e concretizzarsi nei fogli bianchi che si riempivano. A 17 anni ho preso in prestito un libro di dattilografia e ho imparato a scrivere senza guardare i tasti, per permettermi di catturare più velocemente le idee che mi passavano per la testa.
La vita e le sue sorti mi hanno allontanato dalle occasioni di scrivere per mestiere, dandomi altre possibilità altrettanto gratificanti, ma ho continuato a farlo per me stesso. Però sentivo che mi mancava qualcosa, e ora sto cercando di rettificare quella traiettoria, e voglio provare a condividere le mie storie con gli altri.
Non ho predilezioni per un genere in particolare, ma nelle storie che invento ci sono spesso elementi fantastici o fantascientifici. Non parlo di unicorni o omini verdi. Penso che il fantastico e il fantascientifico siano più destabilizzanti quanto più si inseriscono nella normalità. Non disdegno altri generi, e non escludo che possa cambiare in futuro.
3. Parliamo ora della tua storia, Il Nostro Tempo. Come la presenteresti ai lettori in un paio di frasi?
Il Nostro Tempo è un thriller fantascientifico ambientato a Parigi in un futuro prossimo. Racconta le peripezie di Cloro Giusto, direttore tecnico di MRMind, una società di marketing che usa la risonanza magnetica per ottimizzare i messaggi pubblicitari dei suoi clienti grazie alla BDI, tecnica che influenza le scelte del consumatore. Durante le sue ricerche, Cloro scopre delle anomalie nell'attività cerebrale dei suoi volontari, e sospetta siano la traccia di un meccanismo di sorveglianza di massa. Nel corso della storia Cloro si batte per avanzare nelle sue ricerche e per proteggere la BDI dalle mani sbagliate... fino a un finale molto spiazzante.
4. Quando e da cosa è nata l'idea? Stiamo leggendo la prima stesura dell'opera?
L'idea della storia l'ho avuta qualche anno fa in un viaggio in aereo con scalo a Shanghai: andavo a Sidney per lavoro. Tutto è cominciato con l'immagine dell'incidente del professor Barone (ossia il prologo della storia). Ero seduto in aereo e fantasticavo, una fantasia un po' macabra, lo ammetto. Ho cercato un foglio e ho cominciato a scrivere di getto. Nessun boato, per fortuna.
Giunto nella lounge a Shanghai, in attesa della corrispondenza, ho sviluppato il nocciolo della trama. Prendevo nota sul quaderno di lavoro; saranno state le 3 del mattino, col fuso orario era difficile trovarsi, e le idee arrivavano veloci. Mi venne naturale pensare all'intreccio includendo la Risonanza Magnetica. Era un soggetto che faceva parte del mio lavoro, e il Marketing MRI mi affascinava: avevo sentito da qualche parte che Coca-Cola usava la risonanza magnetica per testare la qualità dei suoi messaggi promozionali, e da lì è nata Arancola, ed è partito tutto.
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scambi al falò (scambio di letture; APERTO)
Random(ISCRIZIONI APERTE) volete far conoscere la vostra storia ma non sapete come fare? questo scambio fa al caso vostro! se siete pronti a mettervi in gioco e allo stesso tempo scoprire storie nuove, benvenuti al falò di l0vepot1on, sempre aperto a tutt...