22.χέρι με χέρι

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χέρι με χέρι=
mano nella mano
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soft


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Paige


Quando la tua vita inizia ad essere una serie tv omicida e sadica ritrovarsi seduta in una normale classe, in un normale banco, a seguire una normale lezione diventa strano.

Ho sempre odiato il silenzio ed è per questo che cercavo di avere qualcuno accanto constantemente e nei momenti in cui ciò mi era impossibile pensavo. Occupavo la mente anche con le più piccole cazzate giusto per dimenticare di essere sola.

Ma ora è diverso. Ora ho spento le voci  es ogni mio pensiero.Voglio sentire il silenzio quando sono sola, perché è in quei momenti in cui potrei essere una preda perfetta. Se mi perdo nella mia mente sono morta.

La persona che sta tentando di rovinare la mia vita mi ucciderà, definitivamente.

Sono passati dieci giorni da quando mi hanno accusato dell'omicidio della preside,durante tutto questo lasso di tempo non sono stati fatti passi avanti sul suo caso.

È troppo bravo,troppo esperto da riuscire a mettermi contro non solo l'intera scuola ma l'intera Midtown.

I miei genitori già me l'hanno fatto pagare questo mio errore..

Prima che i ricordi di qualche giorno fa mi tornano in mente sento qualcuno toccarmi il braccio, sussulto ritornando al mondo reale.

«Forest quante altre volte devo chiamarti?Abbiamo tutti dei problemi ma ciò non giustifica il distrarsi»sposto lo sguardo sulla mia insegnate che si è avvicinata a me.

Ho preso posto in punultima fila da sola, avevo intenzione di seguire ma poi mi ero...persa?

Ottimo Paige sei sulla strada giusta per entrare a Yale.

«Mi scusi stavo ragionando...»cerco di trovare una scusa, dato che le paroline "mi dispiace non lo faccio più" escono veramente raramente dalla mia bocca.

Prima di quest'anno non avevo mai visto questa professoressa all'interno dell'Lincoln ,proprio l'ultimo anno hanno deciso di affidarcela come insegnante di letteratura.La osservo mentre mi scruta con un ciglio alzato e la sua bocca dipinta di un rossetto fin troppo accesso curvata in un'espressione disgustata. Già durante il consiglio avevo intuio di non essere proprio nelle sue grazie...me ne fraò una ragione.

«Ah si?Ragionavi Forest, vuoi condividerci i tuoi sapienti ragionamenti semmai inerenti all'argomento trattato» dice prendendomi in giro mentre fa ritorno alla cattedra. Sento gli occhi di tutti puntati addosso,ciò non mi mette a disagio ma restare in silenzio sì.

Osservo la lavagna, tra le poche scritte c'è la parola:Oscar Wild.

So tante cose,tante frasi ma ora sento un blocco opprimermi il petto che impedisce alle parole di fuoriuscire.

S'agapoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora