"Capitolo 2" sex on the beach

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<<accetto>>
e a quella parola Jordan mi sorrise

<<ma ad una condizione>>
<<non a 4000, ma a 6000>>

<<ci sto, bellezza>> disse senza esitare

<<bene, quando inzio?>>

<<domani, poi ti faccio sapere l'orario, ti passerà a prendere un mio collega>>

<<perfetto>>

alle 10:00 in punto inizia il mio inferno, alle 4:00 finisce

vado via e mi dirigo verso casa mia

una volta al ingresso, prima di entrare, mi rimisi il completo della tuta che avevo nascosto sotto il vaso di una pianta

ma quando entrai quello che vidi non mi piacque per nulla

i miei fratelli stavano facendo una festa, solo loro sei come maschi e da quello che il mio occhio vide almeno una trentina di ragazze

spensi la musica che rimbombava nel mio salone e obbligai tutte le ragazze ad andare via

non vi sto neanche a dire le loro occhiate, ma anche quelli dei sei ragazzi che avevo avanti a me

<<ma devi sempre rompere il cazzo tu?>> mi chiese Ryan

<<sai che è la mia specialità>>
gli rivolsi un sorriso falso

<<proprio ora dovevi venire tu, avevo voglia di scopare!>> sbottò Alexander

<<scopi a casa tua, non da me>>
poi girò lo sguardo verso di me e si alzò frettolosamente per avvicinarsi a me

<<sei solo una ragazzina stupida, e credi di poter dire a me cosa fare? Se volevo quella ragazza me la scopavo nel tuo letto>>

<<Tu>> lo indicai
<<Sei solo un ragazzo che se la crede e pensi di fare paura, ma per cosa? per essere stato in carcere?
Sai non è una cosa da andarne fieri, dovresti solo vergognarti!>>
mi girai per andare via ma lui mi prese per un braccio

<<non toccarmi!>>

si avvicinò a me, al mio orecchio

<<ma prima ti piaceva però>>

<<hai detto bene, prima, ma non so neanche il perché mi dava piacere essere toccata da uno come te>>
<<mettitelo in testa Peterson, mi fai schifo, soprattutto dopo quella notte!>>

e credo proprio che le mie parole lo abbiano toccato affondo, perché lascio la presa e nel suo sguardo vedevo rabbia, ma anche delusione

avevamo dato spettacolo, ma tanto erano tutti troppo ubriachi per capire cosa stesse succedendo

me ne andai di corsa, andai nel bagno e mi chiusi dentro, feci una doccia e mi misi il pigiama

mi misi a sedere sulla piccola finestra che avevo in camera e mi accesi una canna

lo facevo tutte le sere, mi faceva sentire meglio

la vibrazione del telefono mi fece alzare, era Jordan

"domani, 9:30, fatti trovare pronta"
"è un uomo sulla quarantina"

lo stavo davvero per fare?

non devo pensarci, non voglio

ho finito la droga, quindi un altro modo per non sentire più nulla era solo uno

guardai l'accendino che si trovava avanti a me e lo presi

non mi bruciavo nel interno coscia, visto quanto le mie gambe erano sempre esposte a causa del mio "lavoro", ma sulle braccia dove potevo coprire le cicatrici con i miei bracciali

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