"capitolo 7" disastro

54 3 2
                                    

Adeline Pov's

Era ormai arrivata l'ora di andare al club

Angoscia, paura, ansia.

"Non è la prima volta" mi continuai a dire, ma non serviva a molto

Continuavo a pensare a quel biglietto.
Il biglietto di stamattina

ma ora non dovevo avere distrazioni, non ora che ero di nuovo fuori al club

"respira e inspira"

camminavo lentamente mentre entravo

«ben ritornata Adeline»
una voce familiare mi fece girare di scatto

Brian

«ciao, jordan?»

«oggi non si è visto in giro » fece spallucce

annuì e andai nella sala dove già mi attendevano una centinaia di uomini dai 40 ai 60 anni

fine serata.

tornai a casa e mi rifugiai nella mia camera,
presi il mio diario e iniziai a scrivere, come tutte le sere

28 settembre (lunedì)

caro diario, oggi non si è visto Jordan, il che è strano.
Brian è stato molto gentile con me, gli altri uomini che erano lì per guardarmi ballare su un fottuto palo.

29 settembre (martedì)

caro diario, neanche l'ombra di Jordan, forse sarà malato.
Hanno provato a toccarmi un paio di volte ma gli ho dato un calcio nelle palle.

30 settembre (mercoledì)

caro diario, nulla, niente Jordan, non risponde ai messaggi né alle chiamate, al club nessuno sa nulla.
Oggi è stata la mia giornata da prostituta, un vecchio sui 50 anni, divorziato con due figli.
Ho ripreso la mia scatola con la droga.

1 ottobre  (giovedì)

caro diario, ho un sospetto.
È lui la persona che non devo cercare.
Ma chi ha fatto questo? E perché pensa mi possa importare?

2 ottobre (venerdì)

caro diario, delirio.

qualche ore prima

Mi tocca vedere ogni santo giorno Penelope a scuola.
Non riesco ad odiarla del tutto, era pur sempre stata la mia migliore amica, da 16 anni, 16 fottuti anni.

Non ho capito ancora perché abbia fatto quel che ha fatto, e probabilmente non lo capirò mai

Mi passa di fianco sbattendo la sua spalla contro la mia

«il naso rotto non ti è bastato?»
la presi per il braccio e la feci urtare contro gli armadietti

«tu sei pazza!» mi urlò

«e tu sei una stronza»

me ne andai senza continuare a fare scenate, non ne aveva valore

RivalsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora