"Capitolo 6" Panic Room

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⚠️se siete persone sensibili, non leggete⚠️

Pov's Adeline

4 anni fa

Mentre io e i miei fratelli eravamo nella nostra stanza a giocare, sentimmo un rumore in salone

vetri spaccati, urla, sedie rovesciate per terra

ci mettemmo a spiare dalla porta, nostro padre stava picchiando nostra madre

«è colpa tua se non abbiamo più soldi!»

«Rhys anche tu spendi soldi in droga!»

un altro schiaffo le arrivò dritto in faccia

le lacrime mi scendevano lungo la guancia, avevo una mia mano sulla bocca per non urlare

i miei fratelli mi abbracciavano, ma sentivo, vedevo, che anche loro avevano paura

non potevamo fare niente

«dov'è quella puttana di tua figlia?»

la mia paura divampò e i miei fratelli mi nascosero nel armadio

una porta che si apriva violentemente mi fece spaventare ancora di più

«dov'è quella puttana di vostra sorella? mh?!»

«è a scuola»

«non prendetemi per il culo!»

inizio a sbattere, giochi, letti, vestiti per aria, fin quando non si avvicinò al armadio e lo aprì

«piccola hai perso anche questo round, sei scarsa a nascondino»

mi prese per un braccio con violenza e mi uscì un urlo

mi stava portando da qualche parte della casa mentre i miei fratelli continuavano ad urlargli contro, a prenderlo a pugni, ma lui rimaneva impassibile

«sei solo un bastardo! un drogato di merda! meriti di morire!» urlò mio fratello thomas

mio padre mi lanciò con forza contro il camino, metà del mio braccio finì sul fuoco e mi ustionai

la testa contro il muro e il sangue che continuava a colarmi

mio padre aveva preso i miei fratelli e li aveva chiusi in cantina, in salone si sentivano solo le mie urla, di dolore e di paura, invece più lontano si sentivano i miei fratelli che sbattevano i pugni sulla porta per farsi aprire e le loro voci dove lo minacciavano di ucciderlo se mi avesse fatto qualcosa

mia madre appena ne ebbe occasione se ne andò di casa e da lì mai più nessuno la vide

«ora tu vieni con me, e non mi farai perdere ancora più tempo!»

«mi fa male il braccio!» dissi in una pozza di lacrime e sangue

«e a me dovrebbe interessare qualcosa? non è quella la parte del tuo corpo che mi interessa»

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