Nixie
Mancano esattamente 2 giorni al mio compleanno, e sinceramente compiere 18 anni é un grande traguardo.
L'anno scorso per il mio 17 compleanno non l'ho voluto festeggiare, ma quest'anno Alan dice di aver tutto sotto controllo e che ha già deciso come festeggiare, conoscendo mio fratello se dice di aver tutto sotto controllo non ha un bel niente sotto controllo.
Adesso l'unica cosa che voglio fare é farmi una doccia e mettermi a letto.
«Nix, ho comprato le fragole.» Sento mia madre che mi urla dal piano di sotto. Io amo le fragole.
Il suono della mia suoneria "the night we met" si espande nella mia camera. Prendo il telefono
Numero Sconosciuto
Non mi piacciono i film horror, se fosse un assassino molto probabilmente sarei la prima a morire nel modo più stupido.
«Pronto?»
«Oh, ma ciao mia cara Nix.»
Oh Gesù, aiutami tu.
«Ma salve signor misterioso padre di Ethan.»
«Beh, noto che già sai chi sono...» sta voce metallica mi da talmente fastidio che lancerei il telefono.
«Che vuoi?»
«Sai, piccola Nix... io credo che tu mi sottovaluti troppo...»
Io invece penso che sei un coglione.«Che vorresti dire?»
«Quando dicevo che avrei fatto del male a qualcuno te molto caro... Ero serio. Chi mancava oggi a scuola?» Mi si gela il sangue. No. Non può averlo fatto. Inizio a vedere tutto sfocato.
«Che cazzo le hai fatto.»
«Nixie, rispondi. Non farmi incazzare.»
«Ellie. Non é venuta a scuola perché ha la febbre.»
Inizio a non vederci più. Giuro che se lo trovo lo ammazzo io stessa.
«Ottima risposta, vedo che sei preparata.»
«Ma vaffanculo.»
Non può averlo fatto, non può averla uccisa. Cosa devo fare?
«Stasera 23:30 davanti la scuola scoprirai se la tua amichetta é ancora viva.»
Stacca la chiamata.
Lacrime salate iniziano a rigare le mie guance, tutto in torno a me si ferma.
Sento delle mani tenermi salde le spalle, metto a fuoco la sua figura.
Ethan.
Lo guardo non riuscendo a fare niente, lui fa lo stesso.
«Era mio padre vero?»
Faccio di no con la testa e distolgo lo sguardo da lui.
«Nixie, non dire cazzate» Mi prende il mento tra il pollice e l'indice per poterlo guardare negli occhi.
«Perché sei in camera mia?»
Lo vedo prendersi la nuca con la mano.
«Lunga storia... comunque non cambiare discorso.»Beccata. Però voglio lo stesso sapere perché é in camera mia.
Sentiamo un urlo.
Tutto cambia da lì a poco.
Chanel's pov
Vedo mia madre entrare in casa, la sua voce squillante si sparge per il salone
«Sono tornata amorcito.»
Si mia mamma è spagnola se non si era capito.
La guardo posare la borsa e venire verso di me per darmi un bacio sulla fronte.
«Stasera mi vedrò con un mio collega, se vuoi puoi far venire le tue amiche a casa.»
sospiro.
Inviterò solo Maggie, é la mia migliore amica e in questo momento ho bisogno di lei.
Chiamo Maggie ascoltando gli squilli e aspettando che risponda.
«Cha?»
«Hey mag, ti va stasera di venire a casa mia? Sono sola e ho bisogno di stare con te.»
«Certo, arriverò più o meno verso le 20, devo aiutare mio padre in officina.»
«Va bene, allora a stasera bambola» dico ridendo
«porto le maschere e i popcorn da fare al microonde» dice prima di chiudere la chiamata.
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Heart to Heart
ChickLitNixie Miller, adolescente californiana di quasi 18 anni, si trasferì a New York a causa del lavoro troppo stressante dei genitori criminologi, che, purtroppo, sempre assenti nella vita della figlia. Nixie è una ragazza timida e in California veniva...