Colazione

69 9 14
                                    

3:00 a.m.

Non riuscivo a dormire, Tom era come lo avevo sempre immaginato: disordinato, egoista ma anche affascinante.

Continuo a pensare che domani sarà tutto finito, che mi risveglierò in una stanza vuota, senza sapere cosa fare o dove andare.

Sono scappata. Scappata da tutti, da tutto: dalla mia città, dai miei genitori tossici, da quelli che reputavo amici.

E ora mi ritrovo qui. Nella camera 483 di un Hotel di Berlino con il chitarrista della mia band preferita.

Fingo di odiare tutto ciò, di non conoscerlo, ma in realtà non riesco nemmeno a nascondere la mia emozione nel vederlo.

Forse questo segnerà l'inizio della mia nuova vita? È stato proprio il destino a portarmi qui? E a portarci anche lui?

Il giorno seguente

Mi svegliai, erano le 8 di mattina, una giornata molto fredda data le basse temperature della Germania.

Guardai il letto vuoto, dove la sera prima si trovava Tom, sentivo ancora la sua presenza rimbombare nella mia testa.

Mi alzai e girai per la stanza, c'erano ancora le sue cose sparse in giro. Tirai un sospiro di sollievo.

Scesi le scale e andai a fare colazione al bar dell'hotel.

In lontananza vidi un tavolo dove sedevano quattro persone. Subito realizzai che Tom era uno di quelli.

Decisi di sedermi in un tavolo accanto al loro, per capire meglio chi fossero. Ma una folla di ragazzine subito si fiondarono addosso a loro, impedendomi di vedere.

Ordinai la mia colazione facendo finta di non accorgermi di nulla, ma cercando sempre di spiare chi fosse seduto con lui.

Dopo qualche minuto le ragazzine si calmarano e intravidi la faccia di uno.

"Bill Kaulitz?!" Pensai nella mia mente.
"Tutta la band è qui?!"

Mi alzai e prendendo coraggio mi avvicinai al tavolo. Mi feci spazio tra la folla e squadrai anche gli altri due

"Georg?! GUSTAV?!" pensai scioccata

Erano tutti lì, davanti a me. Presto mi ricordai che avevo detto a Tom la sera prima di non avere idea di chi fosse, perciò mi feci indietro sperando che non mi avessero notata.

X:"Hey tu!"

Mi girai lentamente.

V:"Chi? Io?"

X:"Vuoi un autografo anche tu?" Disse il ragazzo dai capelli corvini sorridendomi calorosamente.

V:"No grazie..." Dissi maledicendomi internamente per aver rifiutato.

T:"È la mia compagnia di stanza, è incredibile che non ci conosca, eppure ha una collana con il nostro simbolo" Disse parlando ai ragazzi.

B:"Sei riuscita a sopportare mio fratello? Wow vorrei avere la tua stessa pazienza"

Risi e mi avvicinai nervosamente al loro tavolo, non riuscivo ancora a credere di star parlando con i Tokio Hotel.

B:"Io sono Bill Kaulitz, piacere. Sono il fratello gemello di Tom" disse sorridente

V:"Victoria Müller, piacere mio"

B:"Loro sono Georg e Gustav, fanno anche loro parte della nostra band, ci chiamiamo i Tokio Hotel!"

V:"Avete una band? È per questo che siete così famosi?" Chiesi fingendomi perplessa

T:"Sì, Bill canta, io suono la chitarra, Georg suona il basso e Gustav la batteria" disse con tono annoiato.

V:"Wow! non vi ho mai visti davvero...mi sono trasferita a Berlino da poco e sto ancora cercando una casa"

B:"Accanto al nostro appartamento ce n'è uno in vendita! Non è nulla di speciale ma potrebbe andare bene per te."

V:"Davvero? Devo assolutamente visitarlo allora!"

B:"Siiiiii!!! Non vedo l'ora di averti come vicina di casa!"

Ge:"Vuoi un passaggio per caso? Noi partiamo stamattina"

V:"Sarebbe molto utile, graziee"

Tom osservava il tutto silenzioso, non pensavo fosse un tipo molto sulle sue, evidentemente mi ero fatta un'immagine sbagliata su di lui o forse mi odiava e basta.

Salimmo in camera a raccogliere le nostre cose e successivamente ci dirigemmo verso la macchina parcheggiata davanti all'hotel

Mi sedetti fra Bill e Gustav nei posti dietro mentre Georg e Tom erano davanti.

T:"Georg ma come cavolo guidi?!"

Ge:"Stai zitto mocio"

T:"Maiale"

B:"Oggi è proprio una bella giornata!!" Disse Bill per interromperli "Cosa ne pensi di Berlino, Victoria?"

V:"Beh in realtà non ho ancora avuto la possibilità di visitarla ma sembra molto bella"

Gu:"potremmo portarla in giro noi! che ne dite?"

B:"Siiiii mi sembra una splendida idea!"

Tom mugugnò qualcosa sottovoce.

Continua...





Reden - tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora