Presi in mano la tazza di caffè bollente che avevo appena preparato, macchiato con un po' di latte freddo. Adoravo berlo caldo e senza zucchero anche d'estate, oltre ovviamente ad averne un estremo bisogno, vista la vita estremamente movimentata che conducevo.
Una buona dose di caffeina era proprio quello che ci voleva per iniziare al meglio la doppia giornata lavorativa.Oggi avrei dovuto concentrarmi su un altro capitolo della storia tra James e Vanessa, i due protagonisti del mio romanzo rosa in scrittura ormai da qualche anno.
La bozza l'avevo già preparata ieri, perciò dovevo solo rivederla e iniziare a buttare giù qualche parola per iniziare a scriverlo interamente.Avevo già cominciato ieri sera tardi, approfittando del fatto che Hope avesse preso sonno sul divano, subito dopo aver guardato la sua serie tv preferita.
Mentre lei dormiva io avevo aperto una delle bottiglie di vino rosso che tenevo nella cantina refrigerata accanto alla cucina e l'avevo versata in un calice.
Ovviamente solo dopo aver annusato la base del tappo di sughero.
Quel vino era di una di quelle varietà molto corpose e amarognole.
Una delle mie preferite in assoluto.Mi ero stesa accanto a lei sul divano, con il portatile appoggiato sulle gambe incrociate una sopra l'altra e avevo cominciato ad annotare i passaggi che avrei dovuto seguire nel nuovo paragrafo che avrei scritto l'indomani.
Tra un sorso e l'altro avevo abbozzato più di trecento parole, molte delle quali erano uscite dalla mia testa con molta fluidità, senza aver avuto bisogno di pensarci su troppo.
La storia tra Vanessa e James era un misto tra romanticismo e fantasia.
Non perché fosse una di quelle storie fantasy con una sottotrama romantica, ma perché il mio libro parlava di un amore molto lontano e divergente, quasi irraggiungibile e inconciliabile tra le due parti.
Entrambi appartenevano a due mondi diversi, lei era la classica studentessa modello, delicata e raffinata. Lui invece, era un ragazzo complicato e avvolto nel mistero.Per colpa di queste loro caratteristiche discordanti continuavano, per molto versi a ritrovarsi tanto vicini quanto lontani. E lei voleva a tutti i costi riuscire a sbrogliare, strato dopo strato, pezzo dopo pezzo i sentimenti e soprattutto il cuore di lui.
Sembrava che inconsapevolmente la mia mente voleva destinarli, per un motivo o per un altro a tornare sempre l'uno dall'altro, ma poi inevitabilmente per una serie di misfatti del destino costringerli ad allontanarsi. Sempre e comunque.
Forse non erano stati creati per stare insieme.L'avevo iniziato a scrivere appositamente, con una nota molto accentuata di suspance in modo che il mio lettore rimanesse con il fiato sospeso durante tutta la lettura.
Ero molto soddisfatta di ciò che le mie mani stavano creando, tanto che quando mi ero trasferita qui a Southbeach, avevo inviato una e-mail all'editore della zona, in cerca di una possibilità di pubblicazione tramite la sua casa editrice.
Maggie, la mia ormai migliore amica, mi aveva obbligato a farlo solo dopo aver letto la trama e qualche riga del primo capitolo.
A quel pensiero, mi venne ancora da sorridere.
Era passato un bel po' di tempo da quella richiesta. Ormai quasi non ci speravo più.
Ma nonostante ciò continuavo a scrivere ogni giorno.
Farlo era ormai diventata la mia passione, quanto una valvola di sfogo per tutto. Quando lo facevo mi sentivo libera.Libera di pensare, di viaggiare con la mente, distante migliaia di chilometri dai problemi e i pensieri della vita reale.
Anche se i giorni stavano passando più velocemente di quanto me ne rendessi conto, questo mio piccolo, grande sogno continuava a prendere vita tra le mie mani.
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Honey & salt
RomanceDiana è una giovane aspirante scrittrice, con alle spalle un passato che molti definirebbero "da dimenticare". Ma ora, dopo quattro lunghi anni che è arrivata a Southbeach, è finalmente pronta per ricominciare a vivere la sua vita, all'insegna della...