Cₐₚᵢₜₒₗₒ ₃: ₙₒₙ ₜᵢ ₗₐₛcᵢₒ

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<<Hila, ora ci dobbiamo occupare di lui.>> disse la mora indicando un ragazzo inginocchiato a terra che mostrava a tutti una foto di Hilary con su scritto ~Ragazza scomparsa, aiutami a trovarla~

<<AHHH? Io scomparsa? Ma se sono qui, Nami abbiamo un problema.>>

<< Quale?>>

<< Non so minimamente chi sia questo qui.>> disse la castana ridacchiando.

<<Mi sa che forse è il tuo ex.>>

<< Mi sa che hai ragione, ma non ricordo il suo nome.>>

<<Ci penso io, scusa.>> disse Naomi fermando una ragazza circa due anni più grande di loro.

<<Si?>>

<<Potresti dirmi come si chiama quel ragazzo?>> disse indicando il ragazzo inginocchiato.

<<Ah si, si chiama Derek Smart, se non sbaglio frequenta il terzo anno di medicina.>>

<<Grazie.>> disse salutando la ragazza.

<<Frequenta la stessa facoltà di Kazuki.>>

<<Kazuki?>> domandò Nami sollevando un sopracciglio.

<<Si il ragazzo che mi ha accompagnato stamattina.>>

Mentre Nami stava prendendo in giro Hilary, Derek si avvicinò a loro tirando su col naso.

<<Fiorellino mio, sei qui? Ti stavo cercando, facciamo la pace e poi facciamo l'amore.>> disse afferrandole il braccio.

<<Ahh? Cosa? Lasciami subito.>> Hilary cercò di ritirare il braccio, ma la presa del ragazzo diventava sempre più forte.

<<Hilary forse non ti è chiaro, tu ora vieni con me e fai quello che ti dico.>> Derek si avvicinava sempre di più Hilary non aveva vie di scampo.

Hilary si stava innervosendo sempre di più, il contatto fisico non gli è mai andato tanto a genio, soprattutto se è un ragazzo così schifoso a toccarla.

<< Ti ho detto lasciami, non fartelo ripetere.>> Gli occhi di Hilary ardevano di rabbia.

Tiró con forza il braccio, facendo perdere l'equilibrio al ragazzo, per poi dargli una testata dritta in mezzo agli occhi.

<<Ti avevo avvertito.>> disse la ragazza guardandolo rotolare a terra per il dolore.

<<Brutta puttanella che non sei altro. Non finisce qua.>> Derek si alzò da terra e se ne andò.

<<Cavolo Hila, ti ha lasciato il segno, presto diventerà un livido. La tua testa? Sta bene?>>

<<Maledetto pidocchio, come ha osato, ahi.>> Hilary si portò la mano verso la fronte massaggiando il centro.

<<Hila?>>

<< Sto bene, andiamo a lezione, certo che in questa università ci sono molte persone strane.>>

<<Tu sei la prima.>> ridacchió Naomi.

Le due si incamminarono verso la facoltà, parlando del più del meno.

‘Finalmente la pausa pranzo, ho una fame da lupi.’

<<Nami andiamo a pranzo->>

<<Hashimoto, potresti darmi una mano a sistemare i fascicoli per la prossima lezione.>>  disse il professore con una pila di fascicoli alta la metà della ragazza.

DₐydᵣₑₐₘᵢₙgDove le storie prendono vita. Scoprilo ora