tw: smut
My friends call me a loser
Cause I'm still hanging around
I've heard so many rumors
That I'm just a girl that you bang on your couch—
«Ma quando ti decidi a mollarlo?»
La voce di Laura rimbomba nella stanza, mentre Simone sembra deciso a fare tutt'altro che prestarle attenzione. Un po' come accadeva sempre nell'ultimo periodo, da quando Manuel si è deciso a dargli una chance.
Chance che si è trasformata in un tira e molla di litigate e incomprensioni, accompagnate da una quantità smisurata di sesso riparatore.
Dopotutto, era quello che facevano.
Notti intere a esplorare i rispettivi corpi, sospiri e gemiti trattenuti a decorare il silenzio di quelle stanze troppo vuote e non curate e una serie di segreti e confessioni che non avrebbero mai e poi mai dovuto lasciare quelle quattro mura.
Ma, appena la passione li abbandonava e la razionalità tornava a fargli visita, mille domande si facevano spazio tra i pensieri di Simone.
E se per lui sono solo un passatempo? Se quello che facciamo non è nulla di serio?
Allora perché, di notte, passiamo le ore nudi a parlare di qualsiasi cosa ci passi per la testa?
Ancora una risposta a tutte queste domande non l'ha trovata, Simone, che pare pallido in volto come un bambino alla vista di un ago.
«Che c'hai?» gli chiede Laura, preoccupata dall'improvviso cambio di espressione de corvino.
Simone distoglie lo sguardo dal cellulare, ché i suoi occhi iniziavano a farsi lucidi e di mostrare l'effetto che lui gli provocava a Laura non ne aveva voglia, visto che la ragazza la pazienza l'ha persa ormai da tempo a sentirlo lamentarsi di Manuel.
«Simo, fammi vedere» si impone su di lui, sovrastandolo con il suo corpo – anche se più piccolo ed esile di quello dell'amico – e riuscendo a strappargli di mano la fonte dei suoi problemi.
«Dai, Lau» si lamenta Simone, pregandola di lasciare perdere.
Ma Laura di lasciar perdere non ne aveva intenzione.
«Che pezzo di merda» borbotta irritata, leggendo la chat che Luna gli aveva inviato.
«Non mi importa, lascia stare» replica Simone, che però si tradisce da solo quando il tono della sua voce inizia a tremare, lasciando la sua decisione da parte.
«E invece importa a me! Ti tratta come l'amore della sua vita in privato e con gli altri invece ti sminuisce come una nullità. Un cazzo di oggetto, ecco cosa sei per lui agli occhi della gente» dice Laura arrabbiata, raggiungendo un grado di rosso in volto paragonabile a un pomodoro.
«Hai mai pensato che magari a me vada bene così? Mi va bene essere suo solo in privato, visto che è meglio di niente?» ribatte Simone irritato, ormai stanco dei solito discorsi dell'amica.
Laura lo guarda con le sopracciglia aggrottate e la bocca leggermente spalancata, stupita dalla risposta del corvino, che decisamente non si aspettava.
«Ma che dici?» gli chiede confusa.
Sospira Simone, cercando di mantenere la calma e di non prendere e andarsene via, nascondendosi da tutto e da tutti.
«Gli ho promesso che per lui ci sarei stato, ed è quello che sto facendo. Lo sto aspettando, cazzo! Pure se per te è un'assurdità, se pensi che io meriti di meglio, a me non importa. Aspetto solo che un giorno si svegli e sia pronto a prendermi per mano e presentarmi agli altri come il ragazzo che ama, perché io so di non essere solo una scopata per lui, anche se ai suoi amici del cazzo dice il contrario.» manda giù un gruppo di saliva, prima di riprendere il discorso. «E mi sono rotto il cazzo dell'ala protettiva che avete creato nei miei confronti. Non mi spezzo in due se leggo che nei gruppi con i suoi amici racconta delle nostre scopate e mi definisce come qualcosa di occasionale, non ho bisogno delle balie che mi cuciano il cuore spezzato!» sbotta tutto d'un fiato, lasciando la ragazza davanti a sé senza parole.
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casual
FanfictionManuel e Simone sono amici che da tempo hanno smesso di comportarsi come tali. Simone è pronto a portare la loro relazione a un altro livello, invece per Manuel, il loro rapporto non è nulla di serio, anche se i loro momenti insieme di occasionale n...