paure - capitolo 16

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Prendo il telefono e leggo un messaggio di Mandy "sto arrivando". L'ha mandato 3 minuti fa quindi tra poco dovrebbe essere qui. Mentre aspettiamo che arrivi cominciamo ad apparecchiare.

Finisco di fare la tavola e bussano alla porta, quasi sicuramente è Man quindi vado ad aprire.
m: ei.
v: ei Man.
Ci abbracciamo ed entra.

m: buongiorno.
Dice rivolgendosi alla mia famiglia con un gran sorriso sulle labbra, gli altri ricambiano e dopodiché ci sediamo a tavola a mangiare.

***

Abbiamo finito di mangiare qualche minuto fa, abbiamo già sparecchiato la tavola e ora stiamo giocando a carte tutti insieme. È il turno di Mickey ma lo chiamano al telefono.

m: sisi okay, arrivo.
Attacca.
m: devo andare.
Dice alzandosi dalla sedia e prendendo la giacca.

Io lo guardo incuriosita e confusa, poi mi da un bacio veloce a stampo e va verso la porta.
m: grazie del pranzo!
Poi esce e io lo fisso per tutto il tempo, finché non lo vedo sparire dietro la porta.

m: NON PENSO DI AVER CAPITO BENE.
Urla Mandy sconvolta che è a bocca aperta da qualche istante.
v: neanch'io a dirla tutta..
f: bene, giù le carte. RACCONTA.
Tutti si mettono più vicini per ascoltarmi meglio e io inizio a raccontare tutto della sera prima, nei minimi dettagli.

d: oh cazzo..
l: oh cazzo..
f: oh cazzo..
i: oh cazzo..
c: oh cazzo..
v: avete finito? Liam tu non lo dici?

m: OH CAZZO! MIO FRATELLO FA SCHIFO!
v: oh no Mandy, affatto..
Dico ironicamente, ma ironica non lo sono per niente.
m: Gesù Vicky!
Ridacchiamo tutti.

d: e quindi..?
Chiede fissando il tavolo.
v: cosa?
c: state insieme?
l: già esatto.
v: non lo so, ho paura di rovinare tutto chiedendoglielo. Giuro che glielo chiederò più avanti.
Annuiscono tutti poco convinti.

i: promettimi che starai attenta.
Dice serissimo fissando anche lui il tavolo, poi alza lo sguardo verso di me.
i: te lo prometto, Ian. Starò attenta.
Rispondo prendendogli la mano.
m: già, mio fratello sa essere un vero stronzo.
v/i: oh, io lo so bene.
Diciamo all'unisono, poi ci guardiamo e scoppiamo a ridere.

v: vabbè.. Alibi?
f: Alibi.
Si alzano tutti, dopodiché prendiamo la macchina, ci stringiamo un po' e andiamo verso il bar.
Dopo qualche minuto arriviamo.

v: ei, che ci fate tutti qui?
Chiede Veronica confusa mentre entriamo.
f: festeggiamo.
k: e cosa?
c: la mia sorellina l'ha persa con Milkovich!
Scherza Carl mettendomi in imbarazzo.
v: hai perso la verginità con Mickey?!
Domanda V.
v: potrei mai perderla con Mandy?

v: beh.. effettivamente.. allora auguri alla nostra piccola Vicky!
k: solo per oggi puoi prendere un bicchiere di quello che vuoi a gratis. Ei! ricordati questo giorno perché non ti venderò più alcolici fin quando non farai 21 anni.
Dice con tono di rimprovero puntandomi il dito. Io ridacchio e gli chiedo un bicchiere di mojito che mi porta qualche minuto dopo insieme agli altri bicchieri e un po' di patatine.

c: ei V, quella chi è?
Chiede Carl curioso fissando una ragazza che sta servendo delle birre.
v: si chiama Giordana, viene dall'Italia e si è trasferita da poco. Le serviva un lavoro per pagarsi l'affitto e gli studi e quindi abbiamo voluto aiutarla.
Risponde Veronica per poi andarsene.

v: non ci vorrai mica provare?
Chiedo innervosita.
c: forse.. perché?
Dice confuso.
v: ti sterilizzo Gallagher, sono gelosa.
c: smettila, ti sei scopata Milkovich tu!
v: che c'entra!?
c: c'entra tantissimo!

Cominciamo ad urlarci in faccia e veniamo interrotti da Lip.
l: okay ora basta! sembrate una coppia sposata da 50 anni! siete liberi di scoparvi chi vi pare.
Sbuffiamo entrambi e incrociamo le braccia al petto.

Arriva quella Giordana.
g: buongiorno, volete altro?
Chiede fissando Carl che sorride compiaciuto.
v: no, non ci serve niente.
Rispondo scontrosa e lei mi guarda in modo confuso.
c: in realtà io una cosa la vorrei.. sei libera stasera?
g: umh.. finisco il turno alle 18:00, perché?
Anche lei sorride, è compiaciuta.
c: ti passo a prendere qui a quell'ora, okay?
Annuisce sorridendo e porta via i bicchieri ormai vuoti.

Carl si gira verso di me sorridendo maliziosamente e io rigiro gli occhi sbuffano.
v: fanculo!
Ridacchia.
Sono sempre stata molto gelosa di mio fratello, nonostante da piccoli ci odiassimo lui era mio, mio e basta. Ricordo che all'asilo tirai un pugno a una ragazzina perché gli aveva mandato un bigliettino con su scritto "ti vuoi fidanzare con me? si o no".. si, sono sempre stata uguale ad ora..

***

Dopo aver passato un intero pomeriggio all'Alibi decidiamo di tornare a casa verso le 17:30 così che Carl possa cambiarsi, fare quello che deve fare per uscire con quella e bla bla bla.

Vabbè insomma, rientriamo in casa e mentre lui va a farsi una doccia io corro a cambiarmi. Metto una tuta e una maglia con sopra la felpa di Mickey che non gli ho ancora ridato. In tutto ciò Mandy mi fa compagnia.

v: dov'è andato?
Chiedo seria mentre metto apposto i panni che ho appena tolto da dosso.
m: chi?
Chiede confusa sdraiata sul mio letto.
v: Mickey, chi altrimenti?
Dico ovvia.
m: non lo so, forse da qualche parte con i nostri fratelli.
Mi risponde poco sicura, io sbuffo e dopo aver finito mi lancio sul mio letto accanto a lei.

m: ei, sta tranquilla. Okay?
Il mio viso mi tradisce, si vede benissimo quello che provo, ed è paura pura.
v: sto bene, sto bene.
Faccio un grande respiro e ritiro dentro le lacrime che stavano per uscire.
v: è che.. non voglio che mi prenda in giro.. ho paura Man.. tantissima.
Una lacrima mi scende e Mandy mi abbraccia prima che possano scenderne altre.
In qualche istante torno a respirare regolarmente e riesco a calmarmi.

m: lo vogliamo chiamare? ti assicuri che sta bene e gli chiedi quando torna così state un po' insieme. Dai.
Mi sorride, io annuisco e poco convinta prendo il telefono e faccio il numero, ma mi fermo un istante.
v: e se lo disturbo? forse ha da fare.. non è il caso..
Comincio a cancellare il numero ma Man mi ferma.
m: ei. Chiamalo.
Faccio un respiro profondo e ricompongo il numero, poi chiamo e comincia a squillare.

Dopo qualche squillo mi risponde e io metto in vivavoce.
m: ei Vic.
v: ei! tutto bene?
m: sisi, dovevo aiutare i miei fratelli a fare una cosa.
Mandy mi fa una faccia come per dire "te l'avevo detto" e io ridacchio.
m: tu tutto okay?
v: mhmh, bene.
m: sto venendo comunque, tu sei a casa, no?
v: si certo.
m: okay, arrivo.
Attacco e riprendo fiato.

m: vedi? è tutto okay.
Dice Mandy rassicurandomi.
Mi da un altro abbraccio e poi ci mettiamo a cazzeggiare un po' sul letto, finché non sento bussare alla porta della mia camera.

v: avanti!
Entra Carl.
c: ei, io sto andando.
Mi si avvicina e mi lascia un bacio tra i capelli.
v: sei troppo bello, non mi piace questa cosa.
Ride.
c: pensa al tuo ragazzo tu.
Mi scompiglia i capelli.
v: se dopo non mi racconti tutto faccio vedere alla tua Giordana quello che tieni sotto il letto.
Dico con un sorriso malizioso.
Carl quasi si strozza con la sua stessa saliva.
Mandy guarda me, poi Carl e curiosa chiede.
m: COSA C'È SOTTO IL TUO LETTO CARL?
c: niente!
Dice imbarazzato, poi ci saluta e esce lasciandoci in camera a morire dalle risate.

***

Alla fine Mickey è arrivato poco dopo l'uscita di Carl, abbiamo passato tutta la sera insieme e Mandy ci ha lasciato un po' soli. Ci siamo baciati e fatti qualche battutina scomoda, ma non sono riuscita a chiedergli cosa siamo.. ho troppa paura e ho ancora bisogno di tempo.

Comunque da poco se ne sono andati tutti e io ho appena messo il mio pigiama. Sono tra le coperte, più di là che di qua'.

spazio autrice 💗
come state amori mieii? prossimo capitolo giovedì!

sex, drugs, etc; - mickey milkovich (noel fisher)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora