CAPITOLO 4

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LORNA’s POV

E’ da mezz’ora che siamo alla festa a ballare e io mi sto annoiando a morte. Lo sapevo che sarei dovuta restare in camera. Astoria mi sta obbligando a restare, manco fossi una carcerata. 

Ad un certo punto sentiamo un urlo. Una frase sola. Una persona. La mia salvezza. Draco Malfoy che urla:<<EHI RAGA GIOCHIAMO A SETTE MINUTI IN PARADISO?>>. Dopo, il silenzio. Conto fino a tre, poi non resisto più. <<IO CI STO!>>. In un attimo tutti gli sguardi si spostano da Draco a me. Che ho detto di male? Mi sto annoiando. Dopo quella che mi pare un’eternità, Wanda si fa avanti:<<Se ci sta Lorna ci sto anche io>>. Sorrido leggermente. Non me lo sarei mai aspettata, ma piano piano tutti acconsentono.

Tutti si radunano nei divanetti a destra della sala. Accanto a me si siedono Lorenzo e Astoria, la quale comincia a bisbigliare:<<Vedi, te l'avevo detto che sarebbe stato divertente>> Cazzo quanto rompe.

<<GIRO IO LA BOTTIGLIA>> urla pansy. Un’altra rompicoglioni, però le voglio bene, non diteglielo.

Pansy afferra la bottiglia e la gira con un po’ troppa foga. La prima ad uscire è Astoria, poi la bottiglia gira nuovamente ed esce Marcus, seguito da un applauso. I due si alzano in piedi e si dirigono verso uno sgabuzzino all’angolo della sala. Non l’avevo notato. Quando entrano Theodore aziona il timer. Dopo pochi minuti si sente qualcosa sbattere.

Allo scadere dei sette minuti Astoria esce con il rossetto sbavato. Biricchini. Marcus esce subito dopo e si rimettono seduti come se nulla fosse.

Pansy si riappropria della bottiglia e la gira. Quella compie uno, due, tre giri e poi rallenta sempre di più, fino a fermarsi… di fronte a me. Sento qualche piccolo “uuuu” da parte degli altri. Pansy rigira la bottiglia, che mi sembra girare all’infinito prima di fermarsi. Alzo gli occhi lentamente. E’ già in piedi che sta andando tutto soddisfatto verso lo sgabuzzino. Tom

Mi alzo. Mi dirigo senza fretta verso lo sgabuzzino. Ho tutti gli occhi puntati addosso, ma un paio verdi e marroni mi stanno distruggendo. Tom mi tiene la porta aperta e mi fa segno di entrare. Obbedisco e lui si chiude alle spalle. Non passano nemmeno due secondi che in una falcata mi ha raggiunta e mi sta per prendere per le spalle.

Semplice.

Gli blocco le mani e lo guardo negli occhi per una frazione di secondo. Poi arriva il colpo. Semplice, preciso. Una ginocchiata tra le costole. Tom si piega in avanti, ma non ha il tempo di riprendere fiato che gli assesto un diretto sul naso.

Ops.

Forse è stato un po’ troppo forte perché sbatte la testa alla porta e serra gli occhi. Si accascia per terra, ma appena muovo un passo verso di lui, si alza, spalanca la porta e corre fuori con una mano sul naso. Gli sta bene. Tutti gli occhi sono puntati su di me. Di nuovo. Dio, ma che problemi hanno qua? 

Torno al mio posto come se non fosse successo nulla. Regulus mi guarda con un mezzo ghigno stampato in faccia.

Pansy gira la bottiglia per l’ennesima volta ed esce proprio lei seguita da Blaise. Pansy dice a voce bassa:<< un sogno che si avvera!>> 

Theo non fa nemmeno in tempo ad azionare il timer che i due si fiondano dentro lo sgabuzzino.

Si sentono fin da subito dei rumori.Sappiamo tutti cosa stanno facendo. L’attesa sembra interminabile. Ma poi arriva alla festa la nostra salvatrice. La McGranitt.

<<Dov’è la signorina Parkinson?>>

Tutti i presenti guardano verso lo sgabuzzino. In quel momento si sente un urlo provenire da la dentro. La professoressa si dirige spedita verso la porta. Qualcuno le dice di fermarsi ma questo non le fa cambiare idea. 

La porta si apre di scatto. Non posso descrivere la faccia della McGranitt ma era molto più che sconvolta.

<<Signorina Parkinson la prego di rivestirsi e di seguirmi, il preside la cerca.>>

La professoressa chiude di botto la porta e aspetta Pansy cercando di riprendersi dal trauma subito poco prima.

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