Capitolo 1

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                                                                                                       🌸 DAHLIA🌸

Finalmente è arrivato quel giorno, mi trovo davanti alla Bluebell Academy pronta anzi, prontissima per il mio primo giorno da matricola. Ci sono molti indirizzi tra cui scegliere ed io ho scelto proprio fotografia. Ma tornando a me, mi trovo davanti ad una mastodontica entrata contornata dalle mura dell'accademia  ed un vastissimo giardino, dove alcuni studenti, più grandi di me, parlano allegramente oppure altri sono seduti sul prato a leggere.

Inspiro ed espiro due, tre anche quattro volte prima di decidermi a mettere un piede all'interno della struttura e, quando finalmente sono dentro la vista è mozzafiato. Sembra proprio di essere all'interno di un castello medioevale, dove all'interno si trovano tantissimi studenti, forse anche troppi per i miei gusti. Alla mia sinistra individuo la segreteria, così inizio piano piano facendo slalom tra gli studenti ad incamminarmici.

Quando arrivai mi ritrovai davanti una donna sulla cinquantina, vestita molto elegante, indossava un tailleur beige, un paio di occhiali troppo grandi per il suo viso ed i capelli ingrigiti per la vecchiaia stretti dietro la testa in uno chignon. Stava smanettando qualcosa al computer e quando si accorse di me mi chiese nome, cognome e numero di matricola. E dopo avergli dato tutte le informazioni necessarie mi diede le indicazioni per arrivare all'aula magna dove si sarebbe tenuta una festicciola preparata dal comitato di benvenuto della scuola per noi matricole, dove ci avrebbero dato il benvenuto e varie informazioni inerenti i corsi.

La segretaria continuò a parlare per svariati minuti ma io mi ero persa ad un quarto delle indicazioni che mi aveva gentilmente dato per arrivare all'aula magna. Così quando provai a chiederle per la seconda volta le indicazioni, mi liquidò dicendo che c'erano ancora molte matricole a cui doveva prestare assistenza e, mi ritrovai senza una meta.

Decisi di seguire il mio istinto e iniziai a seguire il flusso di studenti che si dirigeva verso il piano superiore ma quando finalmente riuscì a salire quella ripidissima rampa di scale erano già tutti nelle loro rispettive classi, allora incominciai a vagare per quell'enorme piano.

Dalle varie classi proveniva il vociare degli studenti e degli insegnanti, continuai a camminare finche non mi ritrovai davanti una porta socchiusa da dove proveniva la melodia di un pianoforte che riuscì a sentire nonostante il vociare inquieto degli studenti. 

Dalla porta si intravedeva un ragazzo probabilmente più grande di me di qualche anno, non aveva neanche fatto caso a me da quanto era concentrato a suonare. Senza esitazione afferrai la macchina fotografica che avevo appesa al collo e gli scattai una foto. E quando la riguardai pensai che fosse la foto migliore che io avessi mai fatto. Non solo per l'ambientazione, le luci e le ombre ma anche per il soggetto, la sua posizione è così naturale ed equilibrata, con quegli occhi grigi come la cenere ed i capelli leggermente scompigliati neri come la pece, indossa una camicia bianca arrotolata sulle maniche, i pantaloni della divisa e la giacca è sopra una sedia alla sua destra.

Mentre lo stavo fissando incantata da quei movimenti così leggeri e naturalmente dalla sua bellezza spaventosa, alzò lo sguardo su di me in quel momento avrei voluto perdermi nei suoi occhi, ma il mio imbarazzo iniziò a farsi sentire così corsi immediatamente via sperando di riuscire per un grandissimo caso di fortuna a trovare l'aula magna che infondo era quello il mio scopo prima di interrompermi per colpa di uno splendido inconveniente...Ma cosa sto dicendo?!  Dahlia riprenditi ricordati cosa ti hanno fatto, hanno approfittato di te, non puoi permetterti di nuovo un' errore simile, ricordati sempre l'amore è stupido ed il "Vissero per sempre felici e contenti" è solo nelle fiabe per i bambini che credono veramente a queste cose. Ok, è veramente un bel ragazzo ma niente di più, non puoi toglierti la corazza che sei riuscita finalmente ad indossare e mandare di nuovo tutto a puttane rischiando di nuovo di affondare senza che nessuno possa più tirarti di nuovo in superficie.

E mentre correvo senza una meta facendomi un esame della coscienza riuscì a trovare l'aula magna, per fortuna avevano appena iniziato ed ero solo 5 minuti in ritardo. Spero almeno per oggi di non rincontrare il ragazzo del pianoforte.

Grazie di leggere Broken Hearts, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Ci vediamo con il prossimo aggiornamento🎀🪷🌸

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