Prologo pt.1

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Londra,Cokeworth,quartiere Spinner's End,cottage n.7
Sabato 31 Luglio 1993         Ore 9:00     

Ariel Pov's

Toc toc toc

Tre colpi di nocche colpiscono la porta della mia stanza,mentre premo il cuscino sulle orecchie.

<<Svegliati,è la quinta volta che busso,tra poco dobbiamo partire>>

<<Quanto tempo mi dai?>>

Mi metto seduta sul letto e mi stiracchio le braccia insieme a un rumoroso sbadiglio.

<<Cinque minuti>>

<<Cosa!>>

Uso la velocità sovrumana per andare ad aprire l'armadio e decido di indossare un pantaloncino di jeans chiaro con qualche strappo qua e là e un top corto a canottiera bianco.

<<Potevi chiamarmi un pò prima!>>

<<Io ti ho avvisato,ci pensavi prima quando sei andata a dormire alle tre stanotte>>

Sbuffo annoiata.

Velocizzo in bagno,mi lavo la faccia e I denti.Sfilo il mio comodo pigiama blu e infilo i vestiti scelti,facendo il più veloce possibile.

Menomale che ho fatto la doccia ieri sera.Oppure erano cazzi grossi.

Porto le trecce davanti allo specchio, tolgo gli elastici e sciolgo i capelli.

Dopo aver finito,osservo il mio riflesso.Piccole onde bionde che partono dalla cima alle punte ricadono alcune sul petto e altre sulle spalle,delicate e morbide,il sopracciglio sinistro con un taglio.

L'ho fatto nell'estate del 1988,ho dovuto pregare Sev per avere il permesso e dopo tante suppliche ho vinto questa battaglia.

Prendo la lacca e la spruzzo abbondante su tutta la testa.Dandomi un'altra occhiata rapida,decido di scendere sotto.

Mi velocizzo al piano inferiore e trovo Sev di spalle che sta mettendo il suo amatissimo mantello nero.

Mi avvincino e prendo da un piccolo portascarpe le mie Converse bianche preferite.

<<Ma qualcosa di più colorato mai?O sei allergico?>>

<<Finalmente sei pronta,anche col passare degli anni non cambi mai dall' essere ritardatario.O sei allergica alla puntualità?>>

Alzo gli occhi e lui mi porge il suo braccio.

<<Si può sapere dove mi stai portando?>>

<<Afferra e tieniti forte>>

Sbuffo e,annoiata,prendo il suo arto.Un gran mal di testa si insenua all' improvviso nel mio corpo,ma siamo già in un massiccio terreno che scompare così come è venuto.

Un strano liquido mi arriva in bocca e porto una mano sopra.

<<Ti prego non vomitare>>

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