1. Poster

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Giovedì 26 Agosto 1993
Ore 16:30

Ariel Pov's

<<Ariel,ti sei preparata?>>domanda ad alta voce Sev dal piano inferiore.

<<Arrivo!>>grido,osservandomi un'ultima volta allo specchio e sistemando meglio le onde bionde.

Indosso una maglia corta e nera con su scritto "Motherfucker" e un jeans del medesimo colore con un grande strappo sul ginocchio destro e altri piccoli sulla gamba sinistra.Prendo i miei occhiali allungati e neri e li metto tra i capelli.

Infilo le mie amate Converse bianche e velocizzo vicino a Sev,che è seduto su una poltrona con in mano la Gazzetta del Profeta,il quotidiano più famoso del mondo magico.

Vado verso lo scaffale della cucina e prendo una Cioccorana,una rana a forma di cioccolata che contiene una figurina dei maghi più grandi e potenti.

Tolgo la scatola e stacco la testa della rana.

<<È possibile che mangi a ogni secondo della tua giornata?>>sbuffa mio zio alzando gli occhi al cielo.

<<Ma se ho fame>>scrollo le spalle,masticando veloce.

<<Si,sempre affamata sei>>

Metto in bocca le gambette della cioccorana e mi guardo intorno.

<<Dove sta quella cosa?>>chiedo controllando ogni angolo della cucina.

<<È davanti ai tuoi occhi,pazza>>si alza dal suo posto e prende un piccolo portacenere sopra il camino.

<<Dai,come cazzo ho fatto a non vederlo?>>Faccio una smorfia e un verso satanico,raggiungendolo.

<<Hai preso tutto?La lista?La giacca?>>chiede frettoloso.

<<Si si>>rispondo annoiata e mi infilo dentro il camino per la Metropolvere.

È uno dei mezzi per teletrasporto più usati dai maghi,e anche uno dei più facili.Con la mano prendo la polvere verdina e dico a gran voce "Diagon Alley" quando Sev va ad aprire la porta principale e un uomo si ferma sull'uscio.Ma non riesco a decifrare il suo viso.

Un tubo nero mi risucchia e dopo mi ritrovo a terra,ricoperta di cenere e detriti.<<Cazzo>>sibilo a denti stretti e mi rialzo.Mi trovo in un negozio scuro e buio,attorno a me oggetti polverati.

Giro a destra e ruoto la testa per controllare il bancone.Il proprietario non c'è.Cerco di aprire la porta il più piano possibile ed esco nella strada,chiudendomi la porta alle spalle.

Guardo ogni lato del posto in cui mi trovo,ma non ricordo di averci mai messo piede.Imbocco una stradina alla mia sinistra,tutto è gelido,come se non ci fosse mai stata felicità tra queste mura di negozi oscuri poco illuminata.

Durante il mio tragitto mi capita di incontrare parecchi uomini e donne,con il volto scavato e grandi borse nere sotto gli occhi,il loro sguardo malinconico e duro.

All'estremità del viottolo compare un piccolo fioco di luce e aumento il passo per raggiungerlo.Arrivata alla linea tra il contrasto,la supero e il mio sguardo viene rapito dai tanti negozi e una miriade di gente che entra ed esce con grandi pacchi in mano.

Giro la testa e leggo un cartello color blu scuro con scritto "Notturn Alley" e una mano che fa da freccia al posto in cui sono appena uscita.

Ah,ecco il motivo di tutto quello.Mi sembrava di essere finita in un vialetto dei drogati a Londra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 12 ⏰

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