Le prime luci dell’alba filtravano tra le fitte fronde del Bosco Atro, creando giochi di luce che sembravano danzare sul terreno morbido e muschioso. Ariana si svegliò presto, il cuore ancora agitato dalle emozioni della sera precedente.
Gli eventi della notte, il suo racconto davanti alla corte di Thranduil, e soprattutto il suo momento solitario con Legolas, sembravano ormai lontani, quasi come un sogno. Ma la sensazione che aveva provato, quella pace mista a un timore sottile, era ancora viva dentro di lei.Si alzò lentamente dal giaciglio che gli elfi le avevano preparato, fatto di morbide stoffe e coperte leggere. Quando uscì dalla stanza, trovò il Bosco già in fermento, nonostante la calma che regnava sempre tra gli elfi. Le sentinelle elfiche camminavano silenziose lungo i sentieri, mentre il vento leggero portava con sé i profumi della foresta. La corte di Thranduil si stava lentamente svegliando, ma tutto si muoveva con grazia, come se il tempo in quel luogo seguisse regole diverse.
Ariana si sentì un’intrusa in quella calma eterea, ma allo stesso tempo non riusciva a smettere di meravigliarsi per la bellezza che la circondava. Aveva viaggiato attraverso molte terre, ma nessuna era paragonabile al Bosco Atro. Ogni albero sembrava possedere un’anima antica, ogni radice e foglia raccontava storie che solo gli elfi potevano comprendere appieno.
Si avvicinò al bordo di un piccolo ruscello, dove l’acqua cristallina scorreva tra le rocce levigate. Sedendosi su una pietra, osservò il riflesso dell’alba che scintillava sulla superficie dell’acqua. Stava per lasciarsi cullare dalla tranquillità del momento quando sentì dei passi leggeri dietro di sé.
“Sei mattiniera, Ariana.”
La voce dolce e melodiosa di Legolas la fece sobbalzare leggermente. Si voltò e vide il principe elfico avanzare verso di lei con la solita grazia. Portava il suo arco sulle spalle e indossava una tunica verde e marrone che sembrava fondersi perfettamente con l’ambiente circostante. I suoi capelli biondi brillavano alla luce del sole nascente, e il suo sguardo era sereno, ma curioso.
“Sì,” rispose Ariana, cercando di mascherare il suo improvviso nervosismo. “Non sono abituata a luoghi come questo. Ogni cosa qui sembra... viva.”
Legolas si sedette accanto a lei, senza fare rumore. “Il Bosco Atro ha una sua volontà,” disse. “Molti lo vedono come un luogo oscuro, e al volte lo è. Ma ci sono angoli di questa foresta che sanno ancora accogliere coloro che portano purezza nel cuore.”
Ariana sentì una lieve fitta al petto, domandandosi se Legolas stesse parlando di lei. “Non so se il mio cuore sia così puro,” mormorò, osservando le proprie mani. “Porto con me tante storie, alcune felici, ma altre tristi. E quelle storie mi pesano al volte.”
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La Leggenda di Ariana e il Principe Elfico
Fiksi PenggemarAriana è una giovane donna umana, proveniente dalle terre di Gondor, dotata di un talento unico: la sua abilità di raccontare storie. È cresciuta tra le leggende degli elfi, dei nani e delle antiche battaglie, trovando conforto e rifugio nei raccont...