Dimisero Minho dall'ospedale lo stesso giorno e tornammo a casa tranquillamente. Gli avevo chiarito i miei discorsi con Chan e ci eravamo lasciati tutta quella faccenda alle spalle. Il giorno dopo, mentre tornavo dal bagno della centrale di polizia, mi imbattei nel signor Kim.
«Buongiorno ispettore.» lo salutai, superandolo.
«Agente le devo parlare.» Mi fermai e guardai intorno a me per capire se ci fossero altri agenti con cui Kim avrebbe voluto parlare. «Agente Han Jisung, nel mio ufficio. Immediatamente.» Camminò a passo svelto dritto davanti a sé, con me al suo seguito.
«Si accomodi pure.» Mi sedetti tremando sulla poltrona in pelle nera, dall'altra parte della sua scrivania. «Stia tranquillo, non la voglio licenziare.» Sorrise e gli spuntarono due fossette sulle guance. Mi rassicurai e mi calmai un poco. «Lei era già sulla scena del crimine, il giorno dell'arresto di Lee Felix, vero?»
«Sono arrivato qualche secondo prima di voi perché ero nei paraggi.» mentii.
«Agente non menta. So che era suo amico.» Mi pietrificai. Che ci avesse scoperti? «So che ha collaborato con lui e con l'agente Lee. Perché l'ha fatto?»
«Ispettore, l'abbiamo fatto per una buona causa.»
«Non ne dubito, per questo voglio capire il motivo.»
«Le sembrerà una storia assurda, ma deve credere a tutto, ispettore.» gli dissi dopo avergli raccontato ogni cosa.
«Aspetti, ricapitoliamo: il capo degli "Stray Kids" è suo zio. La vuole morto perché l'accusa della perdita della sorella, nonché sua madre. Poi mi ha detto che la banda è stata rapita e obbligata a fare quello che fa, e che alcuni di loro si trovano in mezzo a noi. L'agente Lee è entrato in polizia per proteggerla e non farla uccidere perché Felix -si chiamava così?- non glielo avrebbe mai perdonato. Ho dimenticato qualcosa?»
«No, ha detto tutto perfettamente.»
Ci furono attimi di silenzio. L'ispettore si fissava le mani con sguardo serio e io non avevo intenzione di proferirgli parola. «Io le credo, agente Han. Ma vorrei che mi chiarisse alcune cose.»
«Certamente.»
«Perché l'agente Lee ha rubato quelle carte all'ambasciata?»
«Sono le prove che mio zio ha vissuto in Francia e ci servono per incastrarlo.»
«Bene, qual è il piano?» Lo guardai stupito «Non faccia così. Voglio aiutarvi per davvero!»
«Bè, vogliamo che confessi tutta la verità in diretta TV, così che tutti capiscano quello che ha fatto.» gli svelai pure l'ultima modifica che avevamo fatto al piano.
«Farò in modo di farvi avere rinforzi.»
«Grazie, ma vorrei che non intervenissero subito. È una questione tra Stray Kids e mio zio.»
Fu il suo turno di guardarmi allibito. «Da che parte sta, agente?»
«Da quella della giustizia.»
«Lei è un agente di polizia o uno degli Stray Kids?» Si alzò e mi guardò accigliato.
«Sono un poliziotto che è ancora in vita grazie agli Stray Kids.» Mi alzai anch'io.
«Faccia la cosa giusta, agente. Mi fido di lei, basta che non faccia stupidaggini.»
«Grazie ispettore.»
«Vada, ci vediamo domani.»
Uscii con un sorriso che mi morì sulle labbra quando notai Chan, Changbin e Minho in corridoio ad aspettare.
«Che ci fate qui?» chiesi loro.
«Potremmo farti la stessa domanda.» Minho mi guardò confuso.
«Mi ha fatto dire tutto. Mi dispiace ma l'aveva già capito...»
«E ora? Ci arresterà tutti!» si disperò Changbin.
«Ha detto che è disposto ad aiutarci.»
«Tranquilli ragazzi, ora ne parliamo pacificamente e ne capiremo qualcosa di più.» Chan aprì la porta dell'ufficio dell'ispettore Kim.
«Buongiorno a tutti, accomodatevi per piacere.» Sorrise come aveva fatto con me. Minho chiuse la porta e andò a sedersi. «Oh, agente Han le avevo detto che poteva andare.»
«Mi scusi ispettore, ma non lascio i miei amici da soli. Tanto farà le stesse domande che ha fatto a me, no?» Appoggiai la schiena alla porta e incrociai le braccia al petto. Kim mi guardava quasi allibito e i ragazzi erano fieri di me.
«Certo, ha perfettamente ragione...» mormorò l'ispettore.
«Io non dirò una parola, faccia pure finta che io non sia qui.»
STAI LEGGENDO
HaPpY -The Minsung's love story
FanfictionSpero che manterrai quel bel sorriso e brillerai sempre -HaPpY, Han Sono anni che la centrale di polizia di Seoul non riesce ad arrestare la banda terroristica più potente della città: gli "Stray Kids". Hanno chiesto ai migliori e importanti polizio...