p r o l o g o

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~fall seven times, get up eight~


JASPER

il vivace canto dei piccoli uccelli che svolazzavano tra gli alberi di pino, componevano una tenera melodia che finì per mescolarsi con le nostre risate.

Il sole era alto, mentre i raggi battevano sui petali bianchi delle margherite che ricoprivano l'enorme prato fuori casa.

Correvo tra esse, con un unico obiettivo:
acciuffare quella bambina dai capelli biondi.

Di lei erano poche, le cose che sapevo.
Papà ci aveva detto solo che si chiama Eileen, e che sarebbe rimasta con noi.

Era passato un mese, dal giorno in cui tornò a casa con lei al suo fianco. E da lì, entrò a far parte della famiglia come se ci fosse sempre appartenuta.

un mese prima*

Fuori la pioggia si schiantava violentemente sul prato da ormai diversi giorni.

Io e i miei fratelli eravamo seduti intorno alla tavola, mentre aspettavamo che papà tornasse dal lavoro.

Avrebbe dovuto essere a casa da ormai mezz'ora.

Mamma continuava a chiamare, senza ricevere risposta, con l'ansia che aumentava ogni minuto di più.

Fin quando la porta non venne spalancata, rivelando la sua sagoma.
Il sollievo era evidente, ma venne subito rimpiazzato dalla confusione, nel notare una piccola bimba al suo fianco.

Pensava che avesse una figlia con un'altra donna, tant'è che quasi finì in una crisi isterica, fin quando papà non le sussurrò qualcosa che io e i miei fratelli non riuscimmo a sentire.

Erano entrambi bagnati e la bimba continuava a tremare.
Gli occhi erano rossi, e il viso era quello di chi ancora non aveva compreso del tutto ciò che era successo quella notte.

Mi soffermai a fissare per bene ogni suo particolare.

Le gambe continuavano a tremare, forse dal freddo, o per qualcosa che era molto più grande di lei.
I grandi occhi celesti, erano arrossati, e non smettevano di lacrimare. Le mani si tenevano l'un l'altra, e lo sguardo era fisso sulle scarpine come se fossero molto più interessanti di tutti noi.

L'attenzione di tutti i presenti, era fissa su di lei, e da quel giorno, diventò il mio nero.


KAIDEN


Guardavo fuori dalla porta-finestra che affacciava sul giardino principale dell' enorme casa nella quale vivevo con la mia famiglia da ormai anni.
Era un mese che Leen era arrivata a casa con me, e i flashback di quella sera, mi vennero in mente sfuggendo al mio controllo.

Erano ormai giorni, che non riuscivo a togliermi quelle immagini dalla testa, e non potevo immaginare a quanto dolore era stata esposta una bimba tanto piccola.

Il mio sguardo vagava nel giardino, senza riuscire a smettere di fissare le sagome dai miei figli, che rincorrevano Eileen, mentre ridevano pensierati.

Il mio avvocato, nonché amico di fiducia, era seduto sul divano alle mie spalle, e richiamò la mia attenzione con un colpo di tosse.

«Kai, abbiamo un problema».

«Che succede?» raggiunsi il posto libero al suo fianco, mentre lui controllava e ricontrollava vari fogli e email dal computer.

«Gli assistenti sociali non vogliono rilasciarti la custodia di Eileen. Affermano che starebbe meglio in una casa famiglia». scrutò attentamente la posta ricevuta.
«Una delle dirigenti pensa che in questa famiglia potrebbe sentirsi fuori luogo».

«Ma è una cazzata. come potrebbe sentirsi fuori luogo, qui? potrei permetterle qualsiasi cosa, e la nostra è una grande famiglia».

«Lo so, ma la sua idea è appoggiata da varie persone importanti... l'unica soluzione sarebbe fare causa, e sperare di vincerla».

Guardò fuori, i bambini che continuavano a giocare.
«Amico, lascia che ti dia un consiglio: lascia che viva in qualche casa famiglia. Una causa in questo momento ti costerebbe soldi e tempo. E lei verrebbe sottoposta a molte domande e troppo stress».

Non volevo che Eileen rivivesse quella sera, per rispondere a delle stupide domande. Ma non avrei mai potuto permettere che venisse messa in una casa famiglia.

Almeno, non dopo che avevo capito che lei aveva bisogno di noi, tanto quanto noi ne avevamo di lei.

«No, voglio che resti qui».

Spazio autrice:

Ehm... ciao?
La storia di Eileen è un tantino complicata.
Ma svelare tutto nel prologo non sarebbe divertente.

So che non tutti apprezzeranno il fatto che questo capitolo non sia stato narrato dal pov di Leen, ma non temete, il primo capitolo si aprirà con lei.
Avevo bisogno di Kaiden e Jasper per spiegarvi meglio qualche dinamica.

Questo è solo l'inizio, e vi anticipo che il protagonista maschile NON è Jasper, bensì Jason, che arriverà a tempo debito.

Un kiss🌧️

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