Demoni

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Avrei voluto dirti come mi sono sentita quella sera; avrei voluto che non vedessi mai la parte più intima di me, che custodisco come se fosse la cosa più preziosa che posseggo. E, in fin dei conti, pensandoci, è così. Da quando ti ho persa, è l'unica cosa cara che mi è rimasta. Anche se non vuoi ammettere che abbiamo perso quel "noi" che tanto ci rendeva felici, nel profondo sai che è così, e rimpiango essermi aperta così tanto quella sera da farti vedere i miei mostri, i miei demoni. Ora che ci penso, provo un senso di gelosia ad averteli mostrati, perché sapevo che avrebbero avuto la meglio. Mi pento di aver tolto la maschera e di essermi mostrata a te, che mi hai tanto pregata per vedermi com'ero, che, nonostante le mie premesse e le mie avvertenze, hai deciso di continuare a pregare finché non mi sono fidata. Nel fidarmi, ho messo da parte la mia paura, le mie sensazioni, le mie paranoie, che, in fin dei conti, non erano altro che verità nascoste in altre delusioni, che speravo tanto non mi dessi anche tu, ma mi sbagliavo. Ti chiedo scusa per averti spaventata con i miei demoni. Si vede che non eri pronta come dicevi, ma questo mi è servito, ancora una volta, a non fidarmi, a non lasciarmi andare alle promesse e a non aprirmi a occhi poco preparati alla paura, per non finire per piangere di nuovo tra le braccia di quei demoni che ti hanno messa così tanta paura da fuggire, ma che, in fin dei conti, sono il mio unico supporto in mezzo a tutta questa oscurità.

Scrivo un po'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora