L'aria era fresca, con una leggera pioggerella che cadeva dalle nuvole grigie sopra la stazione di King's Cross. Gwen Prowel stringeva il mantello di lana attorno a sé mentre osservava il frenetico via vai di famiglie e studenti intorno al binario 9 e ¾. Ogni volta che qualcuno attraversava il muro, scomparendo magicamente alla vista dei Babbani, il cuore di Gwen batteva più forte.
Era il suo quinto anno, ma era anche il primo a Hogwarts.
I suoi quattro anni a Ilvermorny erano stati indimenticabili, ma non c'era stato modo di restare lì. La minaccia di Herpo il Folle era diventata troppo grande; anche a New York, avevano iniziato a sentire la sua presenza nelle ombre. I genitori di Gwen avevano deciso che era meglio tornare in Inghilterra, dove il Ministero della Magia avrebbe potuto proteggere meglio lei e la sua famiglia. Così, ora, eccola lì, davanti alla soglia della scuola più famosa del mondo magico: Hogwarts.
Accanto a lei, suo padre, Arthur, sembrava tranquillo, ma Gwen sapeva che non era così. La sua mano sinistra stringeva la bacchetta nel mantello, pronto a qualsiasi evenienza. Anche sua madre, Joane, era lì, ma la sua preoccupazione era più evidente; non aveva mai smesso di temere che Herpo potesse trovarli di nuovo.
"Ti troverai bene a Hogwarts, Gwen," disse Joane cercando di sorridere, anche se i suoi occhi erano ancora velati d'ansia. "E la preside Weasley è una donna formidabile. Avrai tutto il supporto di cui hai bisogno."
Gwen annuì, stringendo il piccolo baule che conteneva le sue cose. Aveva sentito parlare della Preside Dorothy Weasley, una strega potente e rispettata in tutto il mondo magico, proveniente da una delle famiglie magiche più antiche e onorevoli. Ma, nonostante il conforto delle parole di sua madre, Gwen sentiva un vuoto nello stomaco, un misto di eccitazione e paura. Questo era un nuovo inizio, ma anche un ritorno a una realtà in cui era braccata.
Con un ultimo abbraccio ai suoi genitori, Gwen si avviò verso il muro che separava il mondo dei Babbani da quello magico. Con un respiro profondo, attraversò la barriera magica e si ritrovò sul binario 9 e ¾, di fronte al treno rosso scarlatto dell'Hogwarts Express, che sbuffava fumo bianco in aria.
"Eccoci qui," mormorò a se stessa, salendo a bordo del treno.
Gli scompartimenti erano già pieni di studenti chiacchieroni, alcuni che si salutavano dopo mesi di lontananza, altri che cercavano un posto dove sistemarsi. Gwen camminava lungo il corridoio, evitando gli sguardi curiosi degli altri ragazzi, finché non trovò uno scompartimento vuoto verso la fine del treno. Si sedette accanto alla finestra, osservando la folla fuori e cercando di soffocare la sensazione di solitudine che si faceva strada dentro di lei.
Dopo pochi minuti, la porta dello scompartimento si aprì. Gwen alzò lo sguardo e vide un ragazzo alto, con capelli castani disordinati e occhiali dalla montatura sottile. "C'è posto qui?" chiese, con un sorriso che sembrava sincero.
"Sì, certo," rispose Gwen, facendogli un cenno di benvenuto.
Il ragazzo entrò e si sedette di fronte a lei, appoggiando con noncuranza il suo baule sopra il sedile. "Mi chiamo Herwyn," disse, tendendole la mano.
"Gwen," rispose lei, stringendogli la mano. "Questo è il tuo quinto anno?"
"Sì," rispose Herwyn con un cenno del capo. "Anche per te, immagino, giusto? Non ti ho mai vista prima."
"È il mio primo anno a Hogwarts," spiegò Gwen, cercando di non sembrare troppo tesa. "Ho frequentato Ilvermorny fino a quest'anno."
Herwyn alzò un sopracciglio, visibilmente impressionato. "Ilvermorny, davvero? Wow, deve essere stato incredibile. Com’è lì?"
Gwen sorrise debolmente. "È... diversa da Hogwarts, immagino. Ma mi è piaciuto molto." Era la risposta più semplice che potesse dare. Non voleva entrare nei dettagli di ciò che l'aveva costretta a lasciare la scuola.
Poco dopo, un'altra ragazza entrò nello scompartimento, una giovane con capelli biondo scuro raccolti in una treccia. "Oh, scusate, pensavo fosse vuoto!"
Herwyn si girò verso di lei con un ampio sorriso. "Daphne! Vieni, siediti con noi."
La ragazza arrossì leggermente, ma accettò l'invito e si sedette accanto a Gwen. "Piacere, sono Daphne," disse, guardando Gwen con occhi curiosi.
"Gwen," rispose lei con un sorriso timido. "È anche il mio primo anno qui."
Daphne la scrutò con interesse. "Ma non sei al primo anno, giusto? Quinto? Non ti ho mai vista in giro."
Gwen spiegò brevemente la sua provenienza da Ilvermorny, mentre Daphne e Herwyn ascoltavano con interesse. La conversazione proseguì in modo leggero, parlando di materie scolastiche, delle case di Hogwarts e dei professori, mentre il treno sfrecciava attraverso le campagne inglesi.
Ma nonostante la compagnia amichevole, Gwen non poteva scacciare una certa inquietudine. Il nome di Herpo il Folle non era mai menzionato, ma lo sentiva come un'ombra costante che si aggirava sopra di lei. Sapeva che, nonostante la nuova scuola, non avrebbe mai potuto abbassare la guardia.
Quando il treno si fermò e gli studenti iniziarono a scendere, Gwen seguì il flusso, sentendosi più sola di quanto avesse immaginato. Il castello di Hogwarts si ergeva maestoso all’orizzonte, con le sue torri illuminate dalla luce soffusa del crepuscolo. Un mormorio di eccitazione si sollevò tra gli studenti, molti dei quali si salutavano tra loro dopo mesi di lontananza.
Mentre attraversavano il lago su piccole imbarcazioni, Gwen non riuscì a fare a meno di restare affascinata dalla bellezza di Hogwarts. Il castello emanava una magia che sembrava antica quanto il mondo stesso, e per un breve momento, Gwen si sentì finalmente al sicuro.
Una volta dentro il castello, la grande Sala d’Ingresso era piena di studenti che chiacchieravano eccitati, mentre la Preside Weasley, con i capelli rossi che le incorniciavano il volto invecchiato ma deciso, li osservava dall’alto del podio. Quando la signora Weasley chiamò il suo nome, Gwen si fece avanti sotto lo sguardo di tutti, il cuore che batteva all’impazzata.
"Benvenuta a Hogwarts, Gwen," disse la preside con un sorriso caldo e accogliente. "So che ti troverai bene qui."
Gwen annuì timidamente, stringendo tra le mani la sua nuova bacchetta, un legno scuro e liscio che sembrava pulsare di energia. La cerimonia di smistamento era già avvenuta, e Gwen era stata assegnata a Grifondoro, una casa rinomata per il coraggio e l’audacia. Mentre si dirigeva al tavolo della sua nuova casa, sentì una stretta di sollievo nel petto. Herwyn e Daphne le fecero un cenno, sorridendo.
Per la prima volta da mesi, Gwen sentì che, forse, in quel luogo, avrebbe trovato una nuova famiglia, degli amici pronti a stare al suo fianco, qualunque cosa fosse successa.
Ma quando la notte calò su Hogwarts e il castello fu immerso nel silenzio, Gwen non riuscì a dormire. Dalla finestra della torre di Grifondoro, osservò la luna alta nel cielo e sentì di nuovo quella sensazione di inquietudine.
Herpo il Folle non l'aveva dimenticata. E anche se si trovava lontano, Gwen sapeva che prima o poi sarebbe venuto per lei. Ma quella notte, sotto le stelle di Hogwarts, giurò a se stessa che sarebbe stata pronta. Non avrebbe permesso a Herpo di distruggere la sua vita. Non questa volta.
Quella era solo l’inizio.
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Gwen Prowel: L'erede della Magia Antica
FantasíaNel 1899, Gwen Prowel è una giovane strega con una connessione misteriosa e potente con la magia antica. Dopo aver frequentato la scuola di magia Ilvermorny, si trasferisce a Hogwarts per il quinto anno, dove scopre di possedere un potere straordina...