Il canto del posseduto.

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Siede composto con gli occhi bassi

su una rupe circondata da bianchi sassi.

Dicon sia pazzo perché ulula come un lupo

e mentre è seduto se ne sta a viso cupo.

Dondola con il busto avanti e indietro,

Mentre nella mano destra ha una bottiglia di vetro.

Emette versi che a tutti fan paura,

e per la sua malattia non vi è nessuna cura.

Ogni tanto di scatto il viso volge al cielo,

mentre sugli occhi sembra scendere un bianco velo.

Apre la bocca come fosse una voragine

e un canto sinistro straripa senz'argine.

"Dentro di me ho una legione" dice stranito.

"Ho il male dentro come se fosse scolpito".

Fuggite al mio passaggio e dimenticate chi ero

perché, dentro di me, ora alberga Lucifero.

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