Demet
Apro lentamente la porta di casa, sentendo il peso della giornata che mi grava sulle spalle.
Appena entro, mi tolgo le scarpe con un sospiro di sollievo, lasciando che i miei piedi respirino finalmente.
La casa è silenziosa, ma quel silenzio mi dà un senso di calma.
Can si affaccia all’ingresso mentre sto sistemando le cose.
<Buonasera> dice con un sorriso
Nonostante la stanchezza, mi sento prendere da un impulso e corro verso di lui.
Mi rifugio nelle sue braccia, avvolgendomi nel calore del suo abbraccio.
Lo faccio sempre con delicatezza, attenta alle ferite.
Can mi stringe a sé, e il suo profumo mi avvolge.
Dopo un momento di dolce silenzio, mi stacco leggermente per guardarlo negli occhi e gli lascio un bacio leggero sulle labbra.
È un gesto semplice ma carico di significato; entrambi sappiamo quanto sia importante quel contatto.
<Che cosa hai cucinato?> chiedo, notando l'aroma delizioso che si diffonde dalla cucina.
Il mio stomaco brontola lievemente.
<Un piccolo esperimento> risponde con un sorriso malizioso.
<Spero ti piaccia!> aggiungeAlzo le sopracciglia, intrigata.
<Non vedo l'ora di scoprirlo!> La mia stanchezza sembra svanire all’idea di condividere la cena insieme a lui.
L'aatmosfera è calda e accogliente, e per un attimo dimentico tutte le fatiche della giornata.
Mi siedo a tavola mentre Can si dirige verso la cucina.
Lo guardo mentre prepara i piatti.
Il suo modo di muoversi è sempre così sicuro e naturale.
<Ho preparato il kebab marinato e la zuppa di lenticchie> dice, con un sorriso
Mentre parla, il profumo dei piatti si mescola nell'aria, e la mia bocca si fa acquosa.
<Can potevi anche non preparare nulla. Non voglio che ti stanchi> gli dico
Lui si ferma un attimo e mi guarda con serietà.
<Dem, non mi sono stancato affatto. In realtà, cucinare è stato un modo per rilassarmi mentre ti aspettavo. E poi, voglio sempre che tu ti senta a casa quando sei qui con me>
Sorrido, toccata dalle sue parole.
Mi piace sapere che ha pensato a me mentre preparava tutto questo.
<Sei davvero dolce> dico, mentre osservo i piatti colorati disposti sulla tavola.
<Non è nulla in confronto a quello che meriti> risponde, mentre si siede di fronte a me
<Ora mangiamo> aggiungeice con entusiasmo, servendomi una porzione generosa di ogni piatto.Inizio a gustare il kebab e chiudo gli occhi per assaporarne il sapore ricco e speziato.
<È delizioso!> esclamo, e lui sorride compiaciuto
<Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto!>
Mentre continuo a gustare il kebab, penso alle tante cose successe negli ultimi giorni.
<Non riesco a credere che sia tutto vero. Ho ripreso a lavorare dopo che ho creduto che per me fosse arrivata la fine> dico tra un boccone e l'altro.
<Non smetterò mai di ringraziare Birand per avermi dato un'altra possibilità> aggiungo