Capitolo 3: Serata speciale

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Ha davvero fatto un bel lavoro con la felpa, è bellissima, tiene pure caldo. Sono davvero contento che le sia piaciuta la piccola sorpresa, fortunatamente sta meglio. Non so perché, ma in lei vedo qualcosa di diverso, ma sarà solo un’impressione.

Nico: Avete mangiato? Immagino che Y/n abbia fame, dopo tutto il tempo che ha passato a riprendersi.

Y/n: Come fai a sapere il mio nome?

Nico: Ma sei scema? Abbiamo fatto salottino una sera, mi ricordo bene il tuo nome.

Y/n arrossisce e cerca di far finta di non aver sentito nulla.

Y/n: Sì, ho decisamente fame. Cosa mangiamo?

Mamma di Y/n: Cosa vorresti mangiare?

Y/n scambia uno sguardo sfuggente con la sua amica e insieme esclamano: SUSHIIIIII!

Nico: Perfetto, ve lo avrei proposto comunque. Vi porto in un ristorante dove lo fanno buonissimo.

Usciti dalla fiera, mi metto in macchina e inizio a guidare. Ogni tanto guardo il retrovisore per assicurarmi che la macchina di Y/n mi stia seguendo. Arriviamo al locale e chiediamo al cameriere un tavolo per quattro.

Il locale è accogliente, elegante e pieno di gente. Ci accomodiamo al nostro tavolo e iniziamo a sfogliare il menu. Ogni tanto alzo lo sguardo dal menu per guardare Y/n, seduta di fronte a me con il suo vestitino rosa.

Passano pochi minuti e arriva la cameriera. A turno ordiniamo tutti i piatti che abbiamo scelto. Nell’attesa iniziamo a chiacchierare un po’.

Y/n: Non posso crederci che sono a cena con te.

Rose: Guarda che non sei sola con lui, eh.

Y/n sorride guardando la sua amica e sua madre.

Y/n: Ops... hai ragione.

Nico: Dovresti abituarti, non siamo mica a una cena di gala! dissi ridendo.

Y/n: Hai ragione, incontrare uno come te e mangiare al suo tavolo è un onore. sorrise timidamente.

Rose: Fai meno la fangirl e mangia, che è meglio, prima che inizi con una delle tue fantastiche sceneggiature. disse ironicamente.

Mamma di Y/n: Godiamoci il momento insieme, sono contenta che vi stiate divertendo.

La cameriera arriva con una pila di piatti caldi e freddi. Il profumo invitante e i colori vivaci mettono acquolina in bocca.

Y/n prende le bacchette in mano, esclamando: Finalmente ciboooo!

Ci gustiamo ogni singolo pezzo di sushi e non, i commenti non mancano. Tra risate, battute e racconti, la serata passa velocemente. Pago io la cena per tutti, la madre non è d’accordo, ma dopo aver insistito molto, alla fine si arrende e mi ringrazia.

Usciamo fuori dal locale, belli pieni. Y/n si stava quasi addormentando in piedi, i suoi occhi assonnati la rendevano carina.

Nico: Spero che vi sia piaciuta la serata.

Y/n: Sono stata benissimo, grazie mille per averci portato a cena e aver trascorso del tempo con noi.

Nico: Ma figurati, sei stata male, come minimo dovevo fare qualcosa.

Mi sorride timidamente, ma d’un tratto la sua espressione cambia a causa del freddo. Stava tremando, allora decido di andare in macchina a prendere la felpa. Per sicurezza la annuso per essere sicuro che non puzzasse. Ritorno da lei e gliela porgo.

Nico: Tieni questa, almeno ti tiene caldo rispetto alla giacca di jeans.

Rimase sorpresa dal mio gesto e arrossisce.

Y/n: Ehm... grazie mille, sei molto gentile, ma non la prenderò. È tua e non saprei come restituirtela.

Nico: Se te la sto dando, non è un problema. Mi hai regalato questa felpa, quindi non preoccuparti.

Y/n: Va bene, grazie.

Si toglie la giacca e si mette la mia felpa, che le sta grandissima e arriva quasi fino al suo vestito. Sembra una bambina, ed è davvero carina.

Mamma di Y/n: Y/n, è ora di andare, sono già le 22:00. Faremo tardi ad arrivare a casa.

Y/n si gira verso sua madre e un piccolo broncio si forma sul suo viso.

Nico: Dai, non preoccuparti, ci vedremo un’altra volta. E poi hai la mia felpa.

Y/n: Hai ragione... grazie per oggi, è stata una serata magica.

Ci abbracciamo, lei è molto più piccola di me, la sua testa mi arriva a malapena al petto, sembra quasi di abbracciare una bambina. Nonostante sia minuta, il suo abbraccio è molto accogliente e caldo. Ci separiamo e decido di accompagnarla alla macchina. Come un bravo gentiluomo, le apro la portiera e saluto tutti per l'ultima volta, ringraziandole per essere state presenti. Mentre si allontana, la saluto ancora una volta e mi dirigo verso la mia auto. Anche io avevo un bel pezzo di strada da fare, così parto per tornare a casa.

Una volta a casa, mi butto sul letto e inizio a guardare i tag per repostarli. Scorrendo, vedo una foto di me e Y/n. La repost e apro la chat con lei. Volevo tanto scriverle per sapere se fosse arrivata a casa.

Hey, com’è andato il viaggio? Sei arrivata a casa…

Nel rileggere il messaggio, lo elimino e decido di andare a letto. La giornata è stata bellissima ma anche pesante, e mi addormento subito.

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