capitolo 2

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Non vi sto a raccontare tutti i controlli perché è stato veramente noioso, un ora e mezza solo per arrivare al gate, l'aeroporto di Milano è veramente enorme, probabilmente gli esperti si chiederanno in quale dei due aeroporti ero, visto che a Milano ce ne sono due, ma il fatto è che non lo so. Si, sono proprio sbadata.
Quandi aprirono il gate mi affrettati ad entrare, avevo la mini valigetta e uno zaino, la valigia vera e propria era nella stiva.
Prima di salire LE scale feci un sospiro, chiusi gli occhi per assaporare quel momento magico, riaprii gli occhi, mi girai, diedi un ultimo sguardo all'Italia, per un anno non l'avrei più rivista se non in foto, quelle che mi avrebbero mandato i miei, era davvero emozionante, mi rigirai verso l'aereo e mi decisi a salire.
Misi la valigia in alto, negli scompartimenti appositi, mi siesi nella mia poltroncina, i miei avevano pagato un sacco per prendere i posti in prima classe, per farmi avere dei sedili più comodi e più spazio per piedi, braccia, insomma più spazio. Avevo una specie di televisione minuscola attaccata al sedile davanti al mio dove potevi vedere film, serie, tutto ciò che vuoi, avevo anche una copertina nel caso avessi freddo, un cuscino per il collo, e il porta bicchieri incorporato nel sedile.
Quando annunciarono la partenza mi allacciai la cintura e scrissi a mia madre per avvisarla, subito dopo misi via tutto, la partenza era sempre un po' turbolenta per me, ne avevo sempre avuto paura, non so bene il motivo, ma era così. Quando l'aereo arrivò abbastanza in alto e tutto quello shekerare finì potei finalmente mettermi le mie adorate cuffie.
Mentre ascoltavo la musica chiusi gli occhi, lo rividi, era lì, davanti a me, con quel sorriso che mi aveva incastrata per un anno e due mesi, lo amavo, anzi, lo amo tuttora, non si può smettere di amare da un giorno all'altro; rivissi quel momento, quel momento magico del nostro primo bacio, riuscii a riassaporarlo, quel sapore di cioccolato e menta che mi aveva pervasa completamente sin dalla prima volta, ci stavamo baciando in modo completamente naturale quando gli squillò il telefono, mi disse che era sua madre e rispose, e io gli credetti, non capii però perché si allontanava così tanto per parlare con sua madre, ma lasciai stare, in fondo sono cose private, tornò e mi disse che doveva correre a casa, provai a chiedergli cosa fosse successo, ma niente, corse via senza neanche degnarmi di un saluto, mi aveva lasciata lì, da sola, di notte, durante il nostro primo bacio, in un parco dove non vi era anima viva, avevo tanta ma tanta paura. Decisi di correre verso l'uscita, chiamai mamma per dirle di venirmi a prendere per fortuna arrivò presto perché iniziavo ad avvertire qualcuno alle mie spalle. Quando arrivammo a casa mi buttai sul mio letto e trovai un suo messaggio, diceva:"scusa sono un coglione, emergenza a casa, ci rivediamo domani? Mi farò perdonare promesso". Risposi di sì, nella mia testa c'erano una marea di sensazioni, una parte di me gli credeva, l'altra diceva che c'era qualcosa di strano, insomma scappa via senza neanche un "ciao", ma poi ti scrive delle scuse dolcissime, avrei dovuto dere retta a quella parte stronza di me. Rivissi tutti i bei momenti passati insieme, il nostro primo natale insieme, capodanno e un sacco di altre cose, eppure a mi sembrava sempre che ci fosse qualcosa di strano, e poi lo vidi lui con...
Riaprii gli occhi di scatto, perché ero tornata a quel punto della nostra storia! Era la cosa che meno avrei voluto rivedere in quel momento.
Alla mia partenza mancava mia cugina, ed io sapevo benissimo perché, era sicuramente con lui, come quella sera, quando li vidi limonarsi davanti a casa sua, forse questa storia andava avanti da ben prima che noi stessimo insieme,e se fossi stata io l'amante per tutto quel tempo?! Forse era per quello che mia cugina mi parlava di rado da quando ci eravamo messi insieme, rispondeva molto fredda ai miei messaggi, pensai che stesse passando un momento difficile quindi lasciai perdere, invece era incazzata perché stavo con quello là. Scoppiai in un pianto isterico, lieve, ma struggente. Non volevo ricordare tutto ciò proprio ora, l'avevo scoperto due giorni prima di partire, ero ancora distrutta da tutto ciò, ieri per farmela passare sono andata a fare un po' di shopping terapeutico con la mia migliore amica, e indovinate, non c'era assolutamente niente, e il mio morale era andato ancora più in basso di prima.
Decisi di dormire per far passare tutto, eppure appena chiudevo gli occhi lo rivedevo sempre, prima davanti a me sorridendo e poi limonarsi mia cugina,

- BASTA! -

Urlai facendomi prendere dalla rabbia, tutti mi guardavano malissimo, non riuscivo più a reggere tutti quegli sguardi, scattai in piedi

- È tutto a posto signorina posso aiutarla in qualche modo? -

Mi chiese l'hostess, non l'ascoltai nemmeno, la schivai e corsi in bagno, mi chiusi dentro e mi sedetti sul water chiuso e scoppiai a piangere.

Dopo quasi venti minuti che ero chiusa in bagno uscii con gli occhi gonfi e lucidi.

- E tutto ok? -

- Sisi grazie, solo una crisi nervosa -

- Se avesse bisogno mi chiami, sa io la capisco -

- Come scusi? -  chiesi all'hostess

- Mio marito mi ha tradito un sacco di volte, ho avuto anche dei figli con lui, poi ho preso coraggio e ho divorziato, ora sono molto più felice, ho eliminato una persona negativa dalla mia vita, è come se mi fossi tolta un macigno dalla schiena, fidati, subito farà male, ma poi capirai di stare molto meglio senza di lui. Da quanto l'hai scoperto? -

- Tre giorni, ma lei come fa a saperlo? -

- Ci sono passata anch'io, l'ho capito subito, dall'urlo in sala, stavi sognando il momento in cui l'hai scoperto, mi dispiace -

- Anche a me per lei e grazie mille per il conforto che mi ha dato mi è stato molto utile il suo racconto -

- Di nulla, speravo di esserti utile in qualche modo -

- Lo è stata -

Detto ciò ci scambiammo un sorriso e io tornai al mio posto, lei aveva perso un marito, il padre dei suoi figli, e io un ragazzino senza cuore che non mi avrebbe dato nulla nella vita, deve essere stato molto più difficile per lei. Ringrazio veramente quella donna perché oggi avevo imparato una lezione grazie a lei, quella di eliminare tutte le persone negative dalla nostra vita, che se una persona sente il bisogno di tradire non ci merita veramente, non merita tutte le lacrime versate per lui da una ragazza che lo amava davvero e che avrebbe dato la vita per la loro relazione e persino per lui.
Non date amore a chi non lo merita.

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