Capitolo 2 - Conoscersi

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Ryo corse a casa Makimura, arrivando in anticipo; netto anticipo. Più di un'ora prima del previsto. Sarebbe dovuto solo passare dal suo collega, parlare un attimo e poi correre dal cliente. E invece si era presentato all'improvviso, davanti a un Maki sorpreso e perplesso.


- Ma ti sembra il caso di arrivare ora? L'appuntamento con il tizio è tra due ore – disse Hideyuki, quasi infastidito.


- Beh, ma non hai detto che dovevamo parlare e lavorare? –


- Sì, in realtà stavo già lavorando, ma a un'altra cosa –


- Cosa? –
- Niente, sono cose che devo dare a Saeko, ma lascia perdere. Sono indeciso, poi valuterò –


- Buongiorno, Ryo! –
Eccola che si era affacciata in cucina, Kaori, pronta a preparare del caffè ai due uomini. Il vero motivo per cui Ryo era arrivato prima a casa Makimura era lì davanti, pronta a fargli venire delle meravigliose palpitazioni con la sua sola presenza.


- Ryo, ti ricordavo diverso: che faccia hai? Non hai dormito? Lasciami indovinare: sei stato in giro a bere e fare chissà cosa! – affermò Kaori, con curiosità mista a malizia.


- No, ho dormito poco, perché avevo mal di testa. Ieri mi sono stancato... forse per la tensione di salvarti e poi sono giorni complicati per me e tuo fratello. Ci sta capitando gente strana. Ma non preoccuparti, fa parte del nostro lavoro –

Bevvero il caffè e ne prese un goccio anche Kaori. Spesso il suo sguardo si incrociava con quello di Ryo, che cercava di non farsene accorgere da Hideyuki. D'un tratto, non aveva nessuna voglia di lavorare o di incontrare clienti. Voleva cibarsi del suo sorriso e dei suoi occhi, mentre la fissava e finiva il suo caffè.


- Io vado di là, devo leggere e compilare dei moduli – disse poi la ragazza.


- Kaori, hai un bel culetto... - le disse Ryo, noncurante dell'eventuale reazione di Makimura.

- Anche tu, Saeba –


- Sto assistendo a un flirt, a quanto pare – disse Hideyuki, rassegnato.

                                                                                           *****
I due sweeper stavano analizzando le richieste del cliente e volevano capire se ci fossero punti oscuri. I conti a Ryo non tornavano. Per sua fortuna, il cliente era una donna e si sentiva contento, odiando lavorare per gli uomini. Una bella donna. Purtroppo, era sposata e la intimoriva aver scoperto traffici illeciti da parte del marito. Pareva si fosse infilato in un'organizzazione con base in Centro America, ma Hideyuki voleva vederci chiaro, dato che notava troppe coincidenze con un altro cliente, stavolta uomo. Doveva incontrarlo nei giorni successivi, ma quel presunto cliente non gli stava ancora dando appuntamento. Maki si stava arrovellando il cervello tra appunti, documenti e materiale che gli aveva passato Saeko Nogami. Ryo faticava a seguirlo e cercava di aiutarlo, ma il suo collega sembrava non cercare davvero un suo sostegno. Decise di andare in bagno e, passando nel corridoio, notò Kaori in camera sua, semisdraiata sul letto e al telefono. Si affacciò per farle un cenno di saluto e un sorriso; lei gli fece segno di aspettare.


- Ok, ci sentiamo, mi stanno chiamando, - disse Kaori all'interlocutore – No, non è mio fratello, ehm...poi ti spiego –
Così, chiuse la chiamata e invitò Ryo ad avvicinarsi a lei e a sedersi sul letto. Gli fece spazio.

City Hunter - Abbi cura di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora