Nyx Williamson sta pian piano cadendo in un abisso ma arriverà anche stavolta una mano tesa verso di lei per venire a salvarla? E se si, sarà ancora in tempo?
Non ci sono certezze in questa storia a parte l'attrazione tra Nyx Williamson e
Daniel Br...
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"Lei era così,
sole e luna,
equilibrio e follia,
una tranquillità apparente
e dentro un caos
disarmante."
🌙 NYX'S POV 🌙
"Sorridi, perché confonde le persone. Sorridi, perché è più facile che spiegare cosa ti sta uccidendo dentro..."
La frase di Joker fa eco nella mia testa prima che una mano picchietti sulla mia spalla. Metto stop a Batman quando Sarah si rivolge a me:
"Nixie siamo arrivate."
E' il nostro primo giorno di college e siamo arrivate al campus con la macchina di Victoria. Sei ore di macchina. Con la macchina di Victoria. Una prigione praticamente.
Ci sono tre regole da seguire: non si mangia. Non si parla ad alta voce. E non si beve niente tranne che acqua. Se mai non seguissimo una di queste regole, cito le sue testuali parole: "Non volete sapere la fine che fareste" Onestamente mi trovo totalmente d'accordo, non vorrei sognarmela la notte, i miei incubi abituali sono abbastanza.
Scendo dalla macchina e mi annoto mentalmente di scrivere a mia mamma che sono arrivata, per poi prendere i miei bagagli, solo che mentre cammino mi scontro con i QUATTRO valigioni di Victoria.
"Dio, Vic, ma dove devi andare con quelle? Vent'anni in Alaska?" mi rivolgo a lei ridendo.
Mi rivolge un'occhiata gelida che mi fa spuntare un ghigno sulla faccia. Poi mi giro e prendo i miei due umili bagagli, rischiando di cadere rovinosamente a terra ma la mano di Reina mi salva all'ultimo. L'ennesima prova di essere una delle persone più maldestre esistenti su questo pianeta.
Una volta raccattato tutto, ci incamminiamo una accanto all'altra verso il portone.
Così tutte noi, le stronze, questo è il nome che ci siamo date (ridicolosamente aggiungerei), ci fermiamo un attimo davanti al cancello del college. Siamo una accanto all'altra in questo ordine: Reina la stronza n. 3, io la stronza n. 4, Victoria la stronza n. 1 e Sarah la stronza n. 2. Questo sono i numeri che abbiamo incisi sui braccialetti che ci siamo regalate l'un l'altra, non siamo in ordine di livello di stronzaggine ma semplicemente in base alla data di nascita, dalla più grande alla più piccola.
"Siete pronte?" chiede Reina carica di euforia.
"Si, cazzo!" le risponde Vic. Ci sorridiamo e varchiamo finalmente la soglia del posto dove passeremo i prossimi quattro anni.
