Luci della città - Andrele

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Era solo un freddo pomeriggio di metà Dicembre, la neve era caduta dolcemente, durante la scorsa notte, sul suolo delle strade, ricoprendo Latina con il suo enorme tappeto bianco, il cielo come al solito decise di oscurarsi prima ma le lucine di natale intorno a noi creavano un contrasto magico.
«Che ne dici di andare a prendere una cioccolata calda prima di continuare il nostro shopping? almeno ci riscaldiamo un po'» mi voltai verso la voce di Daniele, il mio ragazzo e come al solito, prima di rispondergli, mi persi per una manciata di secondi nei suoi occhi color ghiaccio che all'apparenza potevano sembrare freddi ma che a me provocavano un calore inspiegabile  per tutto il corpo.
«Mi sembra un ottima idea, oggi fa anche più freddo del solito»  risposi al ragazzo regalandogli uno dei miei migliori sorrisi
«Andre io te l'ho detto di vestirti più pesante ma non mi ascolti mai» alzai gli occhi al cielo perché aveva fottutamente ragione ma non potevo non mettermi l'outfit con cui ho fantasticato il mio primo shopping natalizio con lui. Questo sarebbe stato il nostro primo Natale insieme e doveva essere tutto perfetto.
«Sarà, però mi sta troppo bene questo completo per non metterlo oggi» Daniele alzò divertito gli occhi al cielo emettendo una piccola risata, che fece impazzire il mio cuore di gioia «Tu sei sempre una principessa bellissima» disse prima di stamparmi un bacio sulla guancia che mi fece arrossire e sorridere interrottamente, facendo sorridere di rimando anche lui con soddisfazione.
Il pomeriggio proseguì tra cioccolata calda, risate, spese pazze natalizie e baci sotto i vischi appesi qua e là per Latina.
Mi sembrava di vivere dentro la favola natalizia più bella di sempre, era il mio sogno ad occhi aperti e non poteva andare meglio di così, nulla avrebbe superato questi attimi appena vissuti con Daniele o almeno così pensavo; ad un tratto vidi il ragazzo fermarsi di colpo e un'espressione confusa si fece spazio sul mio volto.
«Perchè ti sei ferm-» non feci in tempo a finire la frase che Daniele prese parola  «Voglio portarti in un posto»
«Dai Dani, con tutte queste buste pesanti?!» mi lamentai, ma non in modo abbastanza convincente perché alla fine la curiosità di sapere cosa aveva in mente il mio ragazzo, prese il sopravvento.
«Ma scusa chi ha voluto comprare tutta questa roba? Ora ti fai coraggio e vieni con me» risi seguendolo senza controbattere, aveva ragione ma allo stesso tempo non stavo più nella pelle nel fare i regali a tutte le persone che mi stavano a cuore e per di più comprare un completino rosso per festeggiare al meglio il mio natale con Daniele.
Camminammo per una manciata di minuti che a me sembrarono ore «Siamo arrivati?!» chiesi per la millesima volta al ragazzo che sbuffò «Andrea, mi sembri Ciuchino di Shrek...aspetta di arrivare su che manca poco»
«Seh l'hai detto anche poco fa e stiamo ancora camminan-»Daniele si fermò in un parchetto abbastanza isolato dal resto della città, dove al massimo c'erano due o tre coppiette che passeggiavano tranquille, godendosi l'atmosfera natalizia di quegli alberi ricoperti di lucine e neve, magari Daniele voleva fare lo stesso, pensai, questo significava camminare ancora e ancora e...
a interrompere i miei pensieri fu Daniele che si mise di fronte a me, mi sfilò le buste dalle mani appoggiandole sul suolo innevato e mi sfiorò la guancia con le sue delicate e fredde dita. «Mi sembrava magica l'atmosfera di questo parco quando ci sono passato ieri nel tornare da lavoro e quindi ho deciso di portarti qui per dirti che...sei la mia persona Andrea Risorio e che non posso più aspettare Natale per dirti che ti amo» rimasi per la millesima volta in quella giornata immobile e sorpresə o meglio ancora incredulə, quelle due dolci ma forti parole risuonavano il loop nella mia testa, Daniele Tramet mi aveva appena detto 'Ti amo' , sapevo che tra noi ci stava qualcosa di forte, che il nostro è amore a 360 gradi ma adesso sentire queste parole uscire dalla sua bocca rendeva il tutto ancora più vero, rendeva noi ancora più ufficiale, rendeva noi ancora più un NOI.
Sorrisi lasciando un bacio delicato sulle sue labbra  «Ti amo anche io Dani» dissi finalmente prima di ritrovarmi nuovamente le calde labbra del ragazzo sulle mie. Tutto era al suo posto esattamente come doveva essere, le mie labbra che assaporavano le sue, i nostri cuori che battevano come fossero un solo cuore e il cielo come se avesse capito quello che stava succedendo, ci regalò una nuova neve, come se lo scambio di quelle parole significasse iniziare un nuovo capitolo delle nostre vite.
«Comunque per tornare indietro prendiamo un taxi» dissi, facendo scatenare in Daniele una risata. Poco dopo il ragazzo più grande di me, prese una manciata di neve da terra, per poi tirarmela addosso «Scordatelo Risorio»
«Ma ehi!» risi anch'io insieme al ragazzo che sembrava divertito dalla situazione e iniziammo così  una lotta di palle di neve, proseguendo poi a costruire un pupazzo di neve che a detta di Daniele si chiamava Diego, nome insolito per un pupazzo, lo so'.
E così la nostra giornata innevata, si concluse tra mille e mille baci e magici ti amo, magici come il natale, magici come il nostro infinito amore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 30 ⏰

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