Capitolo 3:
Nives:
Non risco a realizzare quello che Dean mi ha appena detto,mi sta parlando ma io non riesco a sentirlo sono come in una bolla
- Neve hai sentito? - dice preoccupato
- no,.. scusa puoi ripetere-
- ho detto che la mamma è stata picchiata -
- da Austin?- chiedo
- si- risponde
Non sono per niente sorpresa Austin è sempre stato e sempre sarà un'uomo violento.
-io ora devo andare,ci vediamo dopo- dice
- a dopo bambolina mia - dice dolcemente poi mi da un bacio sulla fronte e se ne và.
io lo guardo allontanarsi in silenzio quando volta l'angolo inizio ad andare verso l'aula.
Non risco ad entrare,non ho la forza di affrontare una lezione,voglio stare sola.
Allora mi incammino verso l'aula "studio" che in verità è l'aula dove si fuma.
Entro e vado verso la finestra mi acascio a terra con la schiena attaccata al muro,apro la tasca piccola dello zaino e prendo una sigaretta me l'accendo e inizio a fumare.
Piano piano I ricordi bussano alla porta del mio cervello.
Una lacrima mi scende dal volto.
8 anni prima:
Mamma e austin stanno litigando io sono nella mia stanza abbracciata a dean in lacrime,dean mi accarezza dolcemente la testa e mi dice di stare tranquilla che c'è lui con me e che non permetterà più a nessuno di farmi del male.
- prometti - dico
- si - risponde lui deciso
ma purtroppo non riuscirà a mantenere la promessa era troppo piccolo per proteggermi a qui tempi aveva solo 12 anni e io 10 non poteva proteggermi da Austin che era il doppio di lui.
Ma lui ci provava sempre sapeva di non poterlo battare e che poi avrebbe pagato le conseguenze ma a lui non importava.
Ricordo:
Una sera austin aveva bevuto come al solido e quando beve diventa più violento del solito,quella sera si avvicinò a me e inizió a toccarmi e a baciarmi io piangevo urlavo e scalciavo ma avevo solo 10 anni non potevo fare niente per difendermi,dean sentendo le mie urla si precipitó nella mia stanza e saltó addosso a austin e dopo di lui anche sem e infine anche i gemelli.
Mi salvarono dal quel mostro ma quella non fu ne la prima ne l'ultima volta che austin cerco di molestarmi.
Ogni volta che voleva farmi del male rinchiudeva i ragazzi in cantina così non potevano disturbarlo e poi veniva da me.
Non ricordo molto di quello che succedeva penso che il mio cervello abbia rimosso tutto e forse è un bene.
Non l'ho mai denunciato perché non ho mai avuto le prove e mia madre non voleva darmi una mano.
Molto presto ho imparato che i mostri non esistono solo nelle fiabe come ci raccontano ma esistono anche nella realtà solo che prendono sembianze umane.
Ritorno alla realtà perché inizio a non respirare più,inizio a piangere e a sentire l'ossigeno che mano a mano esce dal mio corpo,spego la sigaretta e provo ad alzarmi ma crollo a terra, mi sento svenire.
Sento la porta aprirsi è un ragazzo ma non lo vedo bene in qualche modo gli faccio capire che non riesco a respirare allora lui si mette in ginocchio davanti a me e mi abbraccia
- respira - dice con voce dolce
Faccio come mi dice
- brava così stai andando benissimo continua a respirare -
Piano piano mi tranquillizzo il respiro torna ma il pianto si fa di più scoppio a piangere e il ragazzo mi stringe forte in un'abbraccio cosi sincero e bello non ne ricevevo uno cosi da tanto,solo una persona mi abbracciava cosi il mio Nathan ma ormai lui mi odia,singhiozzo come una bambina tra le sua braccia.
- è tutto ok ci sono io adesso -
- è tutto aposto,tutto passa- dice,ma non è vero alcune cose restano come cicatrici sulla pelle, un marchio da cui non ti puoi sbarazzare
- sono di nuovo qui Nives,ci sono dinuovo io a proteggerti - dice
Questa voce la conosco,...questa voce la conosco molto bene è Nathan il mio ex fidanzato l'unica persona che sono riuscita ad amare l'unica persona che mi ha fatto provare l'amore ma anche la persona che mi ha spezzato il cuore in mille pezzi.
4 anni prima:
- Dean esco -
- dove vai? -
- al parco-
- con chi?'
- ho scritto a Nathan che voglio vederlo e capire perché mi ignora -
- Neve ci hai già provato 5 volte,non vuole vederti bambolina mia - dice dean dolcemente dandomi un bacio sulla fronte
- è l'ultima volta giuro - dico
Ci devo provare,ma questa è l'ultima volta se non viene mollo tutto.
Io lo amo e lui ama me ma tutto d'un tratto si è allontanato e fa finta che io non esista.
Fa male, fa tanto male lui è tutto per me ma evidentemente io non sono tutto per lui.
Mi siedo sulla panchina,la nostra panchina dove ci sedevano sempre a parlare fin da piccoli.
Gli ho dato appuntamento alle 4:00 passa un'ora ,due ore poi tre e in fine quattro. Quattro ore dopo capisco che non verrà e me ne torno a casa.
Da quel giorno niente è più come prima.
Da quel giorno un pezzo di me è morto e lo è tuttora.