77 capitolo.

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"Non voglio sentire nessuno.
Non voglio vedere nessuno.
Non voglio niente.
Voglio te, sentirti, vederti."

"L'importanza di una persona non si misura per lo spazio che occupa,ma dal vuoto che lascia quando non c'e."

"Le persone che decidiamo di avere accanto ci devono completare, non annullare."

"Vi chiedo di ricordare una sola cosa, amici miei. Una sola, piccola, cosa: chi vi ha tradito una volta, lo farà sempre. L'ape pur sapendo di morire, punge. È la natura degli stupidi."


"Tu non hai idea di quanto tempo rimarrei a guardarti, l'unico problema è che non riuscirei a resistere dal baciarti."

"Ma quando ami vivi, forse male, forse bene, ma vivi."

"C'è chi ama troppo, e chi non ama per niente. E di solito chi ama troppo, si innamora di chi non ama per niente."

"Lui era diverso.
Non era uno di quelli che "se non stai bene, chiamami", era più "ti chiamo perché so che non stai bene""


"È facile, sai?
Sentire la mancanza di qualcuno quando si è soli, quando nessuno ti guarda, quando i pensieri iniziano a fare rumore.
È facile sentire le mancanze la sera.
Ma sentirle al mattino, appena ti svegli, ti consumano. Guardare il letto e pensare che lui non c'è, non ancora. Guardarsi allo specchio e sentirsi vuoti, ancora.
Non è facile lottare contro le mancanze sempre, in mezzo alla gente e in mezzo al niente. Ti senti di troppo con chiunque perché non sei con chi vorresti, dove vorresti. Senti quel nodo alla pancia, alla gola e al cuore, stringersi sempre più.
E allora prendiamoli questi cazzo di treni e partiamo. Perché le mancanze si calmano solo quando ci abbracciamo."


"Capii di essere innamorata di lui quando mi accorsi che mentre ero con gli altri mi mancava lui, ma quando ero con lui non mi mancavano gli altri."

"Amare è così breve e dimenticare così lungo."

"Mi chiedevo chi fra i due avesse sbagliato, se io oppure tu. So che ho davvero un brutto carattere e tu sei all'apparenza così forte ma dentro così fragile, che con un abbraccio si sentono tutte le tue paure e le tue sofferenze. Mi chiedevo se avessi sbagliato io a crederci troppo, per una che non crede a niente. Oppure se avessi sbagliato tu, sembravi così sincero e invece volevi solo una compagnia per la solitudine che ti porti dentro. Mi chiedevo se avessimo potuto evitarci quel giorno, ma come si fa ad evitare un sorriso così? Mi chiedevo se avessimo potuto aggiustare tutto, non arrivando a questo punto, tu mi eviti e io sto male, ti evito io e stai male tu. Mi chiedevo se senti ancora la mia mancanza, nelle giornate di pioggia o quando guardi il cellulare e non ci sono né le mie chiamate né i miei messaggi. Se cerchi il mio profumo tra le altre. Se quando cammini in strada da solo, non senti il bisogno delle mie mani che stringono le tue. Se quando vai a dormire, non pensi prima a come ti piaceva quando ti baciassi e ti toccassi. Se alle 2.30 del mattino, non ti viene voglia di chiamarmi per sentire la mia voce e ridere insieme mezzi addormentati. Se quando i prof parlano, non ti perdi almeno un po' per pensare a quanto ti piaceva così tanto stringermi a te. Mi chiedevo se hai ancora paura di perdermi e se ti vengono i crampi allo stomaco quando mi vedi con un altro. Mi chiedevo se tra tutta questa merda, mi sceglieresti ancora. Perché io, lo farei."

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