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Nebbia...

Una nebbia fitta sembrava avvolgere Izuku, che sentiva i polmoni raschiare ad ogni respiro, mentre anche scalciare le coperte era diventato troppo doloroso...

Sentiva freddo...

Sentiva freddo in ogni osso del suo corpo per quanto ,invece, fosse al tatto bollente...

La testa gli girava ed un senso di nausea perenne gli teneva la gola chiusa facendo diventare persino la piccola porzione di zuppa, posata sul comodino al suo fianco, un tanfo orribile che gli invadeva le narici facendolo stare ancora più male...

Ci avevano provato in tutti i modi...

Avevano provato con dei piccoli bocconcini di pollo ...

Avevano provato con qualcosa di fresco, tipo della frutta sminuzzata, e quando videro che rischiava di strozzarsi con il minimo pezzo erano passati a grattugiargli una mela...

Ma niente...
Niente che veniva messo in quella piccola bocca, arrossata dai fumi della febbre e dai cucchiai che provavano continuamente a violarla,e  nulla veniva deglutito dal verdino...

Nulla...

Erano ormai più di tre giorni che il suo stomaco non riceveva cibo e quasi 24 ore che non riusciva a deglutire nemmeno l'acqua...

L'anziana donna che si era presa cura di lui, fin dalla culla, era arrivata a piangere al suo capezzale tornando a stringerlo come quando era bambino

Cos'era successo?

Perché lo aveva lasciato andare a giocare con gli altri bambini?

Izuku era troppo prezioso per quelle terre e lo era innanzitutto, e soprattutto, per il cuore dell'anziana donna che non sapeva più cosa fare...

Tant'è che alla fine, piegata dalle lacrime e dalla pena, fece chiamare un'altra ancella perché si preparasse...

E perché la seguisse, nonostante l'ora tarda, fino al paese vicino...

Per andare a chiamare il vecchio sacerdote, con urgenza, per dare l'estrema unzione a quella giovane anima

X:" m-mi...mi dispiace mio Signore...perdonatemi vi prego..."

Gli occhi del minore si socchiusero appena, troppo debilitato per poter anche solo emettere un suono , ma riuscirono a parlare ugualmente con quella donna che lo conosceva dalla nascita...

L'anziana si alzò dal suo scranno, posando un'altro piccolo bacio sulla fronte bollente, per poi dirigersi alla finestra e sospirare quando ne aprì le ante

X:" io non so perché lo hai salvato... Ma ti prego...salvalo ancora..."

Gli occhi velati dagli anni, e dalle cose viste, scrutarono nel buio della notte senza però scorgere nulla....

E le spalle si piegarono, a quell'ennesima sconfitta, rassegnandosi a lasciare aperti i battenti ed a mettersi uno scialle sulle spalle

X:" tornerò presto mio Signore..."

Gli occhi verdi la seguirono finché non la videro sparire dietro la porta, con le spalle ancora curvate dal senso di colpa, per poi richiudersi dopo un respiro faticoso...

Riaddormentandosi , immediatamente, senza sapere se si sarebbe mai risvegliato...

Nel frattempo, a chilometri di distanza, una manciata di soldati si portava le mani alla bocca prima di piegarsi in due a vomitare

Gli orrori a cui avevano assistito, nelle guerre e nell'addestramento, non erano nemmeno paragonabili allo spettacolo che si trovarono di fronte

Il lupo Alpha era completamente dilaniato, appeso per le zampe a due alberi limitrofi, mentre il resto del branco era sterminato ai suoi piedi...

La pelle del lupo era stata scorticata, come se innumerevoli strumenti affilati l'avessero strappata, e tutte le teste degli altri lupi erano disposte a cerchio di fronte al capobranco...

Mentre al centro, del suo torace, il cuore era assente

°^°

<<Trema forestiero
E non trattenere la paura
Se smarrisci il sentiero
Nella notte più pura

Poiché non vi è orrore
Più grande e feroce
Di quel che è già passato
Andando veloce

Dove sia diretto
Il vero mostro
Lo avevate predetto
E col cuore Ve lo mostro

Poiché non vi è posto migliore
Dove voglia riposate
Per squarciare quel cuore
E con il principe brindare

Ed ora urla
Timoroso viandante
Perche lui è proprio lì
Con il petto ansimante

Che osserva il bambino
Dal volto arrossato
Schiacciando una bacca
Con lo sguardo affilato

E le sue gambe si muovono
Ma senza rumore
Osserva la preda
Senza timore

Si avvicina piano
Con i denti a nudo
Preparando l'arcano
E l'impacco crudo

Dandogli il cuore
Senza timore
Ed aspettandone il risveglio
Come suo accompagnatore

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