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E non lo so chi sei, però
Anche d'estate con te tremo
E non va piano questo treno per
Cui sto sotto di teLa prima mattinata ad Amici, lontana da casa in un letto che non è il mio e in compagnia di quindici persone che conosco a stento. Sembra un po' traumatico, ma in realtà stamattina mi sento elettrizzata.
Questo è l'inizio di un percorso che vorrei potesse finire il più tardi possibile. Scosto velocemente le coperte dal mio corpo senza rigirarmi nel letto come faccio di solito e occupo il bagno per prepararmi.
Lego i capelli in una coda alta e tirata grazie al gel e indosso un leggins nero con su una felpa bianca, poi allaccio le scarpe da ginnastica e raggiungo tutti gli altri in cucina.
I ragazzi stanno facendo colazione tutti attorno al tavolo, perciò mi unisco a loro accomodandomi accanto ad Alessia la quale mi passa, gentilmente, la bottiglia di latte e i biscotti. Da quel che ho capito si parla di prof, di quale prof scegliere e automaticamente in che squadra andare.
Io non ho di questi problemi dal momento che mi ha scelta solo Emanuel, il quale proprio stamattina incontrerò.
«Noi non abbiamo di questi problemi» bisbiglia, infatti, la ballerina di latino al mio orecchio facendomi sorridere. Sono contenta che la maestra l'abbia scelta, con lei avrà modo di migliorare e di diventare una ballerina eccellente.
Una volta finito di fare colazione torno in camera a preparare il borsone e una volta pronta a tutti gli effetti saluto chi si trova in giardino a fumare ed esco dalla casetta per dirigermi agli studios.
Emanuel vuole vedermi per conoscermi meglio e per cominciare a lavorare sulle coreografie che porterò in puntata.
Raggiungo gli studios, precisamente la palestra e spalanco la porta con un filo di timore. Emanuel mi aspetta affiancato da Isobel salutandomi con un sorriso.
«Vieni Valeria, accomodati» dice facendomi segno di sedermi sul pavimento difronte a lui e alla professionista.
«Volevo cominciare con il dirti che sono davvero felice di averti presa nella mia squadra perchè in te vedo tantissimo potenziale» comincia ed io lo ringrazio, Emanuel è un ballerino che stimo da sempre perciò sono grata di avere la possibilità di lavorare con lui.
«Prima di iniziare a lavorare alle coreografie volevo sapere qualcosa in più su di te» dice ed io annuisco cercando le parole giuste.
«Sono Valeria, vengo da Siena e ho 17 anni. Il 3 marzo 18» comincio. «Studio danza da quando ho quattro anni e ho provato praticamente tutto anche se i miei stili sono modern, contemporaneo ed hip hop» racconto e vedo il mio insegnante annuire.«Benissimo. Hai certo molte cose da migliorare, tra le quali anche l' espressività, ma insieme faremo un bel lavoro» conclude prima di lasciare che Isobel mi mostri la coreografia che probabilmente porterò in puntata.
La proviamo un paio di volte assieme, poi mi congeda. Quando mi chiudo la porta alle spalle sospiro appuntando mentalmente tutti gli errori. Io sono così, mi impunto su una cosa fino a quando non mi viene perfettamente. Lo faccio a scuola, a danza e nella vita.
Quando apro la porta della sala relax Ilan e Luk3 sono ancora lì, indecisi su cosa ne sarà del loro destino.
«Ancora qui?» chiedo prendendo una bottiglietta d'acqua dal mini frigo.
«Si» risponde Ilan con i gomiti poggiati sulle ginocchia e lo sguardo perso nel vuoto.«Cristiana che ha scelto?» domando.
«Lorella» risponde Luca. Lancio uno sguardo incerto nella sua direzione prima di andare a sedermi di fianco a lui. Ilan mi lancia un'occhiata maliziosa ed io lo fulmino con lo sguardo.
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Delicate// Luk3 amici24
FanfictionThe apple of my eye. Un modo di dire statunitense che tradotto letteralmente significa "la mela del miei occhi". Anticamente la pupilla veniva paragonata ad una mela e, considerata la sua importanza essenziale per la vista, era valutata come partico...