O C T A V I A
🕷️Una cosa che devo riconoscere a questo posto del cazzo, è che la musica è davvero pazzesca.
Deuces di Chris Brown mi spinge a muovere leggermente il bacino a ritmo di musica. Socchiudo gli occhi, lasciandomi trasportare dalle sensazioni che mi avvolgono al momento.
Come fosse tutto amplificato.
Rido improvvisamente, cercando con lo sguardo qualcuno a cui fregare un po' di alcol. Non smetto di ballare, unendomi a gruppi di sconosciuti che mi permettono di bere dalle loro bottiglie.«Non credevo di vederti stasera»
Una bocca si posiziona sul mio orecchio e delle mani sui miei fianchi. Mi volto appena, sfiorando con le labbra il collo del ragazzo in questione.
Quentin. Lo stupore mi coglie immediatamente.
Perché è qui se lo odiano così tanto?«Potrei dire lo stesso» ammetto, voltandomi nella sua direzione.
Ha decisamente un aspetto più bello del solito.
Indossa una camicia nera leggermente attillata, che mette in risalto i muscoli delle spalle e del torace. Il tessuto si adatta perfettamente alla sua figura, esaltando la linea del suo corpo scolpito.È leggermente sbottonata, e ciò permette di intravedere dei tatuaggi sul petto e la pelle abbronzata.
Quando si muove, le sue braccia si distendono, rivelando vene che si fanno strada lungo i muscoli definiti. Le vene si gonfiano appena con ogni gesto, ed io sono costretta a riprendermi per non sbavargli addosso.
Alzo lo sguardo verso il suo volto.
Anche lui, come me, è andato. Ha gli occhi leggermente arrossati e le palpebre pesanti.
Credo che abbia bevuto e fumato allo stesso tempo. O chissà cos'altro.Gli zigomi alti. Gli occhi scuri. Le labbra sottili.
I capelli neri, sistemati con del gel.Non penso di averlo mai osservato così bene come stasera. Non penso di aver mai realizzato effettivamente quanto fosse bello.
«Io ci sono sempre» rivela. «È te che non ho mai visto da queste parti»
«C'è sempre una prima volta»
«Loro lo sanno?» inarca un sopracciglio, capendo immediatamente la situazione.
Scuoto appena la testa.
Lui abbozza un sorriso.«Immagina se ti vedessero qui con me» sottolinea.
Alzo gli occhi al cielo, proiettando nella mia mente le conseguenze di questa mia scelta.
Nemmeno una di queste al momento mi interessa.«Non me ne frega niente di loro» borbotto, osservando il drink che stringe tra le mani. Allunga il braccio in risposta, lasciandomi prendere un sorso.
Mi abbasso lentamente, avvicinandomi alla cannuccia, e il suo sguardo mi segue, intensificato dalla curiosità. Prendo il primo sorso e il gusto dolce e fruttato esplode sulla mia lingua. Decisamente migliore del mio. Non interrompo il contatto visivo neppure per un secondo.
Il suo petto si alza e si abbassa in modo irregolare. Ed io mi ritrovo a sorridere soddisfatta per l'effetto che gli faccio.
Solo quando mi rialzo, mi rendo conto di quanto siamo vicini in realtà.
«Fai bene. Il loro obiettivo è quello di tenerti in gabbia. Non devi permetterglielo» mi raccomanda, tornando serio.
«Perché dici questo?»
«Perché non sono le persone che credi di conoscere»
Ho una vertigine. E non so se sia per via dell'alcol, o perché temo che le parole di Quentin siano vere.
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Haunted
RomanceOctavia è cresciuta con i Lancaster. Tre ragazzi che non potrebbero essere più diversi l'uno dall'altro. C'è una sola ossessione ad accomunarli: lei. Octavia ritiene che loro siano la sua più grande benedizione. Si ritroverà però, dopo un'estate d...