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* Quella mattina non mi svegliai in un letto vuoto,anzi... Sentì la sua pelle fredda sfiorare appena la mia,i nostri corpi stretti in un abbraccio dal quale non me ne sarei mai voluta andare e il suo respiro, stranamente tiepido,solleticarmi la spalla. Mi girai sul fianco per poterlo guardare in viso ma ritrovai i suoi occhi di ghiaccio puntati nei miei,eppure ero sicura stesse dormendo qualche secondo fa.

Afo: Buongiorno.
Jun: Dormito bene?
Afo: Molto,molto bene...

* Con un sospiro si sollevò leggermente per avvolgermi con un braccio, ritrovai il suo corpo ancora più vicino e le sue labbra cercarono le mie, trovandole immediatamente. Da un caldo bacio se ne susseguirono altri,alcuni lenti,alcuni più rapidi e passionali,le nostre lingue faticavano a staccarsi ed ebbi come l'impressione che volesse rubarmi i respiri,i gemiti e i lamenti che fuoriuscivano dalla mia bocca. Il tempo si fermó e ci arrotolammo disperatamente tra le lenzuola come se i nostri corpi cercassero di diventare una cosa sola. Ero consapevole che lui non avrebbe mai definitivo tutto questo con la parola "amore" ma si sarebbe limitato a descriverlo come un banale e semplice bisogno primario. Eppure,per me fu la sensazione più vicina all'amore che avessi mai provato. Mi strinsi con più forza a lui e abbandonai il mio intero corpo alla sua passione,non avrei saputo quale termine usare in quel momento,era così coinvolto nel  possedermi senza sosta,nel muoversi ritmicamente dentro di me,ancora,ancora e ancora. Il letto sotto di noi cominciò ad emettere strani scricchiolii ma lui non sembrò intenzionato a rallentare, quasi ipnotizzato mentre le sue labbra divoravano le mie in baci cosi bollenti da togliermi il fiato,tanto da non riuscire a urlare il piacere che mi travolse come uno tsunami.
All'improvviso la vibrazione del cellulare attirò la nostra attenzione, vidi il suo sguardo incupirsi e spostarsi al comodino,le mascelle contrarsi dalla rabbia. Decisi che non avrei permesso a nessuno di rovinare questo momento e gli presi il viso tra le mani.

Jun: E-ehy va tutto bene,u-uh...
Afo: N-non mi piace essere... Interrotto.
Jun: Q-quindi lo punirai?
Afo: Penso proprio di si... Maledizione!

* Si sollevò e allontano da me sedendosi sul letto prima di afferrare il telefono, particolarmente irritato.

Afo: Che c'è? Sì, procedete come abbiamo stabilito, Allmight avrà un po da divertirsi oggi.

* Riagganciò e rivolse il suo sguardo gelido a me,nuda ma coperta solo da un lenzuolo che mi strinsi al petto.

Afo: Devo andare,Jun.
Jun: Non devi giustificarti,sei un uomo impegnato no?
Afo: Tornerò presto.

* Si inginocchiò sul letto per baciarmi ma fu un impresa riuscire a separarci: la sua lingua insisteva,bacio dopo bacio,e mi desiderava sempre di più così come le sue mani che scesero velocemente attraverso il mio corpo. Non so come ma dovemmo fermarci di nuovo.

Afo: Mi fai davvero perdere il controllo,Jun. Che dovrei fare ?
Jun: Solo tenermi al tuo fianco.
Afo: Su questo non c'è alcun dubbio.

* Un sorriso freddo ma sincero gli si formò agli angoli della bocca e rimasi li ad osservarlo. Ascoltai il getto del acqua immaginando ogni gocca attraversare il suo corpo possente, ogni suo muscolo sfiorato e che avrei voluto toccare anche io,lo osservai rivestirsi con il suo immancabile completo,sorridermi di nuovo e lasciare la stanza. Decisi di rimanere a letto ancora un po,nella penombra del alba che ancora faticava a rischiarire la camera da letto lasciando libera la mia mente di fantasticare sul mio futuro.

Rientrò più tardi, come il classico marito durante una pausa pranzo,mise il doppiopetto sul attaccapanni e mi raggiunse in cucina, riconobbi ogni suo movimento ogni suo respiro ma nonostante tutto sussultai quando mi abbraccio da dietro. Le sue gelide labbra si appoggiarono sul mio collo e lì ,rimasero per un paio di minuti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 5 days ago ⏰

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