Capitolo 4 James

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Trovare Summer Valente al parco è l'ultima cosa che mi aspettavo di vedere quando ho accettato la proposta di Russel di uscire. Odio quella saccente di una ragazzina però vederla con quel coglione di William Collins mi da fastidio. Forse perché non conosce William come lo conosco io. Se sapesse chi è realmente... allora forse... Ma che vado a pensare? Lo scoprirà da sola chi è realmente Collins. A me non frega un cazzo.
<< Ciao pupa, come va'?>> domanda Russel a Summer. Lei risponde incerta : << Bene, grazie >>
<< Collins non pensavo uscissi con le matricole...deve piacerti molto stare con la ragazzina. Che hai conosciuto oggi oltretutto...e tu chica italiana? Cosa sei una piccola puttana?>>
<<Fottiti Black>> Summer si alza e se ne va.
Will fa per seguirla ma io lo blocco: << Vado io Collins. Devo scambiare due paroline con lei>>.
<< Chi cazzo tu credi di essere Black? Se voglio andare da lei io ci vado e non devo chiedere il tuo permesso>> sbotta Will.
<< Senti Collins io devo dire due cosette alla ragazzina me se vuoi andare anche tu andiamo insieme. Così vedremo con chi vorrà parlare lei>>.
Ci avviamo entrambi alla ricerca di Summer. Dopo dieci minuti riusciamo a trovarla. È seduta su una panchina e si regge il viso con le mani.
<< Summer, stai bene? >> chiede Will. Lei alza il volto. I suoi lunghi capelli biondi le ricadono sulle spalle, ha gli occhi lucidi.
<< Si, si, sto bene. Solo preferirei andare a casa. Prendo un bus. Ho già controllato ce n'è uno fra dieci minuti se mi avvio ora riesco a prenderlo. Grazie per tutto Will, ci vediamo domani a scuola>>
Summer ci supera e se ne va. Poco dopo Will torna al campo da basket dai suoi amici, io invece preso da un'improvvisa consapevolezza seguo Summer.
Appena riesco a raggiungerla la acchiappo per un braccio e la blocco. Lei, spaventandosi si gira e mi tira una ginocchiata nelle parti basse.
<< Vaffanculo Summer. Io ti cerco e tu mi tiri una ginocchiata nelle palle. Grazie chica italiana!>> esclamo furente. Mi sono già pentito di averla seguita.
<< Oddio! Scusa James. Non ti avevo riconosciuto>> fa un'espressione mortificata, poi aggiunge accigliandosi : << Cosa ci fai qui tu? Non eri coi tuoi amici? >>
<< Non ti sopporto ma non sono un mostro come Collins. È tardi, non ti lascio andare a casa da sola a quest'ora. C'è della brutta gente di notte qui a Los Angeles>> borbotto.
<< C'è della brutta gente in tutto il mondo di notte, James>> mi fa notare. Come se non lo sapessi! Sbuffo.
<< Comunque>> aggiunge << preferisco tornare da sola, grazie. >>
<< Cos'è chica estate, non ti fidi di me? >> la stuzzico.
<< Chico Fresa >> dice sottolineando il nomignolo che mi ha affibbiato << per quanto mi riguarda io ti conosco da neanche ventiquattro ore e da quello che mi hanno raccontato di te e da quello che ho potuto sperimentare del tuo carattere di merda sulla mia pelle, ti dico che sei l'ultima persona a cui chiederei un passaggio. Quindi se ora non ti dispiace me ne andrei>>
<< Ah giusto. È meglio il tuo amichetto Will, vero? >> rido. Una risata fredda piena di disprezzo nei confronti di Collins. << Ma forse è una cosa di famiglia. Tu non vivi solo con tua madre? Dov'è finito tuo padre? Vi ha abbandonate entrambe perché si era rotto il cazzo di voi? >>
<< Fottiti Black >> Summer si volta e se ne va, lasciandomi solo come un imbecille.

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