Io e Niall arrivammo nell'aula di teatro e quando notammo che non c'erano gli altri ragazzi del corso intuimmo che sarebbe stato qualcosa di lento da smaltire.
«Harry, è successo di nuovo» mi bisbigliò ad un tratto Niall.
La sua voce tremava e mi stringeva il polso così forte da lasciarmi i segni.
Non capendo a cosa si riferisse mi girai verso di lui e lo guardai stranito.«Cosa?»
«Louis, è seduto là dietro» concluse pietrificato.
Sentii un brivido percorrermi la spina dorsale, un respiro gelido sulla nuca, erano i suoi occhi che mi infreddolivamo.
Non lo faceva più da mesi, perché era tornato?
Louis nel periodo in cui ci davamo fastidio utilizzava questo metodo per mandarmi in crisi, assisteva a tutte le mie prove e a tutti gli spettacoli.
Vederlo lì davanti a me, mi terrorizzava e spesso nella pausa di metà spettacolo ero obbligato ad andare in bagno e piangere, tutto per colpa sua e del suo sguardo su di me.
Lui, una volta finito lo spettacolo, se ne andava soddisfatto, perché sapeva che io stavo male per lui, il solo vederlo mi faceva tornare in mente le sue parole, i suoi insulti e come aveva distrutto i miei sentimenti in soli pochi secondi.
Pensavo ci fossimo presi una tregua, ma evidentemente non ne aveva mai abbastanza.«Secondo te vuole ricominciare?» mi chiese Niall ancora pietrificato dalla situazione.
Gli avevo raccontato tutto su me e Louis dal primo giorno, quindi lui sapeva, e a volte si preoccupava davvero tanto per me.
«Non penso, sta tranquillo» ma io sentivo che sarebbe successo qualcosa, di mille volte peggiore.
Avanzammo verso il palco senza far caso al ragazzo tatuato che, sapevo mi stava osservando con attenzione e stava analizzando ogni mio singolo movimento.
«Eccovi ragazzi!» riconoscemmo la voce familiare del prof Banks, che poco dopo arrivò da dietro le quinte.
«Niall, Harry»
«Salve professore» gli dissi serio in volto.
«Harry, vieni qui» mi disse l'uomo intimandomi di sedermi accanto a lui.
Ecco, incominciavano gli elogi e i complimenti.
Feci come mi era stato detto e mi avvicinai.
«Tu sei un ragazzo formidabile, nessuno in questa scuola ha mai recitato come te, tu riesci a calarti in qualsiasi personaggio, riesci a raccontare la sua storia portandola qui da noi, al pubblico, riesci a dare quello che oggi, pochi attori sanno dare, sono sicuro che tu proseguirai e farai carriera, perché sei pieno di potenziale...e appunto per questo ti volevo chiedere di interpretare, il protagonista, il centro del nostro spettacolo e-»
«Vuole dire LA protagonista» lo interruppi bruscamente, il che gli face capire che ero contrariato da quello che voleva farmi fare.
«Harry ascoltami...» cercò di riattaccare lui.
«No! Di nuovo una donna no! E poi interpreto già l'amante di questa Violet! Come faccio ad essere l'una e l'altro? Non vi è bastato mettermi il corsetto per farmi diventare Maria Antonietta?» protestai alzandomi in piedi.
«Harry, non abbiamo più ragazze disponibili nel corso, non sono nemmeno così brave! Sarebbe complicato farle cambiare due volte!»
Cercò di spiegarmi il Prof Banks.
Certo, come se non fosse stato altrettanto complicato truccarmi e farmi fare acrobazie nei costumi di scena.
Quando stavo per perdere le speranze e a prepararmi mentalmente a quello che mi avrebbe aspettato per la seconda volta, una voce fermò tutti i miei pensieri di arresa.
«Se avete tutti questi cazzo di problemi la interpreto io la donna»
Non sentivo la sua voce da davvero tanto, troppo tempo, restai shoccato sia dal riascoltarla sia dall'aver sentito Louis pronunciare quelle testuali parole.
Spalancai gli occhi e rimasi immobile a fissare le ultime file della platea, da dove sbucò il ragazzo in questione, dannatamente più bello del solito.
Il professore alzò lo sguardo incuriosito e disperato, analizzò il ragazzo. Dallo sguardo convinto che aveva, capì che la mia vita era finita.
«Oh...okay Tomlinson...basso abbastanza, basta che ti radi e che ti levi tutti quei piercings, sei nel cast! Harry, ecco la tua Violet!»
Quando i suoi occhi blu si puntarono nei miei, sentii il dolore di quel giorno, così distolsi subito lo sguardo, ma con la coda dell'occhio vidi il liscio abbassare la testa.
Che cosa diavolo stava succedendo? Improvvisamente Tomlinson si era accorto di essere la merda fatta a persona e voleva scusarsi? Beh di sicuro questo era il modo sbagliato per farlo.
Guardai Niall e gli feci un segno con la testa che voleva dire che potevamo andare, così incominciò ad incamminarsi verso l'uscita, mentre io rimasi ancora qualche secondo a contemplare l'errore che il professore aveva appena commesso.
Gli sorrisi acido e me ne andai con passo svelto, Lasciando Banks e Tomlinson a consultarsi per il copione.
Quando arrivai fuori, Niall mi aspettava, ma non mi fermai e continuai a camminare aggressivamente asciugandomi le lacrime.
«Harry! Aspettami!» sentii gridare Niall.
Infastidito mi fermai e mi girai cogliendo il biondo a correre verso di me.
Venni circondato dalle sue braccia che, per quanto potessero essere magroline e fragili, davano degli ottimi abbracci.
Così mi lasciai stringere per un po' e poi andammo a casa mia, uno affiancato all'altro.
Niall mi chiese gentilmente se avevo bisogno che lui stesse lì con me, disse che era disposto rimanere tutta la notte se fosse stato necessario e io fui felice di dire di si, perché non ce l'avrei fatta senza qualcuno a distrarmi.
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«Cosa farai adesso?» mi chiese sorseggiando il the che gli avevo preparato.«Non lo so, era la cosa peggiore che potesse capitare, il mio sogno più bello e il mio incubo peggiore che si scontrano, bella merda»
«Harry, tu sei un attore incredibilmente capace e Louis non potrà impedirti di esserlo, più che altro mi preoccupa quello che il vero te potrebbe subire da tutta questa storia»
«Già, se pensi che sto male solo a sapere che esiste» dissi portandomi le mani in faccia e strofinandomi gli occhi.
«Lo odi davvero tanto, mh?» mi chiese Niall sedendosi accanto a me sul letto.
Annuii per poi buttarmi tra le braccia del biondo e sdraiarmi con la testa sul suo petto.
«Non lascerò che ti faccia niente» sussurrò accarezzandomi i ricci.
«Grazie Horan, grazie davvero» risposi stringendomi a lui.
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Violet Kisses || larry
Fanfiction«No! Di nuovo una donna no! E poi interpreto già l'amante di questa Violet! Come faccio ad essere l'una e l'altro? Non vi è bastato mettermi il corsetto per farmi diventare Maria Antonietta?» Protestai dal palco. «Harry, non abbiamo più ragazze disp...