capitolo 7: la biblioteca

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Il sole stava appena sorgendo quando Morgana si svegliò, il debole chiarore che filtrava dalle finestre era accompagnato dal cinguettio degli uccelli nel giardino dell'orfanotrofio. Dopo essersi alzata dal letto, Morgana si prese un momento per osservare la stanza intorno a lei. Nonostante avesse sistemato il seminterrato con un tocco di magia, il vecchio edificio emanava ancora un'aria pesante, come se i muri fossero impregnati di segreti che attendevano di essere scoperti.

Mentre si preparava per la giornata, si ricordò degli eventi del giorno precedente: l'incursione nella miniera attraverso la proiezione astrale e l'altare sacrificale. La scoperta di quel luogo aveva confermato i suoi sospetti che forze oscure stavano agendo a Black Hollow. Ma non era ancora abbastanza. Doveva scoprire di più, ed era chiaro che la biblioteca locale sarebbe stata il luogo perfetto per approfondire la storia del posto.

Prima, però, aveva altri doveri da sbrigare. L'orfanotrofio richiedeva attenzioni costanti, e anche se la magia le permetteva di velocizzare i compiti, non voleva che i ragazzi sospettassero nulla. Morgana scese in cucina e si mise a preparare la colazione per i ragazzi. Il profumo del pane tostato e del caffè riempì presto l'aria, mescolandosi con il suono delle voci dei ragazzi che si svegliavano e si preparavano per andare a scuola.

Quando tutti furono seduti a tavola, Ethan, il più curioso dei ragazzi, le rivolse uno sguardo attento. "Morgana, sei stata molto silenziosa ultimamente. Tutto bene?"

Lei gli rivolse un sorriso rassicurante. "Sì, Ethan, tutto a posto. Solo molte cose a cui pensare. Come va a scuola?"

Il ragazzo scrollò le spalle, spezzando un pezzo di pane. "Le solite cose. Niente di troppo interessante."

Morgana sorrise, ma la sua mente era già oltre quella conversazione. Sapeva che c'era qualcosa di più grande in gioco, ma per ora doveva mantenere la calma. Non voleva allarmare i ragazzi, soprattutto perché molti di loro erano già abbastanza scossi dalle stranezze che stavano accadendo nel bosco.

Dopo averli accompagnati a scuola, un po' stretti in macchina ma comunque allegri, Morgana si diresse finalmente verso il suo vero obiettivo per la giornata: la biblioteca locale di Black Hollow.

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La biblioteca era situata in un edificio antico, con alte finestre gotiche e mattoni scuri, che emanava un'aria di mistero e di storie dimenticate. Nonostante fosse mattina, l'interno era silenzioso e deserto. Morgana fu accolta dall'odore di carta vecchia e legno antico, un profumo che le dava una sensazione di tranquillità e concentrazione.

Si avvicinò al bancone e vide una bibliotecaria anziana, dai capelli bianchi raccolti in uno chignon stretto, intenta a catalogare dei libri. La donna alzò lo sguardo mentre Morgana si avvicinava, con un sorriso cortese ma freddo.

"Buongiorno," disse Morgana. "Sono qui per fare qualche ricerca sulla storia di Black Hollow. Sto cercando informazioni sulle vecchie miniere e sugli eventi strani accaduti nel passato."

La bibliotecaria sollevò un sopracciglio e la fissò con occhi indagatori. "La miniera? Non molti vengono qui a cercare informazioni su quel luogo. Ma se sei determinata, posso mostrarti dove trovare gli archivi locali."

Morgana annuì e seguì la donna attraverso i corridoi silenziosi fino a una piccola stanza polverosa sul retro della biblioteca. "Qui troverai quello che cerchi. Ma stai attenta... alcune storie sarebbe meglio lasciarle sepolte."

Quelle parole suonarono come un avvertimento, e Morgana non poté fare a meno di chiedersi cosa la bibliotecaria sapesse, o cosa stesse cercando di nascondere. Nonostante ciò, ringraziò e iniziò a sfogliare i vecchi registri e i giornali ingialliti che raccontavano la storia della città.

Mentre scorreva le pagine, un'immagine cominciò a formarsi nella sua mente. La miniera, un tempo fiorente, era stata chiusa a causa di una serie di incidenti inspiegabili e tragici. I minatori avevano iniziato a scomparire, e quelli che tornavano raccontavano storie di figure ombrose e voci che li chiamavano dalle profondità della terra. Alcuni menzionavano persino sacrifici e rituali occulti che si sarebbero svolti nelle profondità della miniera.

Ma quello che catturò davvero l'attenzione di Morgana fu un vecchio articolo di giornale datato quasi un secolo fa. Parlava di una famiglia di streghe che era stata scacciata dalla città dopo essere stata accusata di pratiche oscure. La loro casa si trovava ai margini del bosco, non troppo distante dalla miniera. Le accuse contro di loro erano state gravi: sacrifici umani e cannibalismo.

Morgana si sedette dritta sulla sedia. Era la stessa strega che aveva scoperto nella sua proiezione astrale? O era forse una discendente? Sentì il cuore battere forte nel petto mentre continuava a leggere. I dettagli coincidevano perfettamente con ciò che aveva visto. L'altare, il sangue, le rune. Tutto era legato a quella vecchia famiglia. Le Ombre di Black Hollow, così le chiamavano.

Mentre sfogliava ulteriori documenti, trovò riferimenti a una creatura antica legata alle streghe, una figura leggendaria chiamata il Wendigo. Morgana rabbrividì al solo pensiero. Il Wendigo era un'entità della tradizione nativa americana, un essere demoniaco noto per la sua insaziabile fame di carne umana e la capacità di corrompere chiunque cadesse sotto la sua influenza. E se le streghe di Black Hollow avessero risvegliato questa creatura?

Improvvisamente, Morgana sentì un brivido correre lungo la schiena, come se qualcuno la stesse osservando. Si girò di scatto, ma la stanza era vuota. Respirò profondamente, cercando di calmarsi. La biblioteca, per quanto deserta, era un luogo sicuro... o almeno lo sperava.

Dopo alcune ore di ricerca, Morgana sentì che era giunto il momento di andarsene. Aveva raccolto abbastanza informazioni per il momento e doveva riflettere su tutto ciò che aveva scoperto. Prima di andarsene, prese appunti accurati su ciò che aveva trovato, con particolare attenzione agli eventi legati alla miniera e alle streghe di Black Hollow.

Uscì dalla biblioteca e si trovò immersa nella luce del sole, che, per quanto confortante, non riuscì a dissipare completamente l'oscurità che sentiva dentro di sé. Mentre camminava verso l'auto, il peso delle informazioni la travolgeva. Non era sola in quella città, e le forze con cui si stava scontrando erano molto più potenti di quanto avesse immaginato.

Mentre guidava verso l'orfanotrofio, il pensiero della miniera abbandonata tornò a tormentarla. Doveva trovare un modo per affrontare la strega che vi abitava e scoprire se il Wendigo era davvero coinvolto. La strega che aveva visto nella sua proiezione astrale era collegata a tutto questo, e doveva capire come.

Ma prima doveva pensare ai ragazzi. L'orfanotrofio doveva essere protetto, e sapeva che non poteva farlo da sola. I suoi incantesimi di protezione erano potenti, ma contro forze così antiche e oscure, potevano non bastare. Doveva rafforzarli, forse cercare un'alleata tra le streghe della città, se ce n'erano.

Arrivata all'orfanotrofio, la quiete del luogo sembrava quasi irreale. I ragazzi erano ancora a scuola, e Morgana aveva un po' di tempo per riflettere. Si sedette nel suo seminterrato, rileggendo i suoi appunti. Ogni filo conduttore sembrava portarla sempre più vicino alla miniera e alle Ombre di Black Hollow.

C'era ancora tanto da fare, ma Morgana sapeva che il tempo non era dalla sua parte. Con ogni giorno che passava, sentiva le tenebre stringersi sempre più intorno alla città, e lei doveva essere pronta.

Silence: Sussurri Nella Nebbia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora