1.Nuova scuola

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«Vedrai che ti troverai bene!»esclama Reb prima di attraversare la strada.
«Ne sei sicura? E se fosse una classe piena di criminali e mi trovassi malissimo?»
«Certo che ne spari molte di stronzate tu, eh.» Appena giungiamo ai cancelli della nuova scuola che frequenterò, ho già la tentazione di girare i tacchi e tornare a casa.

Poi però, mi concentro sulla massa di studenti che si trovano davanti a me. Un sacco di ragazze e ragazzi tutti vestiti uguali che parlottano tra di loro.
Ad un certo punto, Vedo Sam arrivare verso di noi, con l'intento di abbracciarmi. «Ciao sissy, come ti sembra la scuola?»Ricambio la stretta, e mi rivolgo a mio fratello. «non me l'aspettavo così...così...»Non ho parole. «Grande?» conclude Reb. E dire grande è piuttosto riduttivo.

I cancelli sono bianchi, enormi e nuovi, ci sono un sacco di alberi che contornano la scuola. Un elemento che cattura subito la mia attenzione , è una grande fontana posta al centro del cortile. «Si» rispondo con qualche secondo di ritardo.
Sam sorride e mi posa un bacio a stampo piuttosto rumoroso sulla guancia. «Farò ritardo se non mi muovo, a dopo!» esclama

lui, per poi sparire tra la folla di studenti.
«Anche io, ci vediamo all'intervallo Allie!». Non faccio in tempo a voltarmi che anche lei è sparita.
«Reb, aspetta! Dove devo andare!?»Ma ormai è andata via. Brutta stronza.
Perciò provo a raggiungere l'entrata dell'edificio, nel farlo però sbatto di faccia contro la schiena di un ragazzo.«Scusami!» mi affretto a dire. Lui ci mette un po' a girarsi, lo vedo chinare il capo e conto mentalmente fino a quattro affinché si volti.

Potrei svenire.

Il ragazzo che mi trovo davanti ha due zaffiri al posto degli occhi e dei ciuffi biondo scuro leggermente mossi gli decorano il viso. Mi accorgo troppo tardi di avere la bocca spalancata , poi lo vedo sghignazzare.
«Scusa.» balbetto abbastanza imbarazzata.
«Pensi davvero di avermi fatto male tu?»Si avvicina pericolosamente e continua a ridere.

Offesa dalla sua arroganza mi giro e provo ad andare a cercare qualcuno che mi aiuti. Lui mi raggiunge per poi dirmi «ti serve un aiuto?» sta continuando a ridere. Adesso gli tiro un pugno,giuro.«No grazie.» ribatto giusto per essere educata.
Sbuffa e mi afferra dal gomito. «Vieni, non credo che troverai l'entrata, hai già sbagliato strada.» così mi lascio aiutare.

Si ferma davanti ad un gruppetto di cinque ragazzi, dopodiché mi lascia il gomito con uno scatto talmente forte che per poco non cado.
Una ragazza bionda mi si avvicina e mi porge la mano. «Ciao, io sono Beatrix, piacere» Ricambio la stretta.
«Allie» mi sorride e fa un passo indietro.

Un'altra ragazza mi si avvicina. È alta e indossa la divisa con sotto degli stivaletti neri. Ha una coda altissima che termina in dei ricci voluminosi, simili ai miei. Mi porge anche lei la mano e la ricambio subito.
«Sono Jane, e sento che noi andremo parecchio d'accordo» le sorrido.

Sinceramente non capisco come faccia a sapere che andremo d'accordo ma ok.
Un ragazzo alto e biondo mi raggiunge
«Io sono Tyler, bellezza.» Mi fa l'occhiolino. Sono quasi sicura di essere arrossita.
Faccio un passo avanti e un ragazzo moro si avvicina per presentarsi.«Theo» dice, dopodiché alza e abbassa le sopracciglia più volte per poi farmi un sorriso che ha l'aria di essere malizioso, ma in realtà è parecchio buffo.

Dopo poco però, riceve una gomitata nella schiena da un ragazzo che non si è ancora presentato.
Appena Theo si sposta, mi accorgo che è stato lo stesso ragazzo che mi ha portato qui. «Piantala imbecille.» Ok, adesso sono sicura i essere diventata Bordeaux. Gli porgo la mano e fingo un sorriso.
«Tu invece sei..?» Lui però ghigna e mi da un colpo non troppo forte sulla mano. «Non te lo dico.» Che bambino.

Alzo gli occhi al cielo e prego Dio di darmi la pazienza e non la forza, perché potrei dargli un calcio in bocca. Odio le persone infantili, giuro gli spaccherei il naso. Perciò mi giro e conto fino a tre per non prenderlo a sberle.
«Vieni Allie abbiamo un po' di tempo per farti vedere la scuola» esclama Jane. «D'accordo andiamo» dico di getto. Così mi prende a braccetto e chiama Beatrix. Ci allontaniamo dagli altri e entriamo all'interno dell'edificio.

All'entrata ci sono molti ragazzi che si dirigono nelle diverse classi e altri che chiacchierano. L'ambiente è fresco e luminoso, e sono presenti tante finestre molto grandi.
Ci sono diversi corridoi che portano alle aule e 2 pareti su cui sono disposti gli armadietti. Nella mezz'ora seguente, le ragazze mi hanno fatto visitare la palestra la mensa e l'auditorium, che spoiler, sono grandi quasi quando casa mia.

Ad un certo punto, noto una figura familiare che mi si avvicina.
La riconosco subito e in volto mi si stampa un sorriso enorme.«Al!» esclamo, forse l'ho detto a voce un po' troppo alta ma non importa. Lui cosse verso di me e mi lascia un bacio a fior di labbra. «ehi, Tesoro.»

ALLORAH💅
Come vi pare come primo capitolo? Ovviamente il viaggio è ancooora lungo (ma grazie siamo al primo capitolo, vabbu). Spero con tutto il cuore che la mia storia vi piaccia e non vedo l'ora di arrivare più avanti e di mostrarvi ogni mia idea un po' loca 😈🌸 Vi dico poi sul mio profilo quando aggiorno. Baci 💋💋💋💋

The Best side of me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora