Capitolo 2

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<< aahhh!!!! Sam tu vuoi morire giovane!!! >> urlai come una pazza, ma essere svegliati da una secchiata d'acqua gelida non è proprio il massimo...anche se devo dire che almeno non sarei arrivata tardi a scuola. << Ahahah così impari a non avermi aiutato ieri, cavolo mi sono salvato per un pelo dalla reclusione a vita!! >> mi sbraitò contro quel cretino.

<< Esci immediatamente dalla mia stanza o ti faccio diventare femmina!! >> esclamai, e vedendolo contorcersi dalle risate per la sua "genialata" lo sbattei fuori a calci.

Rimasta sola entrai in bagno e mi concessi una doccia rilassante, poi mi infilai i miei jeans preferiti, neri ed attillati, ed una connottiera con sopra una giacca in pelle. Poi completai il tutto con un po' di trucco e lasciai i miei capelli sciolti, dopo di che scesi al piano inferiore.

<< 'Giorno >> dissi a tutti << come è andato il viaggio?? >> chiesi ai miei genitori. << Benissimo tesoro >> mi risposero << e poi devo dire che Roma è davvero bellissima >>concluse la mamma.

<< Bene, sono contenta che vi siate divertititi a girare il mondo, ma ora dovremmo andare... >> comunicai mentre addentai famelica un pasticcino alla crema. << Certo, siamo pronti >> mi assicurarono, così presi le mie valigie preparate da diversi giorni e posizionate vicino all'ingresso dal mio forzuto fratellone.

Salutai Sam con un abbraccio e non lo lasciai finchè non mi feci promettere che sarebbe venuto a trovarmi.

Salì in macchina con i miei e partimmo alla volta di quella che sarebbe stata la mia casa per un anno: la Saint Barbara.

Arrivammo dinanzi all'alto cancello bianco che segnava per mia fortuna un'altro anno scolastico nella stessa scuola, infatti a causa del lavoro dei miei genitori per tutta la mia vita venni sballottata da un posto ad un altro e di conseguenza ogni volta una nuova scuola, perciò non avevo mai voluto farmi degli amici sapendo che poi avrei dovuto lasciarli.

Scesi dall'auto, presi le valigie e salutai i miei sempre mega impegnati condivisori di dna << Voi non potrete entrare a causa dello stupido regolamento se non per i giorni di visita, quindi venitemi a trovare!! >> dissi serissima, speravo o meglio mi illudevo che sarebbero venuti. Li salutai ed incomminciai ad avviarmi, quando sentii mia madre urlare dalla macchina

<< Mica miraccomando fai la brava e sta attenta!! >> << si mamma!!! ciaooo >> urlai anch'io pensando a quanto sapeva essere seriamente pressante quella ipermegaprottetiva di mia madre.

La Saint Barbara era una scuola privata che ospitava 150 alunni tra maschi e femmine non appartenenti soltanto a famiglie benestanti, infatti era una lunga lotta quella ingaggiata al di fuori delle sue mura per ottenere una fra le dieci borse di studio messe a disposizione dalla scuola a brillanti studenti di tutto il paese. Fra di essi vi era la mia migliore amica Willow, una bellissima ragazza dai lucenti capelli biondi che le arrivavano poco dopo le spalle, e dal ciuffo sbarazzino che ricopriva la sua fronte. Aveva due splendidi occhi nocciola, un delizioso nasino all'insù e delle piccole labbra sempre impiastricciate da rossetti stravaganti.

Eravamo d'accordo che lei sarebbe venuta ad aiutarmi con le valigie, infatti ben presto scorsi la sua minuta figura corrermi incontro con un larghissimo sorriso stampato in faccia. << Micaela non sai quanto mi sei mancata >> disse prima di tuffarsi tra le mie braccia già pronte ad accoglierla. << anche tu mi sei mancata, un milione di stelle!! >> affermai stritolandola << e tu un milione di galassie!! >> rispose << ok, ok abbiamo reso l'idea, ora mia serva aiutami con le valigie >> ordinai tra le risate, mentre scioglievamo l'abbraccio.

Percorremmo i 100 metri che ci separavano dall'edificio scolastico vero e proprio costituiti da una larga strada sterrata abbellita ai lati da alberi di ciliegio che in primavera regalavano uno spettacolo mozzafiato.

L'edificio aveva l'aspetto di un castello medievale, i cui muri costituiti di roccia erano ricoperti da una rigogliosa edera che abbelliva ulteriormente la struttura.

Ormai vicine all'ingresso della Saint Barbara svoltammo a destra dove dopo aver percorso un vialetto circondato da curatissimi giardini arrivammo al dormitorio femminile, situato nella parte orientale della proprietà, opposto a quello maschile, collocato a occidente.

Il dormitorio era costituito da una struttura a due piani ospitante 38 camere arredate in maniera moderna, come moderno era l'aspetto esteriore dell'edificio.

La nostra stanza, la 25, si travava al piano superiore, così salimmo le scale con un po' di fatica per via delle valigie, ma recuperanno le energie una volta entrate in camera, buttandoci a peso morto sui nostri letti. Ognuna aveva a disposizione una propria scrivania ed un pc connesso alla rete, mentre il bagno era im comune.

Lasciammo lì le valigie che poi avrei disfatto più tardi per recarci all'auditorium dove ci attendeva il noiosissimo discorso della direttrice Smith. Esso si travava dietro la scuola, ma collegato con l'edificio tramite una tettoia in legno sorretta da archi dello stesso materiale, come per i dormitori.

Ci sedemmo nella parte più alta delle gradinate dell'immensa aula e dirigemmo lo sguardo verso mrs Smith, una donna sulla quarantina dai capelli tinti castani ritirati in un chignon, dallo sguardo autoritario posto dietro occhiali dalla montatura nera, e con indosso uno stupendo tailleur nero, cordinato alle scarpe nere col tacco non troppo alto.

Si muoveva avanti e indietro sul piccolo palchetto rialzato e risolgendosi agli studenti disse << E' con immenso piacere che dò il benvenuto ai nuovi studenti ed il bentornato a coloro che hanno già avuto il piacere di studiare in questa prestigiosa scuola. Auspico che vi ambiantiate presto e che passiate un sereno anno scolastico. Per informzioni riguardanti il campus potete chiedere in segreteria, inoltre verrete forniti di una cartina affinchè non vi perdiate, oltre che degli orari riguardanti le lezioni ed il coprifuoco, ed i giorni di incontro con i familiari. Ed ora potete dirigervi nelle aule. Esentati sono solo le matricole che hanno il permesso di esplorare gli spazi scolastici. Buona giornata >> e detto ciò uscì.

Io e Will ci guardammo in faccia stranite, ma poi ci affrettammo ad uscire per dirigerci in classe.


Un grazie di cuore a voi che stete leggendo la mia storia <3

Dora98

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